Gli aaaressori di Faud visti da un testimone di Angelo Conti

Gli aaaressori di Faud visti da un testimone INDAGINI SULL'ALGERINO TROVATO A CAPODANNO CON LA MANO AMPUTATA Gli aaaressori di Faud visti da un testimone Intanto le condizioni del giovane migliorano e l'arto forse si salverà ma con il suo silenzio rischia l'incriminazione per favoreggiamento Angelo Conti La mano sinistra di Faud Salih comincia a dare segni di vita: le probabilità di salvarla sono aumentate, in queste ultime ore. Ma Faud non sembra essere paziente diligente: ha ripreso a fumare e vuole lasciare quanto prima l'ospedale delle Molinette. Destando così preoccupazione nei medici che lo vorrebbero più attento al decorso post-operatorio, soprattutto nell'ottica di una lunga convalescenza contrappuntata, probabilmente, da almeno un altro intervento. Quanto alle indagini sull'amputazione inflitta al giovane maghrebino nella notte di Capodanno, il lungo interrogatorio condotto giovedì dai carabinieri noa sembra avere portato a nulla di concreto. Il racconto dell'extracomunitario è pieno di omissioni, di incertezze, di dubbi. Al punto che non è affatto escluso che il magistrato, una volta ricevuto il rapporto dell'Arma, non decida di incriminarlo per favoreggiamento. Pare infatti del tutto incredibile Che l'algerino non ricordi praticamente nulla di tutta la serata conclusasi con la quasiamputazione dell'arto; Come è parimenti del tutto incredibile che l'extracomunitario trascorresse le sue notti viaggiando (clandestinamente) sui treni. Può darsi che sia riuscito ad ingannare qualche volta i controllori, ma è strano che lo abbia fatto metodicamente sempre. A suo carico non risulta nemmeno una multa, né lui ha potuto produrre nulla che confermi questi spostamenti notturni. Va da se che Faud aveva probabilmente un tetto a Torino, ma che non vogha indicare il luogo esatto per timore di ritorsioni: i suoi aggressori potrebbero abitare proprio lì. I carabinieri del Nucleo Operativo stanno intanto lavorando per dare un nome od un cognome all'unica testimone certa dell'aggressione: quella «ragazza italiana» che avrebbe anche poi soccorso, pochi istanti dopo il fatto, il maghrebino ferito. Di lei esiste una descrizione precisa ed i militari sono convinti di averla identificata. La sua identità è ovviamente tenuta segreta, anche per ragioni di sicurezza. Non pare comunque che la sua testimonianza (insieme a quella di un altro passante che ha visto uno scampolo di scena) possa portare all'identificazione dei responsabili, che erano probabilmente tre: la distanza che intercorreva fra aggressori e testimoni non consente infatti né un identikit, né la possibilità di compiere eventuali confronti. Della vicenda si parlerà, nei prossimi giorni, anche in Parlamento, quando il ministro Pisanu dovrà rispondere ad un'interrogazione presentata dall'on. Agostino Chiglia (An): «L'anacronistico e terribile atto consumato¬ si a Torino, la legge del taglione ai danni di un algerino clandestino, conferma la criticità straordinaria, dell'ordine pubblico a Torino. Da mesi, anche tramite una serie di interrogazioni parlamentari, chiediamo che a Torino venga potenziato l'organico delle Forze dell'Ordine il cui encomiabile impegno si dimostra, nei fatti, insufficiente ad assicurare la legalità sul territorio cittadino». «Torino - conclude il deputato di An - soffre ima emergenza criminalità ed è inutile che anche alti ufficiali ed esponenti delle istituzioni, continuino ad edulcorare tale solare evidenza». Faud Salih. in ospedale alle Molinette. continua adire di non ricordare nulla e di non avere unacasa ma gli inquirenti non gli credono

Persone citate: Agostino Chiglia, Faud Salih, Pisanu

Luoghi citati: Torino