Due talenti mettono in moto il Piemonte

Due talenti mettono in moto il Piemonte COMINCIA CON UNA SERIE DI TEST IN SPAGNA L'AVVENTURA IRIDATA DEI PILOTI UFFICIALI GILERA E HONDA CHE NON FANNO MISTERO DI PUNTARE AL SUCCESSO Due talenti mettono in moto il Piemonte Per Bianco e Rolfo tra quindici giorni è già tempo di pensare al Mondiale M ' " analisi Enrico Biondi SEMBRA un leone in gabbia. Papà Nico e mamma Pina non sanno che dire: «E' teso come una corda di violino, non riesce a stare fermo un minuto, ai vede a occhi chiusi che gli manca il mondo delle corse». Già, per molti ragazzi, soprattutto i baby campioni della classe 125 appena affacciatisi alla porta del variopinto circo del motomondiale, restare fermi anche un solo mese prima di riprendere l'abitudine alle corse, può sembrare una tortura. E anche Stefano Bianco non fa eccezione: passato il Capodanno, trascorso in famiglia come si addice ai bravi ragazzi che non sono ancora maggiorenni, circondato da parenti, amici e un bel po' di ragazze («tutte molto carine», precisa lui) per Stefano le giornate sembrano non finire mai. Qualche ora trascorsa nel negozio di famiglia (a Settimo Torinese, un centro specializzato nella vendita di videogame e modellismo di tutti i tipi), poi un'oretta di corsa, un po' di palestra sotto lo sguardo vigile di Franco Fiorito, suo preparatore atletico, e poi... «E poi inganni il tempo con qualche telefonata, ti riguardi le gare della scorsa stagione alla tv, cerchi di capire dove hai fatto bene e dove hai sbagliato, ripassi a memoria il ciicuito...Insomma, dipendesse da me salterei sul primo aereo per volare subito sul campo di prove. Non vedo l'ora di ricominciare. Stare fermo può divantare un'ossessione. Ma tra poco...». Stefano sarà presto accontentato; ancora un paio di settimane e poi potrà davvero prendere quell'aereo e volare in Spagna, ad Almeria, dove la Gilera ha previsto il primo approccio del suo pilota con la nuova moto 2003 e soprattutto con il suo nuovo staff tecnico guidato dal belga Oliver Liegeois. Il suo manager, Cristiano Florio, intanto cerca di tenerlo occupato il più possibile, coprendolo di consigli e al contempo analizzando con lui come dovrà essere la prossima stagione, quella (si spera) della definitiva consacrazione di Stefano tra i big della piccola cilindrata, primo passo per una carriera appena sbocciata: «Cercare di tenere a freno un ragazzo di 17 anni - spiega Florio - è come tentare di mettere le briglie a un cavallo selvaggio o di fermare un treno in corsa. Per fortuna Stefano è anche molto intelligente e sa che cosa fare». Bianco, comunque, è perfettamente cosciente del futuro che lo aspetta: «All'Europeo guidavo una Honda, al primo anno di mondiale una Aprilia e ora una Gilera. Ufficiale, per giunta. Una nuova emozionante sfida mi aspetta, per questo non vedo l'ora di ricominciare. Innanzitutto per ringraziare quanti hanno creduto in me, Giampiero Sacchi (direttore sportivo Gilera, ndr) per primo. Non era facile puntare sul sottoscritto: lo sapete tutti che nel 2002 sono caduto tantissimo (17 volte, per la precisione) ma sono anche un po' fatalista: si vede che solo cadendo potevo conoscere a fondo le piste. Beh, adesso giuro che le conosco. Obiettivi? Non me li pongo, ma non posso deludere chi ha puntato molto su di me. Nelle prossime settimane salirò su una moto nuova, ma vincente. Non dimentichiamoci che lo scorso anno la guidava Manuel Poggiali. Il resto lo lascio dire a voi». Molto diverso, invece, l'approccio alla nuova stagione per Roberto Rolfo; lui è ormai campione consumato, di anni nel motomondiale ne ha già parecchi anche se ha solo 22 anni. Rolfo in questi giorni ha fatto perdere le sue tracce; dopo un saluto agli amici nel ristorante di Pino Torinese sedo del suo fan Club, Roberto si è eclissato. E' in montagna, questo è sicuro; poco sci ma tante passeggiate e soprattutto lunghe gite in bicicletta, il suo primo amore. Per lui la stagione avrebbe dovuto cominciare un mese fa, con le prime prove sulla sua nuova Honda 250. Contrattempi vari hanno fatto slittare l'esordio a fine mese. Anche lui sarà in Spagna, a Jerez e Barcellona, deciso questa volta a schierarsi al via del mondiale (6 Aprile, Gp del Giappone a Suzuka) nelle migliori condizioni possibili: «Se vuoi vincere il titolo iridato dice Roby, al telefono -, devi partire fortissimi sin dalla prima gara. E' il mio obiettivo per il 2003 oltre a quello, beninteso, di vincere la mia prima gara di motomondiale; troppe volte mi sono fermato sul secondo gradino del podio. E' ora di comincia- re a vincere, non vi pare?». Simpatica questa sfida a distanza; a chi il merito di iscrivere per primo il nome di un pilota torinese nel palmarès del motociclismo mondiale? Lo sapremo presto. Basta pazientare ancora un po'. Stefano: «Non vedo l'ora di ritornare in pista Dipendesse da me, vorrei correre sempre, senza fermarmi un attimo» Roberto: «Mi aspetta un anno importante con due obiettivi: cominciare a vincere e conquistare il titolo» Dopo l'esordio nel mondiale con l'Aprilia, per Stefano Bianco il prossimo anno inizia l'avventura sulla Gilera 125 Roberto Rolfo deciso a conquistare il mondiale con la Honda 250

Luoghi citati: Almeria, Barcellona, Giappone, Piemonte, Pino Torinese, Settimo Torinese, Spagna, Suzuka