E' Lucarelli bomber di inizio anno l'ultima carta del Toro che trema

E' Lucarelli bomber di inizio anno l'ultima carta del Toro che trema IL RECUPERO AL «DELLE ALPI» CONTRO L'ATALANTA ALTRETTANTO DISPERATA DECIDE LA STAGIONE E' Lucarelli bomber di inizio anno l'ultima carta del Toro che trema La fiducia di De Ascentis: «Il gioco ora c'è. Ci serve solo una vittoria». Cimminelli assicura: «I rinforzi arriveranno: un acquisto e due prestiti». Ma tutto dipende dal risultato di domani Roberto Condio TORINO Sembra di essere tornati alla scorsa estate. Mercato aperto ma senza soldi, si muovono in pochi ma non il Toro. Toro che avrebbe tante idee (e, pare, pure qualche denaro da spendere) ma che non riesce a concretizzarne una. E cosi, giorno dopo giorno, la lista dei rinforzi mancati si allunga. Niente Farinos (tornato in Spagna, al Villareal), né Gamarra e Dalmat dall'Inter. Niente Dellas dalla Roma né Cargo dall'Udinese. Niente Marchionni dal Parma, che in cambio pretendeva Comotto, considerato dalla dirigenza granata intoccabile al pari di Castellini, Balzarelti e Vergassola. Il Toro che domani comincerà il 2003 ospitando l'Alalanla, dunque, resta quello che ha finito il 2002 al penultimo posto con 11 ko su 14 partite. Il patron Francesco Cimminelli, però, continua a ripetere che gli innesti verranno fatti. «Prenderemo tre giocatori, uno per reparto - ha confermato ieri -. Ho dato carta bianca a Mazzola per un acquisto e due prestiti. Sui nomi, sta lavorando in accordo con Ulivieri». Resta poco, francamente, di raggiungibile. E gli indizi portano sulle ormai solite tracce: Bilica, Laursen, Tomic, in particolare. «Comunque sia - assicura il presidente Remerò -, contiamo di concludere entro la prossima settimana». Vedremo. Anche perché, nonostante le assicurazioni di Cimminelli («Il risultalo della partita contro l'Atalanta non cambierà di una virgola i nostri programmi»), la sensazione è che il mercato di riparazione granala sarà indirizzalo definitivamente dall'esito dallo «spareggio» di domani. Un altro ko, infatti, sarebbe con ogni probabilità letale per il Toro e la mossa più saggia potrebbe essere quella di cominciare a lavorare per la prossima sene B. Almeno fino a domani, però, è lecito continuare a credere nella salvezza. Nell'anno nuovo che inizia la speranza e alimentala da qualche promettente precedente Igennaio è stato il trampolino di lancio del Toro negli ultimi due anni ed è il mese tradizionalmente più favorevole per Lucarelli) ma soprattutto dal gioco espresso dalla squadra in tre delle ultime quattro esibizioni del 2002 (a Piacenza, a Udine e in casa contro la Roma). Nelle mani dei granata è rimasto poco, per non dire pochissimo (un gol e un punto), ma i progressi sono stati evidenti, vanificati soltanto dalle prodezze dei portieri altrui, dai propri errori (il rigore di Lucarelli contro i giallorossi, i gol presi su palloni inattivi) e da una buona dose di sfortuna. Il Toro di adesso, però, concede poco o nulla in difesa e in attacco crea un numero di occasioni decisamente superiore persino a quello del Toro più fortunato del ciclo-Camolese. Il problema è che a segnare continuano a essere gli avversari, magari con l'unico tiro della loro partita. Il problema è che d'ora in poi non sarà più consentito sbagliare. «La nostra classifica non è ancora drammatica - osserva Diego De Ascentis, uno dei granala migliori nel finale di 2002 -, ma può diventarla se dovessimo perdere anche contro l'Atalanta. Sappiamo che per uscire dai guai ci serve soltanto una vittoria. E poi che dovremo fare punti anche a Empoli e contro il Como perché il ritorno per noi comincerà contro avversari che si chiamano Bologna, Inter e Lazio. Io, però, resto ottimista. Ora il gioco c'è: la squadra ha trovato un suo equilibrio con noi centrocampisti che copriamo di più e le punte che ci danno una mano. Ci manca solo una vittoria per sbloccarci. Poi, ne sono certo, il cammino sarà in discesa. E potremmo salvarci anche senza rinforzi». Mollo, se non tulio, dipenderà però da domani. «Anche l'Atalanta è messa malissimo - dice De Ascentis -. Tira aria di parlilaccia, non stupitevi se ci meneremo come dei fabbri. Sportivamente, s'intende. L'unica cosa che conta è vincere». Per farlo, Ulivieri ricorrerà alla slessa formazione che ha perso immeritatamente contro la Roma, con l'unica variante di Comotto al posto di Balzarelti nel ruolo di esterno destro di difesa per coprire meglio la zona che ballerà Doni. In avanti, spazio a due ex bergamaschi: Lucarelli (sempre in silenzio-stampa) ha smaltilo la borsite alla coscia destra che lo aveva tenuto fermo giovedì e venerdì, Magallanes ieri si è allenato regolarmente nonostante il fastidio al polpaccio sinistro accusato al termine della seduta di venerdì. . Bomber in crisi (un gol in 13 partite più il rigore sbagliato contro la Roma nell'ultima partita del 2002), Cristiano Lucarelli potrebbe trarre giovamento dal suo mese preferito: | in gennaio ha infatti realizzato ben 11 delle 42 reti segnate nelle 128 presenze finora accumulate in serie A, La sua serie positiva in gennaio è iniziata con il Lecce nel 2000 (doppiette esterne contro Toro e Milan, gol al Verona) e nel 2001 (2 gol al Verona, 1 al Parma) ed è proseguita in granata nel 2002 (doppietta all'Udinese e gran gol contro la Lazio). Ecco, mese per mese, ruolino di Lucarelli in serie A. MESE ^GENNAIO ^FEBBRAIO «MARZOM CAPRILE «MAGGIO «AGOSTO «SETTEMBRE «OTTOBRE «NOVEMBRE «DICEMBRE

Luoghi citati: Bologna, Empoli, Lazio, Piacenza, Spagna, Torino, Udine