Morti asfissiati, indagato il proprietario della casa di Giampiero Maggio

Morti asfissiati, indagato il proprietario della casa PER UNA STUFA DIFETTOSA DISTRUTTA UNA FAMIGLIA DELLO SRI LANKA: PADRE, MADRE E UNA BAMBINA DI 6 ANNI Morti asfissiati, indagato il proprietario della casa La procura : una strage che si poteva evitare Giampiero Maggio PALAZZO CANAVESE Sulla morte della famiglia di Palazzo Canavese, uccisa nel sonno dal monossido di carbonio sprigionato dalla caldaia, la Procura ha mosso i primi passi. Nel registro degli indagati, per omicidio colposo, è stato iscritto Walter Stipari (che ha già nominato un perito di parte, Gianfranco Zulian), 73 anni, amministratore unico della Nuova Cave Dogana, la società per la quale lavorava Jude Silva Karunanayake e che era anche proprietaria della casa di regione Tavolerà. «Un atto dovuto», spiega Antonio Bartolozzi, il magistrato che ha in mano l'inchiesta. Che poi precisa: «Era una strage che si poteva evitare, le norme relative ad impianti di questo genere sono severissime». La Procura ha nominato un perito. Renato Valfrè, uno dei massimi esperti in materia: dovrà eseguire un esame approfondilo sia sull'impianto che sul piccolo bruciatore che si trovava in cucina. Intanto questa mattina i medici legali Fulvio Antonietti e Stefano Ricciardelli effettueranno l'autopsia sui tre cadaveri. Arriveranno responsi per dare una spiegazione tecnica ad una tragedia tanto assurda quanto poco inusuale. Non è il primo caso di persone uccise dal malfunzionamento di una stufa o di una caldaia. Ma quella di Jude Silva, di sua moglie Marian e della piccola Giuliana è una storia che spezza il cuore e fa male due volte. Perché non ci sono più e perché sono morti quando ormai credevano d'aver realizzato il loro sogno. Fatto di fatiche e sofferenze e del distacco da una terra che ormai si erano lasciati alle spalle. E Giuliana, nata a Ivrea l'il ottobre del '96, era un po' il coronamento di questo sogno. Lascia un vuoto nel cuore dei compagni di scuola: «Sedeva al primo banco, proprio davanti alla mia cattedra - ricorda Luisa Giusto, la maestra di matematica e scienze naturali - perché aveva bisogno di più attenzione rispetto agli altri, faticava con rilaliano». Parlava inglese in famiglia la piccola Giu¬ liana e doveva sforzarsi di imparare quella che era diventata la sua prima lingua. C'è il suo nome, scritto col pennarello blu, accanto a quello degli altri compagni, sulla porta d'ingresso della prima elementare di Piverone. «Li avevano scritti i bimbi prima delle vacanze, avevano anche costruito un presepe di carta. Giuliana era cosi felice». Si sentiva una di loro, aveva legato bene con tutta la classe. Quando i vigili del fuoco e i carabinieri venerdì sera sono entrati nella casa c'era la luce della stanza accesa e la televisione spenta col telecomando. «Non hanno sofferto, sono morti nel sonno, forse 3G ore prima del ritrovamento», dicono i medici legali. Jude Silva che per primo 12 anni fa aveva lasciato lo Sri Lanka sognava di riabbracciare la moglie in Italia. Subito dopo l'arrivo di Marian era rata la piccola Giuliana. Il caso li ha voluti insieme anche nella tragedia. Dopo l'autopsia il magistrato darà il nulla osta per la sepoltura. La famiglia Karunanayake era di religione cattolica, con ogni probabilità i funerali si svolgeranno a Palazzo. Marian Panando Jude Silva Karunanayake La casa di regione Tavolerà è di proprietà della società Nuova Cave Dogana, il cui amministratore è Walter Stipari

Luoghi citati: Giuliana, Italia, Ivrea, Palazzo Canavese, Piverone