Alessandria rende omaggio ai genio di Carlo Carré
Alessandria rende omaggio ai genio di Carlo Carré AL PITTORE DI QUARGNENTO MORTO NEL 1966 HANNO DEDICATO INIZIATIVE ANCHE IL SUO PAESE NATALE E VALENZA Alessandria rende omaggio ai genio di Carlo Carré Esposte sino al 19 gennaio a Palazzo Guasco quarantatre tele del «poeta della metafisica» Franco Marchiare AtESSANDRIA La mostra aperta sino al 19 gennaio nelle sale d'arte di Palazzo Guasco, in via dei Guasco 49, è l'idtima tappa del ciclo di manifestazioni culturali «Carlo Carrà: La strada di casa» voluta dalla Provìncia con i Comuni dì Alessandria, Quargnento e Valenza e l'importante collaborazione della Fondazione Cassa di risparmio di Alessandria. Ed è certamente il principale degli eventi organizzati per ricordare e valorizzare il grande artista, nativo dì Quargnento, Carlo Carrà (1881-1966), con il titolo dì una delle prime opere, «La strada di casa» appunto. «Proprio questo dipìnto viene considerato uno dei quadri più significativi del periodo giovanile dell artista - dice l'assessore provinciale alla Cultura, Adriano leardi - e ci ricorda la sua terra, le sue origini dì Quargnento, mai scordate dall'artista». Il ciclo si era iniziato il 28 settembre 2002 con una mostra di disegni allestita nel paese natale dell'artista, era seguita una rassegna a Valenza, città dove, arrivato ragazzo, Carlo Carrà lavorava come decoratore e da cui nel 1895 prese poi il via il suo grande futuro. La mostra di Palazzo Guasco è aperta dall'opera «La strada di casa», esposta con altri 43 dipìnti, tutti di grande valore e che simboleggiano le tappe dell'evoluzione artistica dì Carlo Carrà. Tra gli altri sono esposti il quadro «L'attesa», sintesi rappresentativa della poeti¬ ca figurativa dell'artista, «Ricordi d'infanzia» che segna lo snodo del passaggio tra periodo futurista e quello metafìsico, a cui appartiene a pieno titolo l'esaltante opera «La musa metafisica». E ancora una «Vigilia di Pasqua», tra le poche immagini di riferimento sacro dipinte dal Carrà, oppure «I funerali dell'anarchico Galli», l'inunagine che è fuori dubbio la più rappresentativa del periodo futurista. Le 43 tele proposte in occasione della mostra alessandrina racchiudono 65 anni dì attività pittorica, da «La strada di casa» del 1900 a «La stanza», datata 1965, tela realizzata un anno prima della morte. Curata dal critico Marco Vallora con i galleristi acquesi Aurelio Repetto e Fortunato Massucco, la mostra è aperta tutti ì giorni dalle Ì0 alle 13 e dalle 15,30 alle 19. Prima della conclusione del ciclo dedicato a Carrà, il Comune di Alessandria intitolerà all'artista il parco tra i viali Michel e Milite Ignoto. Alcune delle opere di Carlo Carrà a Palazzo Guasco: la mostra è stata inaugurata da Enzo Ghigo
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