SERBIA Una Nicole Kidman alla presidenza

SERBIA Una Nicole Kidman alla presidenza NATASAMiCIC AVVOCATO Di UZICE E CAPO DEL PARLAMENTO, HA AVUTO L'INTERIM SERBIA Una Nicole Kidman alla presidenza personaggio Ingrid Badurìna ZAGABRIA N ICOLE Kidman for Presidenti No, non si tratta dell'ultimo ruolo della celebre diva, né di una battuta degli oppositori di Bush, bensì dello slogan mediatico che a Belgrado annuncia da giorni l'ascesa al potere di Natasa Micie, perfetta sosia della bella attrice australiana, che da oggi assume ufficialmente la carica di capo dello Stato della Serbia. Una cascata di capelli rosso fuoco, occhi verdi, due gambe affusolate che non finiscono più, la trentacinquenne avvocatessa di Uzice è stata infatti nominata Presidente della Repubblica ad interim in seguito al fallimento di ben due elezioni presidenziali boicottate dagb elettori serbi. La Costituzione di Belgrado dice infatti che in caso di scrutinio invalido ripetuto - si considera tale un voto a cui non ha partecipato il 510Zo degli elettori - la carica presidenziale viene affidata per decreto al Presidente del Parlamento che nel giro di due mesi deve indire nuove elezioni. Natasa Micie che finora era presidente dell'assemblea serba - la prima donna nella storia del Paese - è diventata così la prima donna Presidente della Repubblica. Membro della lega civile serba (Gss), un piccolo partito che fa capo al ministro degli esteri jugoslavo Goran Svilanovic, Natasa prende il posto di Milan Milutinovic, uno dei più stretti collaboratori di Slobodan Milosevic, rimasto al potere malgrado la fine del dittatore di Belgrado. Accusato di crimine di guerra dal Tribunale penale internazionale dell'Aja, che esige dalle autorità serbe la sua consegna immediata, Milutinovic ha affermato che non si opporrà all'estradizione. «Non farò problemi alla polizia serba. Non mi sento responsabile dei crimini commessi nel Kosovo perché non avevo potere costituzionale né sull'esercito né sulle forze dell'ordine», ha ripetuto ieri in un'intervista alla Tv di Stato l'ex presidente serbo che nelle prossime ore potrebbe partire in direzione dell'Aia. Nel frattempo «la più bella presidentessa del mondo», come dicono già i serbi, dovrà traslocare nella residenza ufficiale del capo dello Stato a Dedinje, il quartiere elitistico di Belgrado, quella stessa casa occupata anni fa da Milosevic che prima di diventare presidente jugoslavo era presidente della Serbia. Finora la giovane donna rientrava ogni sera a Uzice, dove vive con il marito e la figlia tredicenne nella casa dei genitori. Il signor Micie, un esperto di computer, ha già fatto sapere di non avere nessuna intenzione di accompagnare la moglie nelle cerimonie ufficiali. «Sono entrata in politica perché non avevo nessun altro talento particolare» ha detto scherzando in un'intervista Natasa Micie, che dopo essersi laureata alla facoltà di Legge dell'Università di Belgrado è tornata a Uzice, sua città natale, dove ha trovato lavoro presso il tribunale locale. Ma è durato poco. E' stata licenziata in tronco non appena ha cominciato a criticare a viva voce la politica guerrafondaia di Milosevic. Ha quindi militato per anni nell'opposizione offrendo i suoi servizi di avvocato alle «vittime» del regime: studenti, giornalisti, avversari politici del «padre della patria». Nell'autunno del 2000, in occasione delle presidenziali che hanno segnato la caduta di Milosevic, è partita alla volta di Belgrado insieme a un'amica. Sulla loro automobile, oltre al ritratto gigante di Vojislav Kostunica, l'attuale presidente jugoslavo che ha vinto contro Slobo, troneggiava la scritta «Thelma 5- Louise Uzice». Eletta nel Parlamento serbo, è stata nominata presidente dell'assemblea su proposta del capo della diplomazia