Valvole brasiliane, la terza vittima

Valvole brasiliane, la terza vittima MORTO 18 GIORNI DOPO L'INTERVENTO PER SOSTITUIRE LA PROTESI IN MATERIALE BIOLOGICO PRODOTTA A BELO HORIZONTE Valvole brasiliane, la terza vittima L'uomo, un ottantenne, era stato rioperato il 12 dicembre Giuseppe Sangiorgio Sono saliti a tre i decessi dei pazienti rioperati al cuore alle Molinette dopo lo scandalo delle valvole brasiliane difettose. Il 30 dicembre scorso è morto un pensionato di 80 anni, Giovanni Beccarelli, al quale era stata impiantata una valvola Labcor, prodotta in Brasile con materiale biologico, sostituita il 12 dicembre scorso. In precedenza la stessa sorte è toccata ad altri due ammalati sottoposti a nuovo intervento: la prima, Fioretta Della Malva, 67 anni, pure lei con valvola biologica, l'8 dicembre, il secondo. Fortunato Lorenzin, un clochard di 60 anni, con valvola Tri-Technologies, anch'essa brasiliana e prodotta a Belo Orizonte, ma di materiale sintetico, la vigilia di Natale. Complessivamente, dopo gli arresti d^i due primari Michele Di Summà e Giuseppe Poletti accusati di concussione dai sostituti Paolo Toso e Cesare Parodi, coordinati da procuratore capo Marcello Maddalena, i cardiopatici rioperati a causa di condizioni ritenute ad alto rischio sono stati dieci. In ogni caso la direzione dell'ospedale di corso Bramante sta facendo sottoporre a controllo tutti gli ammalati (oltre centoventi) ai quali sia stata inserita ia Tri-Technologies e i 209 con protesi della Labcor. Giovanni Beccarelli era stato ricoverato il 12 dicembre. In un primo tempo al Maria Vittoria. Ma visto che aveva una valvola biologica derivata da suini, era stato trasferito alle Molinette dove la diagnosi non aveva lasciato dubbi, aveva una sorta di calcificazione, era quindi necessario l'intervento chirurgico a cuore aperto. L'operazione pareva riuscita, ma, probabilmente per l'età avanzata, il pensionato non si è più ripreso. E, sofferente a più organi vitali (reni, fegato, polmoni), è morto il 30 dicembre. Adesso la procura della Repubblica farà sottoporre l'anziano ad autopsia, mentre i controlli ospedalieri su persone alle quali siano state inserite valvole derivate da inaiali, e per questo definite biologiche, sono arrivati ad un terzo del totale, ossia ad una settantina di operati. Gli specialisti, che riprenderanno le visite ai restanti due terzi da martedì, invitano comunque i portatori di protesi animale a rivolgersi immediatamente all'equipe medica dell'Istituto cardio ogico all'insorgere di qualsiasi problema. Ovviamente i casi a maggior rischio riguardano le persone anziane, considerando che gli interventi, se necessari, si svolgono, oltre che a cuore aperto, in anestesia totale. Per coloro che hanno subito l'impianto di protesi brasiliane, l'incubo continua, nell'attesa di sapere se nel loro destino c'è il ritomo in sala operatoria come è già accaduto per 12 loro «compagni di sventura», sette dopo l'arresto di Di Summa e Poletti. In lista non ci sono soltanto ultrasessantenni, ma anche giovani che aspettano il verdetto dell'equipe medica che ha sostituito i colleghi sotto inchiesta, con uno stato d'animo tutt'altro che sereno, visto che la «spada di Damocle» di un possibile nuovo intervento potrebbe pendere sulle loro teste per un maggior numero di anni. Stessa sorte era toccata in passato a una donna e ad un clochard I pazienti tornati sotto i ferri sono dieci Il professor Michele Di Summa accusato di aver Innestato le valvole cardiache Tri-Technologies difettose Dopo questa scoperta ed un controllo a tappeto, I cardiopatici considerati più a rischio erano stati rioperati dall'equipe delle Molinette che ha sostituito i colleghi sotto inchiesta

Luoghi citati: Brasile