Medio Oriente, una lunga giornata di orrori di Aldo Baquis

Medio Oriente, una lunga giornata di orrori INCURSIONE DELL'ESERCITO A GAZA E A RAFAH, CENTINAIA DI INTOSSICATI IN UN CAMPO MILITARE Medio Oriente, una lunga giornata di orrori Assedio di tre ore a un palestinese asserragliato a casa di una coppia di coloni: ucciso Aldo Baquis TEtAVIV Israeliani e palestinesi sono entrati nel 2003 moltiplicando le attività militari e assestandosi duri colpi reciproci che hanno lasciato sul terreno numerose vittime. Fra queste: un bambino palestinese di 10 giorni giunto cadavere in ospedale perché - secondo i genitori - l'ambulanza su cui si trovava è stata ostacolata a lungo a un posto di blocco militare; un anziano ebreo israeliano di 70 anni ucciso e arso da un commando di Al Fatah, dopo che si era recato da conoscenti palestinesi per dare loro abiti smessi. Fra gli orrori della giornata vanno anche inclusi l'aggressione patita da due coniugi israeliani da parte di un palestinese penetrato con un Kalashnikov nel salotto di casa loro (a 10 chilometri dalla città israeliana di Hadera), nella ferma intenzione di massacrarli. Tradito dal fucile, che si è inceppa¬ to, il palestinese è stato infine abbattuto dopo imo snervante assedio di tre ore. E ancora, l'uccisione di tre ragazzi palestinesi di circa 15 anni nel Nord della Striscia di Gaza, dopo che avevano cercato di penetrare armati nella colonia di Elei Sinai per pugnalarvi il maggior numero possibile di abitanti. Secondò i congiunti, i giovani in-realtà cercavano solo di raggiungere il vicino territorio israeliano e un lavoro. Ma in seguito un gruppo radicale palestinese - i «Nuclei di resistenza popolare» - ha riconosciuto di aver inviato i ragazzi «in missione». Finora a Gaza restava un tabù per le forze politiche strappare i ragazzi da scuola per gettarli nella battaglia. Da ieri anch'esso non è più in vigore. In una giornata caratterizzata da una netta impennata delle violenze, si sono registrate anche importanti operazioni militari israeliane a Gaza e a Rafah, dove secondo fonti locali - sono state rase al suolo almeno una ventina di case. Israele ne ammette la demolizione di quattro. Nei campi profughi di Al Maghazi e di El Bureij le armi hanno risuonato per tutta la notte. Anche eUcotteri israeliani da combattimento hanno partecipato alla battaglia. Fonti palestinesi hanno riferito che alcuni militanti dell'Intifada sono stati colpiti a morte. Le forze militari israeliane non hanno confermato né smentito. Un altro palestinese è morto ieri presso Nablus. Ucciso, secondo Israele, dalle bombe che nascondeva in un sacco, fatte esplodere dai proiettili di soldati israeliani che erano al corrente dei suoi spostamenti e che gli avevano teso un'imboscata in ima stretta valle. . In serata centinaia di palestinesi reclusi nel campo militare israeliano di Ofer (Ramallah) si sono ribellati ai loro guardiani e hanno dato alle fiamme alcune delle tende in cui erano detenuti. I soldati sono ricorsi ai gas lacrimogeni e decine di internati sono rimasti intossicati o contusi. Sempre ieri il leader di Al Fatah m Cisgiordania Marwan Barghuti - che si trova sotto processo a Tel Aviv, dove è accusato di essere l'ispiratore delle Brigate dei martiri di Al Aqsa e di essere responsabile, almeno indiretta¬ mente, dell'uccisione di centinaia di israeliani - è stato trascinato via a forza dagli agenti di polizia. Il giudice Zvi Gurfinkel ha trovato inopportuno il tentativo di Barghuti di alzare le mani in aula, in segno di vittoria, e ha ordinato che fosse allontanato. Ma nella calca il leader di Al Fatah è stato spintonato a terra e ha deciso. secondo il suo avvocato, che boicotterà le prossime sedute «per non essere più sottoposto ad umiliazioni». Una giornata violenta e convulsa, dunque, in cui il presidente palestinese Arafat è tornato a denunciare le prevaricazioni attuate dalle forze di occupazione a danno del suo popolo. «L'Intifada non potrà cessare - ha ribadito fintanto che proseguirà l'occupazione mihtare israeliana». In Israele, nel frattempo, si fa di giomo in giomo più sensibile il timore di un attacco iracheno, analogo a quello sferrato nel 1991 contro le proprie retrovie. Una grande manovra di missili antimissile è prevista per i prossimi giomi. Le batterie di missih Arrow simuleranno un attacco congiunto di vari missili Scud iracheni, che dovranno essere intercettati ad alta quota. Nel frattempo altre batterie di missih Patriot, di produzione statunitense, sono state dislocate nei giomi scorsi nel Neghev meridionale per diminuire il rischio che aerei nemici penetrino a sorpresa ih Israele dal territorio egiziano o dal Mar Rosso. Il timore principale è die uno di questi aerei possa cospargere nei deh di Israele sostanze chimiche o biologiche tali da provocare a terra una quantità elevatissima di vittime. Un anziano ebreo ammazzato e arso da un commando di Ai Fatah Un bimbo di dieci giorni muore sull'ambulanza dopo una lunga sosta a un posto di blocco I funerali, al campo profughi di Jaballa nella striscia di Gaza, di tre giovani palestinesi uccisi dai soldati d'Israele

Persone citate: Arafat, Barghuti, Fatah, Marwan Barghuti