Una Costituzione senza Stato di Michele Ainis

Una Costituzione senza Stato UN LIBRO AL GIORNO Una Costituzione senza Stato Michele Ainis IL momento della scrittura - per riprendere la felice formula con cui s'intitola un libro appena pubblicato da Cesare Pinelli - non è mai un'operazione puramente automatica, la trasposizione sulla carta di un mulinello d'idee, di riflessioni, di concetti già tutti perfettamente definiti: come sa bene chiunque vi si sia cimentato, scrivere significa anzitutto scegliere dentro un ventaglio di soluzioni alternative, significa perciò stabilire un itinerario e percorrerlo senza deviazioni, significa l'opportunità di misurare la congruenza di quella scelta iniziale. È insomma il momento più importante, quello in cui l'intenzione acquieta corpo e peso. Tanto più se quest'intenzione coincide col vecchio sogno d'unificare i popoli europei, dopo secoli di lotte fratricide. Per l'appunto, il mandato cui sta lavorando la Convenzione istituita (nel dicembre 2001) dal Consiglio europeo di Laeken: decidere il modello di governo dell'Europa prossima ventura, e insieme decidere quali diritti spettino ai suoi cittadini. Scriverne, in breve, la Costituzione. Ma può esserci una Costituzione senza Stato? E se l'Unione europea non è (ancora) Stato, come può generare la sua Costituzione? Da questo doppio interrogativo - teorico, ma altresì politico muove l'analisi di Pinelli, via via incrociando le questioni che fanno da sfondo alla scommessa dell'unificazione europea. Per esempio la necessità di coniugare diritto costi- Osare Pinzili HlIKHIUMUO tifila scrinimi

Persone citate: Cesare Pinelli, Pinelli

Luoghi citati: Europa