Bimbo morto, il giorno delle polemiche

Bimbo morto, il giorno delle polemiche L'AUTOPSIA SUL CORPO DEL PICCOLO MATTEO CONFERMA CHE LA PRINCIPALE CAUSA DEL DECESSO E' STATA LA DISIDRATAZIONE Bimbo morto, il giorno delle polemiche Il pm Storari indaga anche sull'operato dei servizi sociali Giorgio Ballano Dallo sconcerto alle polemiche, ^all .innltmavinna ai v*iimraonfri Dallo sconcerto alle polemiche Dall'indignazione ai rimpianti E' possibile che in una glande città dell'Italia settentrionale non si sia riusciti a salvare la vita del piccolo Matteo? E che il giorno in cui si bruciavano milioni di euro in veglioni e festeggiamenti di Capodanno, una famiglia di sei persone fosse costretta a vivere al di sotto dei margini di povertà? A 48 ore dalla morte per disidratazione del bambino della Falcherà, gli interrogativi sono ancora troppi. Ed è quasi scontro fra la magistratura e i servizi sociali del Comune di Torino. Il sostituto procuratore Paolo Storari, al quale è stata affidata l'inchiesta, sta infatti cercando di appurare se gli assistenti sociali Che seguivano la famiglia Santamaria abbiano davvero fatto il possibile per evitare la tragedia. Oppure se alla terribile morte del bimbo abbia contribuito l'operato negligente di qualcuno. Secondo l'esito del primo test medico-legale, Matteo sarebbe effettivamente morto per l'eccessivo calore all'interno dell'appaitamento (c'erano circa 35 30 gradi); ma è stato possibile constatare che il corpicino era anche indebolito dalla febbre e dalla denutrizione. La Procura ha comunque disposto accertamenti supplementari. Per il momento il magistrato ha iscritto nel registro degli indagati soltanto i genitori di Matteo, Paola Lettieri e Santo Santamaria, entrambi accusati di omicidio colposo. Ma sta prendendo in considerazione anche l'ipotesi di contestare alla coppia il reato di maltrattamenti, un'accusa che oltre ad aggravarne la posizione potrebbe contribuire ad accelerare l'affidamento degli altri tre figli. La decisione del Tribunale dei minori è infatti attesa per i prossimi giorni, forse già per oggi. Una delle soluzio¬ ni potrebbe essere il ricovero in una comunità-alloggio, magari in compagnia della madre. Trìfantr» T^ortla a Canfr» Corìta- ni potrebbe essere il ricovero in una comunità-alloggio, magari in compagnia della madre. Intanto Paola e Santo Santa maria sono ospiti del Comune insieme ai loro tre figli in un albergo di corso Giulio Cesare. L'alloggio di via delle Ouerce è stato messo parzialmente sotto sequestro (sono stati sigillati l'impianto di riscaldamento e la stufetta elettrica), ma per motivi precauzionah il pm Storari ha intimato alla famiglia di trascorrere la notte altrove. Un provvedimento che, a sua volta, ha suscitato le critiche del parroco della Falcherà, don Dario Monticene; «Da un magistrato mi sarei aspettato un atteggiamento più comprensivo - si sfoga il sacerdote - si è presentato 1 altra sera in compagnia di alcuni finanzieri armati ed ha obbligato i Santamaria a lasciare l'appartamento. Per fortuna era presente un no¬ stro diacono, che a sue spese li ha accompagnati in albergo. Al- trimenti sarebbero finiti in mee- »»i-» o in-k'i etr'o/^ovv stro diacono, che a sue spese li ha accompagnati in albergo. Altrimenti sarebbero finiti in meezo a una strada». Adesso è subentrato il Comune, che si farà carico della famiglia fino a quando non saranno concluse le indagini della magistratura. L'assessore ai Servizi Sociali Stefano Lepri, tuttavia, non vuole diventare una specie di capro espiatorio. Documenti alla mano, spiega che i servizi comunah si stanno occupando di Paola Lettieri e dei suoi figli da oltre dieci anni. «Alla luce di quel che è successo c'è sempre il dubbio di non aver fatto abbastanza - sostiene l'assessore ma posso affermare con sicurezza che il Comune di Torino non ha mai trascurato la famiglia Santamaria». Un rapporto problematico, perché dopo l'affidamento ad altre famiglie dei quattro figli avuti dal precedente matrimo- nio, la donna si era fatta sospet- tosa e temeva che potessero mn«*èa«*lA ttI^ ani-tVio i ì-\onnV»ii-tì avuti dal precedente matrimonio, la donna si era fatta sospettosa e temeva che potessero portarle via anche i bambini avuti dal secondo marito. «Con gli assistenti sociali i contatti non erano troppo frequenti ammette Lepri - ma grazie al consultorio pediatrico della Asl 4 siamo sempre riusciti a seguire adeguatamente i bambini, non solo dal punto di vista medico». L'ultimo incontro risale al 20 dicembre, come spiega la responsabile dei Servizi Sociali della Circoscrizione 6, Vanda Blanc; «I coniugi Santamaria si sono recati nel consultorio di via Borgoticino 7 e lì i bambini sono stati visitati da un medico e da un infermiere speciahzzato. Sapevamo che vivevano in condizioni precarie, ma nulla lasciava presagire che il più piccolo avesse problemi di salute». Ma c'è di più. L'assessore Lepri rivela che a metà ottobre sia il Comune che l'Asl 4 hanno inviato una lettera di segnalazione alla Procura dei minAOT f^rtanArx nracanta r»Vta la a metà ottobre sia il Comune che l'Asl 4 hanno inviato una lettera di segnalazione alla Procura dei minori, facendo presente che la famiglia Santamaria, pur trovandosi m una situazione di difficoltà, si rifiutava di instaurare un rapporto stabile con gli assistenti sociali. Atutt'oggi non è arrivata risposta. Da parte sua 41 procuratore presso il Tribunale dei minori, Piercarlo Pazè, è molto cauto. «Situazioni di degrado come quella di cui stiamo parlando sono purtroppo ricorrenti - sostiene il magistrato minorile -. Ma bisogna fare attenzione a non dare spiegazioni e giudizi affrettati. La morte di Matteo può essere stato un caso di incuria e trascuratezza, ma anche di sprovvedutezza da parte dei genitori. Prima di parlare aspettiamo gli sviluppi dell'indagine». . Il palazzo dove si è consumata la tragedia del piccolo Matteo e II pm Storari che coordina le indagini Il Comune replica «Avevamo segnalato la situazione della famiglia alla Procura dei minori I palazzoni delle case popolari della Falcherà; in uno di questi «alveari» ha trovato la morte il piccolo Matteo, a causa dell'eccessivo calore all'interno dell'alloggio NeSSUnO CÌ ha dspOStO»

Luoghi citati: Comune Di Torino, Italia