Accoltella la convìvente che rifiuta il rapporto

Accoltella la convìvente che rifiuta il rapporto DRAMMA IN UNA PALAZZINA DI RINASCA LUNGO LA STATALE DEL SESTRIERE Accoltella la convìvente che rifiuta il rapporto Arrestato disoccupato, la donna si salverà Antonio Giaimo RINASCA Due coltellate al fianco sferrate con rabbia e con la mente annebbiata dall'alcol. E' finito così un rapporto difficile fra una giovane operaia di Pinasca e il suo convivente, un uomo senza lavoro fisso le cui giornate trascorrono tutte uguali fra un bicchiere di vino bevuto a casa e uno al bar. La vittima del tentato omicidio si chiama Sandra Camuso, ha 33 anni. Il suo compagno Nicolangelo Antinucci, 42 anni. Vivevano entrambi in un alloggio della casa dei genitori, a Pinasca. Una palazzina grigia e anonima che si affaccia sulla statale 23 del Sestriere. Unica traccia di vita, il «Buon Natale» scritto con una bombeletta di spray bianco sui vetri della portad'ingresso. I carabinieri stanno ricostruendo la drammatica vicenda. Sembra che, la notte di San Silvestro, la giovane avesse allontanato il convivente: era rincasato in stato d'ebbrezza, e la voleva costringere ad un rapporto sessuale. Il film della vilolenza comincia alle 3 di notte. Antinucci prima afferra la Camuso stringendole le mani sul collo; poi, per impedirle di uscire, chiude la porta d'ingresso a chiave. Alle 8 la donna, forse convinta che l'uomo sta dormendo, cerca di aprire la porta ma è bloccata e colpita con due coltellate. Segue una breve colluttazione, poi la Camusso riesce a liberarsi e a scappare. Potrebbe chiedere aiuto ai genitori, ma non vuole spaventarli. Così, preferisce andare a raccontare tutto ad un amico di Pomaretto. Con la camicia macchiata di sangue e i segni sul collo, suona alla porta di G.G.: l'uomo l'accompagna all'ospedale valdese di Pomaretto, dove dopo le prime cure i medici ne dispongono l'immediato trasferimento all'ospedale Agnelli di Pinerolo. Le sue condizioni sono serie, ma non gravi: guarirà in 20 giorni. Angosciati per quanto è avvento i genitori: Angelo Camusso e Giovanna Prinzio ancora oggi non si rendono conto.di come possa essere stata sfiorata una tragedia senza che loro sentissero nulla. «Alle 13 abbiamo visto arrivare nel cortile due auto dei carabinieri - racconta la madre di Sandra - Noi sino a quel momento non sapevamo nulla. Quando i militari hanno bussato alla porta Antinucci era ancora a letto a dormire». Confuso, in stato d'ebbrezza, è stato portato nella caserma dei carabinieri di Pinerolo per i verbali d'arresto e le foto segnaletiche. Poi è stato portato in carcere. L'accusa per lui è tentato omicidio e sequestro di persona. «Una relazione sbagliata quella di mia figlia - racconta Giovanna Prinzio - Lui da anni non lavorava più, un tempo era operaio in .un'azienda della zona poi aveva perso il posto di lavoro a causa dell'alcol. Mia figlia è operaia nel cotonificio di Perosa Argentina, fa i tre turni, lavora anche di notte e con il suo stipendio lo manteneva». Aggiunge il padre della giovane: «Quando si erano conosciuti avevano deciso di andare ad abitare a Villar, in un piccolo alloggio si scaldavano con una stufetta. Ma visto che avevamo un appartamento libero sotto casa nostra, li abbiamo fatti venire qui. Mai avremmo immaginato che un giomo sarebbe potuto accadere quello che è successo nella notte di Capodanno. Trentatré anni lei, 42 lui, la coppia divideva un alloggio nella stessa casa dei genitori L'uomo fermato con l'accusa di tentato omicidio è finito in carcere a Pinerolo Nicolangelo Antinucci, 42 anni, è stato arrestato dai carabinieri che hanno raccolto la denuncia della donna ricoverata in ospedale prima a Pomaretto poi a Pinerolo A sinistra, la casa di Pinasca dove è avvenuta la violenza; l'alloggio della coppia è quello al pian terreno