Ritrovate le poesie in «lumbard» di Bossi

Ritrovate le poesie in «lumbard» di Bossi amm DALLE CARTE DI UN RIGATTIERE SONO SPUNTATI INEDITI GIOVANILI DEGLI ANNI SETTANTA Ritrovate le poesie in «lumbard» di Bossi N' ON si diceva «un popolo di eroi, di santi, poeti e navigatori?». Lo stereotipo sul carattere degli italiani si dimostra vero ancora una volta anche per Umberto Bossi. Nessuno sospettava che fosse anche un poeta. Ora il vuoto è colmato: dalle carte di un rigattiere, di un amante dei versi in vernacolo lombardo, sono spuntati inediti giovanili attribuiti proprio al segretario della Lega e ministro delle Riforme. Quando le compose forse era ancora studente lavoratore con frequentazione dei corsi di Medicina a Pavia. Bossi ha confermato: «Sì, negli anni 70, quand'ero un giovane sprovveduto che voleva cambiare il mondo ho scritto molte poesie in dialetto lombardo». La confessione è finita sul settimanale «Oggi» che pubbhca un'intervi¬ sta, redatta da don Santino Spartà, il sacerdote ospite fisso in tv da Chiambretti. Il reperto si intitola Duman vo cà e la rivista lo pubblica per intero con traduzione a fronte («Domani vado a casa»). Ecco il testo pubblicato: «L'è sira/ E ho già preparaa la valisa/ Duman vo cà/ I oltar aj dorman/ Mi a podi mia./Pugiaa al vedar a vardi ul del, la luna l'è da l'oltra pari/ E la da vess piena dui bianch/ Ca la spantega sui piant./ Duman vo cà e apena podi/ Vo in stabiliment a licenriarm. /Vegan da via ul cu i padrun./ Mi da goma an fo pu./ Voeuri viv da tera, da busch, d'erba,/ Ul temp ca ma resta anmò./ 'Vice, sa te gh'eat rason:/ Prum gh'hann fai muri i besti in stala, Mo ga mazan nonch»./ Voeuri sta su in Casina, Mungh i vach, /Sterni la stala, /Che can la vegn, la me traeva Z induee /Sun nasuu, a marscì den dà la palta». E questa la traduzione in italiano : «È sera/ e ho già preparato la valigia/ Domani vado a casa/ Gli altri dormono/ io non posso/ appoggiato al vetro io guardo il cielo/ la luna è dall'altra parte/ e dev'essere piena, dal bianco/ che diffonde sulle piante/ domani vado a casa e appena posso/ vado in stabilimento a licenziarmi/ Crepino i padroni/ io di gomma non ne faccio più/ Vogho vivere di terra, di boschi e di erba/ il tempo che mi resta ancora/ "Vecchio, se avevi ragione/ prima ci han fatto morire le bestie in stalla/ adesso ci ammazzano noi"/ Voglio vivere in cascina/ mungere le vacche Z pulire la stalla/ che quando viene mi trovi dove/ sono nato, a marcire nel fango». Ir. i.l

Persone citate: Bossi, Chiambretti, Santino Spartà, Umberto Bossi, Vegan

Luoghi citati: Casina, Pavia