Anno nuovo e soliti guai per il latte

Anno nuovo e soliti guai per il latte IN PROVINCIA DI CUNEO Anno nuovo e soliti guai per il latte CUNEO Per gli allevatori della «Granda» il 2003 si apre con i problemi irrisolti delle quote latte, delle sanzioni europee per gli splafonatori e del mancato accordo regionale sul prezzo del 2002. Si sono invece concretizzati alcuni contratti con i caseifici, ma con la riduzione del prezzo rispetto al 2001 mediamente di 3 centesimi di euro (55 lire) al litro. Che possono sembrare pochi ma vanno raffrontati con una produzione annua di oltre 4 milioni e mezzo di quintali. L'Unione industriale, in rappresentanza dei caseifici, ha inviato nei giorni scorsi una lettera a Prefetto, Regione, organizzazioni sindacali agricole e parlamentari in cui segnala che «la situazione del latte e derivati non accenna a migliorare, e denota anzi segni di ulteriori cedimenti». Nel documento si evidenzia poi «la volontà di ricercare con le associazioni dei produttori e delle organizzazioni agricole un accordo di prezzo compatibile con le condizioni di mercato». I caseifici del cuneese tramite la loro associazione protestano perché «vantano attualmente nei confronti dell'erario un credito Iva di quasi un anno. In questa situazione alcune aziende si troveranno a breve a dilazionare i propri pagamenti del latte ai conferenti». Quattro consiglieri provinciali dell'opposizione - Lorenzo Tosco, Guido Crosetto, Giorgio Bergesio (Fi) e Riccardo Vaschetti («Piemont») - hanno investito del problema il Consiglio con una proposta di ordine del giorno che si apre con «la denuncia del grave stato di crisi della filiera lattiero casearia» formulata dall'Unione Industriale. Secondo i proponenti, che dicono di avere consultato i produttori, gli elementi «che provocano questa gravissima crisi si individuano nella forte spinta produttiva di cooperative o società di comodo nate per aggirare i vincoli delle normativa sulle quote latte; il persistere del fenomeno del latte "in nero" e delle fatturazioni alterate che penalizzano chi agisce nella legalità». I quattro consiglieri della Provincia di Cuneo chiedono quindi l'immediato rimborso del credito Iva alle aziende trasformatrici, la regolarizzazione della questione delle quote latte, il blocco del fenomeno del latte «in nero», il riconoscimento dei prodotti tipici a cominciare dal Dop per il «Grana Piemonte» e la «Panna Piemonte». Viene infine ribadito l'obbligo di evidenziare sulle etichette dei prodotti confezionati l'origine della materia prima, [g. d. m.j

Persone citate: Giorgio Bergesio, Granda, Guido Crosetto, Lorenzo Tosco, Riccardo Vaschetti

Luoghi citati: Cuneo, Piemonte