Snowfood, storie di montagna

Snowfood, storie di montagna LA RASSEGNA Snowfood, storie di montagna A Bardonecchia la proiezione dei documentari del Festival Internazionale Cinema Sportivo Al Massimo i Cartoons e i film da recuperare DANIELE CAVALLA" :—I «Snowfood» è il titolo della serata al Palazzo delle Feste di Bardonecchia. Il Festival Internazionale di Cinema Sportivo organizza stasera, con il concorso della televisione a pagamento Stream, la proiezione di alcune puntate di questa serie di documentari dedicati alla montagna e allo sport. S'inizia alle 21, l'ingresso è libero. Intervengono monsignor Francesco Peradotto, i maestri di sci Christian Jayme e Ezio Laboria, il musicista Gianluca Senatore, i direttori del Festival Gianni Volpi e Gian Paolo Ormezzano e i registi Vittoria Castagneto, Lia Furxhi, Marco Pozzi, Enrico Verrà. La serie si basa su elementi essenziali, quali un'immagine e una voce: in pratica una fotografia sezionata da una cinepresa, una persona «fuori campo» che racconta e che soltanto alla conclusione delle immagini verrà ripresa. Numerosi i personaggi coinvolti nelle trenta puntate su cui si dipana «Snowfood»: Stefania Belmondo, Leonardo Bizzaro, Giorgio Bocca, Marco Boglione, Enrico Camanni, Gianni Canova, Sergio Chiamparino, Evelina Christillin, Attilio Concari, Carlo Coscia, Pietro Crivellaro, Laura Curino, Goffredo Fofi, Emidio Greco, Piero Gros, Christian Jayme, Ezio Laboria, Linus, Luciana Littizzetto, Beppe Tosco, Umberto Marino, Luca Morino, Dmitri Nabokov, Omar Pedrini, Monsignor Francesco Peradotto, Andrea Pezzi, Luca Rastello, Luigi Richard, Mario Rigoni Stern, Gianluca "Cato" Senatore, KrzysztofZanussi. Al Massimo di Torino prosegue la rassegna del Museo Nazionale del Cinema con cui si ripropongono alcuni film di rilievo passati inosservati nei mesi scorsi nelle sale a causa di un mercato schizofrenico che non consente a determinati titoli di rimanere in prima visione più di qualche giorno. E' il caso del lungometraggio in cartellone oggi, domani e lunedì nella sala Tre del locale di via Verdi 18: «Il silenzio dopo lo sparo», opera di tre anni fa con cui Volker Schloendorff («Il tamburo di latta», «Morte di un commesso viaggiatore») rievoca una pagina di terrorismo tedesco degli Anni Settanta, l'epoca delle azioni del gruppo guidato da Andreas Baader e Ulrike Meinhof. La storia s'incentra sul personaggio della giovane Rita Vogt, studentessa che con alcuni compagni di università partecipa a diversi attentati e che quando si rende conto del fallimento della lotta armata si vede costretta a passare alla clandestinità. La Stasi le fornisce una nuova identità: l'operaia Susanna Schmidt. Dietro alla protagonista Rita Vogt, come ha affermato lo stesso regista, si cela la figura di Inge Vien, una vera terrorista tuttora irriducibile. Presentato al Filmfest di Berlino del 2000, a «Il silenzio dopo lo sparo» venne assegnato l'Orso d'Argento ex aequo a Bibiana Beglau e Nadja Uhi come migliori attrici. Spettacoli con inizio alle 16,30, 18,30, 20,30 e 22,30. La rassegna è a cura di Stefano Boni. Martedì 7, mercoledì 8 e giovedì .9 viene proposto il canadese «Suspicious River» di Lynne Stopkewich. Sempre al Massimo Tre continua sino al 6 gennaio la manifestazione «Cartoons sotto la Mole» organizzata dal Coordinamento Cassintegrati, Museo del Cinema e Lanterna Magica. Appuntamento ogni mattina alle 10,30 con i cartoons realizzati dalla casa di produzione torinese, ingresso libero riservato ai figli dei cassintegrati delle aziende metalmeccaniche torinesi accompagnati dai genitori. Oggi viene proiettato il lungometraggio di animazione spagnolo, coprodotto da Lanterna Magica e distribuito dalla Medusa, dal titolo «La Foresta Magica». Successo al botteghino e vincitore di due premi Goya e del Chicago Film Festival, il film è tratto dal romanzo «El Bosque Animado» di Wenceslao Fernandez Florez e comincia con il ricco Signor D'Abondo e il servo Rosendo che attraversano una foresta con la sensazione, che si rivelerà ben presto esatta, che gli alberi e la natura circostante siano vivi. Domattina è la volta di «Aida degli alberi» di Guido Manuli, il 6 gennaio proiezione de «La freccia azzurra» di Enzo D'Alò.

Luoghi citati: Bardonecchia, Berlino, Torino