jugoslava. Abbiamo un paese in rovina, in cui regnano miseria, corruzione e incertezza del futuro, ma possiamo dire di essere piantati per terra su due bei pezzi di gambe, scherza la gente a Belgrado. Ma l'entusiasmo per la nomina della neopresidentessa non è condiviso da tutti. «Natasa ha vinto grazie ai voti di quelli che non si sono recati alle urne», accusano i giornali dei partiti nazionalisti. Non mancano le battute antifemministe di dubbio gusto: «Chi non sceglie un presidente ottiene una presidentessa». C'è chi vede nella Micie una pedina nelle mani del premier serbo Zoran Djindjic, che otterrebbe così un punto in suo favore nella lotta politica contro il presidente Kostunica. «Non so se la Kidman sia informata dell'esistenza di una sosia. Probabilmente no, perché se lo fosse si metterebbe in fila con tutti quelli che accusano questo Paese di ogni cosa e chiederebbe il risarcimento per lo sfruttamento del suo nome e della sua opera. E forse avrebbe ragione», scrive l'editorialista del giornale «Nacional», lamentandosi delle numerose cause legali sollevate contro la Serbia. «Mi piacerebbe di più se invece che con la Kidman mi paragonassero con Indirà Gandhi o Margaret Thatcher», ha detto in un'occasione la neo presidentessa serba che in fatto di carattere ha già dimostrato di avere ben poco da invidiare alla «lady di ferro» britannica. Ne sa qualcosa Vojislav Seselj, il capo del partito radicale serbo, la formazione nazionalista estremista che Natasa ha fatto letteralmente buttare fuori dall'aula parlamentare insieme a quattro dei suoi seguaci per aver disturbato e offeso l'assemblea. «Credevano che in quanto donna non avrei avuto la forza di misurarmi con loro. Si sono sbagliati», ha detto imperterrita di fronte alle telecamere. Seselj, che non l'ha mai perdonata, si è vendicato con nuovi insulti: «Più che a Nicole Kidman, assomigha a una cali-girl». Da vera signora, Natasa Micie non si è nemmeno degnata di rispondere. Ha replicato invece alle parole di Kostunica. Quando in occasione delle recenti elezioni è stato domandato al presidente jugoslavo, ancora convinto di poter cambiare la sua attuale poltrona con quella del presidente della Serbia, che cosa ne pensa di Natasa Micie come possibile presidente ad interim, Kostunica ha risposto: «E' da molto che non sentivo una domanda così divertente». Ride bene chi ride ultimo, deve aver pensato la bella Natasa seduta sulla poltrona tanto ambita da Kostunica. In quanto alla battuta del presidente jugoslavo si è limitata al seguente commento: «Non penso che sia una cosa bella da dire e di certo non si addice a qualcuno che è stato candidato alla presidenza della Serbia. Nelle mie dichiarazioni io non ho mai offeso né preso in giro nessuno. Non è il mio modo di vivere». Una bella lezione di stile. Chissà come l'ha presa Kostunica. Avvenente come la Kidman, decisa come la Thatcher, Natasa Micie ha vinto il primo round. Da oggi assume la carica ad interim dopo due elezioni fallite. Ha 3 5 anni e viene paragonata all'attrice australiana per la cascata di capelli rossi, gli occhi verdi e le lunghe gambe affusolate Un primo piano di Natasa Micie: entro due mesi la presidentessa ad interim dovrà indire nuove elezioni E' stato soprattutto l'aspetto fisico della Micie a colpire i serbhora occuperà la residenza di Stato che era stata di Milosevic Il presidente jugoslavo Kostunica con la moglie. A chi gli domandava che cosa pensasse della Micie come presidente serbo, ha risposto: «Da tempo non sentivo una domanda così divertente» E' «la presidentessa più bella del mondo», ma dice che preferirebbe essere paragonata alla Gandhi o alla Thatcher Severo il leader radicale Seselj: «Sembra una cali-girl». Ma lei non si è neppure degnata di rispondergli