Stroncato da un malore mentre scia con gli amici di Amedeo Macagno
Stroncato da un malore mentre scia con gli amici LA TRAGEDIA IERI MATTINA SULLA PISTA NUMERO 9 DEL SESTRIERE. LA VITTIMA AVEVA 21 ANNI E VIVEVA A COLLEGNO Stroncato da un malore mentre scia con gli amici Amedeo Macagno SESTRIERE Doveva essere una bella giornata di sci, da trascorrere in allegria, in compagnia degli amici sulla neve del Sestriere. Invece per Matteo Burdese, studente di 21 anni di Collegno, la vacanza si è drammaticamente interrotta ieri mattina, intorno alle 10, sulla pista numero nove della Banchetta, ucciso da un malore improvviso. La causa esatta del decesso è ancora da accertare, certo è, assicurano gli amici del giovane, nato a Perugia ma da tempo residente a Collegno, che Matteo stava bene. Aveva già iniziato a scendere quando improvvisamente si è accasciato. A trovarlo così, privo di vita nella neve, sono stati proprio i suoi compagni di discesa che dopo averlo atteso per un po' sulla stessa pista, pochi metri più in basso, al bivio con la Kandahar, non vedendolo arrivare, sono risaliti per vedere dove fosse finito. E se per i ragazzi la morte di Matteo è una allucinante verità, per i carabinieri, che stanno ancora indagando sull'accaduto è invece un vero giallo, dal momento che il giovane stava sciando in un tratto di pista abbastanza pianeggiante, senza ostacoli particolari e difficoltà da non poter essere superati senza eccessivi sforzi fisici. Il primo ad intervenire sul giovane è stato proprio un medico cardiologo che stava scendendo sulla stessa pista e si è trovato Matteo davanti, steso, con ancora con gli sci calzati. Il cardiologo ha tentato inutilmente di rianimarlo ma non c'è stato nulla da fare. Pochi minuti dopo sono arrivati anche gii uomini del soccorso piste della Sestrieres Spa ed il medico di turno. Ma anche loro non hanno potuto far altro che constatarne la morte. Accanto al gruppo, gli occhi sgranati ed umidi, gli amici di Matteo che non volevano credere a quello che vedevano, poi quando i medici hanno dato il verdetto sono scoppiati in lacrime. Inconcepibile per loro accettare quel dramma che si è consumato in pochi minuti. Giusto il tempo di scendere sulla pista numero 9 dopo le chiacchiere e le risate in seggiovia dove erano saliti di prima mattina. Quindi appena scesi dall'impianto avevano deciso di diri¬ gersi verso le piste più basse. Il tempo di allacciarsi meglio gli scarponi e infilare i bastoncini, poi via in fila indiana giù verso il bivio della pista Kandahar-Nasi, meglio conosciuta come quella delle Acque minerali. Matteo era l'ultimo della fila, è sceso senza difficoltà sino a metà pista. Poi gli amici non l'hanno più visto, mentre alcuni testimoni hanno notato quel giovane sciatore accasciarsi improvvisamente sulla neve. Matteo Burdese viveva con i genitori a Collegno. Ora dalle piste innevate, il corpo senza vita del giovane, è stato portato nella camera mortuaria di Pinerolo. Sarà oggi l'autopsia a spiegare agli amici e ai genitori cos'è veramente successo ieri mattina a Matteo, morto ad oltre 2000 metri sulle nevi di Sestriere, mentre stava scorazzando con gli sci. Una giornata all'insegna del divertimento finita purtroppo il tragedia. Mercoledì a Sauze d'Oulx si era consumata un'altra tragedia: Filippo M., 15 anni, dopo aver perso il controllo degli sci era finito contro un albero. Ricoverato a Cuneo, Filippo è tuttora in coma e lotta contro la morte. Il ragazzo aveva iniziato a scendere quando improvvisamente si è accasciato sulla neve Inutili i tentativi di salvarlo del medico del soccorso Disposta l'autopsia Per il giovane Matteo Burdese quella di ieri doveva essere una bella giornata di sport e divertimento sulle piste del Sestriere
Persone citate: Filippo M., Matteo Burdese
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