Bollo auto: dopo gli errori, lo scaricabarile di Alessandro Mondo

Bollo auto: dopo gli errori, lo scaricabarile UN'ALTRA MATTINATA DIFFICILE NEGLI UFFICI DELLA SOCIETÀ' INCARICATA DELLA RISCOSSIONE Bollo auto: dopo gli errori, lo scaricabarile Nessun colpevole per la pioggia di cartelle sbagliate Ecco come i contribuenti possono mettersi in regola Alessandro Mondo Gente in coda davanti agli sportelli della Uniriscossioni dalle 7 di mattina; gente che protesta nell'androne su via XX Settembre 29; impiegati sotto pressione (da martedì gli sportelli attivati saliranno a quattro); custodi mobilitati per placare gli animi più esagitati. Brutto modo di iniziare l'anno. Eppure il 2003 non poteva partire diversamente pei' quanti anche ieri si accalcavano nel salone della concessionaria di riscossione tributi: 600-700 persone nell'arco della mattinata, prese in contropiede da migliaia di cartelle esattoriali (40-50 mila solo a Torino e Provincia) che a poche ore dal brindisi di Capodanno le hanno riproiettate nel '99, anno di riferimento del maledetto bollo auto viziato da errori grossolani. In pratica sta arrivando di tutto: ingiunzioni di pagamento relative a vetture demolite o vendute anni prima del '99, numeri di targa non corrispondenti, auto che si materializzano da mezza Italia per venire a bussare alla porta dei torinesi. Niente da stupirsi se vi contesteranno l'evasione del bollo corrispondente ad una vettura targata Vicenza, Ferrara o Reggio Calabria. «E poi si lamentano della crisi dell'auto...», ironizzava qualcuno dei meno sfegatati dopo aver letto sulla cartella di possedere una vettura parcheggiata chissà dove. Né consola scoprire come il diluvio di errori stia bersagliando quelle che a torto o a ragione sono considerate le controparti in questa penosa vicenda. Il «bollo fantasma», infatti, colpisce duro anche fra il personale della Regione, dell'Aci e della Uniriscossioni: l'unica che, pur limitandosi ad inviare gli avvisi di accertamento in base ai dati regionali, deve incassare gli sfoghi dei cittadini. Per il resto, è sempre più difficile raccapezzarsi in una vicenda che - come tutte le sconfitte sembra figlia di nessuno: l'Uniriscossioni rimanda alla Regione; la Regione se la pi snde con il ministero delle Finanze e con l'Aci; l'Aci le restituisce la palla... Un pastrocchio da cui non se ne esce. O meglio, se ne esce mettendoci una pezza. Si chiama «autocertificazione», e consiste nel modulo abbinato - «salvo disguidi» - alla cartella esattoriale. Chi si vede chiedere conto a sproposito del bollo '99 deve compilare il questionario e trasmetterlo entro 60 giorni all'Uniriscossioni o agli uffici regionali via Pietro Micca 18. Come? Di persona, per posta o via fax (Regione: 011.4324740 - 4325452; Uniriscossioni: 011.5525027 - 5525062). Come ribadiva ancora ieri la Regione, non esistono altre soluzioni: «La Regione Piemonte vuole evitare al cittadino di dover dimostrare di essere in regola, assumendo su di sé l'onere della prova. Questo è possibile solo se il contribuente compila e trasmette il modello di autocertificazione che segnala l'errore». Seguono alcune precisazioni. Primo: salvo casi particolari, non sarà chiesto di recarsi presso uffici diversi da quelli della Regione o dei concessionari convenzionati. Secondo: non sarà chiesto di presentare documentazione che debba essere rilasciata da altra amministrazione, quindi non ci saranno costi supplementari per i cittadini in regola con i pagamenti o che al 31 dicembre '98 non fossero più proprietari del veicolo oggetto di accertamento. Terzo: se non ricordate la data esatta di cessione del veicolo basta che al rigo B10 delTautocertificazione aggiungiate la dicitura «Non ero proprietario di tale autoveicolo al 31-12-'98». Per chi non l'avesse capito, «la collaborazione con i cittadini é fondamentale per creare un archivio attendibile ed evitare nuovi disagi». Informazioni: Regione: 011.4321347 4322406 - 4324473. Uniriscossioni: 011.5525226-5525254. Un'altra giornata di code e proteste presso la sede dell'Uniriscossioni in via XX Settembre: non si saprà mai quanti sono gli errori

Luoghi citati: Ferrara, Italia, Piemonte, Reggio Calabria, Torino, Vicenza