La Rai commemora Berlioz al Regio c'è Don Chisciotte

La Rai commemora Berlioz al Regio c'è Don Chisciotte CLASSICA La Rai commemora Berlioz al Regio c'è Don Chisciotte Con «L'enfancedu Christ» l'omaggio al compositore francese nato 200 anni fa Masseneteun«basso» portano in scena Cervantes I LEONARDO OSELLA ~~" | Lasciata alle spalle l'abbuffata natalizia con relativa indigestione di concerti ruotanti attorno a «Stille Nacht» e affini, con le istituzioni musicali torinesi si torna alla programmazione ad ampio raggio. La prima a scendere in campo è la Rai, che prosegue tempestivamente la cronologia della vita di Gesù con «L'enfance du Christ» di Berlioz, risultando così la prima anche nel commemorare il compositore francese, di cui ricorrono nel 2003 i 200 anni dalla nascita. Appuntamento il 9 e 10 gennaio al Lingotto con la Sinfonica Nazionale diretta da Rafael Friihbeck de Burgos, il Coro Ruggero Maghini diretto da Claudio Chiavazza e i cantanti solisti Katarina Karnéus, Keith Lewis, Wolfgang Holzmair, Peter Lika, Hans-Peter Scheidegger. E' una trilogia sacra di rara esecuzione, resa piacevole da un susseguirsi di atmosfere diverse risolte con bravura da Berlioz. In gennaio la Rai proporrà in seguito un trascinante abbinamento tra l'orchestra e il percussionista Peter Sadlo sotto la bacchetta del brasiliano Neschling, e due illustri direttori della scuola russa, Aleksandr Lazarev e Dmitri Kitaenko. Pure il Regio apre il 2003 all'insegna della musica francese. Dal 17 al 28 gennaio, per un totale di 9 recite, va in scena il «Don Chisciotte» di Massenet, una delle poche opere che vede come protagonista un basso. Qui il ruolo principale spetta a Michele Pertusi, affiancato da Roberto de Candia (Sancio) e Anna Caterina Antonacci (Dulcinea), con Bruno Campanella alla direzione. Ecco poi (in sinergia tra Piccolo Regio Laboratorio, Unione Musicale, Teatro Baretti) il 10 e 11 «Bure Baruta» (La polveriera), un puzzle tra musica, prosa e cabaret ambientato nella Jugoslavia della guerra, con la Sandy Lopicic Orchestra. Lo spettacolo va anche, il 14 gennaio, a Ivrea. Restando all'Unione Musicale, dopo «Bure Baruta» si avvicendano in Conservatorio; Paolo Fresu e Dhafer Youssef (etno-jazz); il baritono Bruno De Simone accompagnato da Ulla Casalini; il pianista Michel Dalberto; Quartetto Le Ricordanze; Gii Shaham al violino con il chitarrista Gòren Sòllscher; l'Orchestra da camera di Mantova diretta da Benedetti Michelangeli con Giuliano Carmignola al violino, per la «serie Beethoven». A fine gennaio - inizio febbraio si articola il primo capitolo del programma poliennale Sintonie, giocato tra musica, cinema arte e teatro. La parte musicale è affidata alla Mahler Chamber Orchestra diretta da Daniel Harding e, al Lingotto, ruota su Beethoven, Messiaen, Haydn e Schònberg. L'Orchestra Filarmonica di Torino ospita il pianista Paolo Restani, solista in «Malediction» di Liszt e «Variazioni da "Là ci darem la mano"» di Chopin; con la direzione di Marzio Conti, la scalet¬ ta prevede anche la «Sinfonia n. 4» di Beethoven. Appuntamento in Conservatorio martedì 21, con prova generale domenica 19 mattina. La Stefano Tempia ricrea atmosfere da Capodanno con le gustose trascrizioni di Elena Ballarlo, a beneficio del Nuovo Insieme Strumentale Italiano, di valzer e operette (il 14 in Conservatorio). Stando in tema l'Alfa Teatro, che di operetta vive, a fine mese presenta «Zingaro barone» di Johann Strauss. Inaugurano infine la stagione ufficiale i Concerti del Pomeriggio al Teatro Alfieri, il 15, con il pianista Siavouch Gadjev.

Luoghi citati: Ivrea, Jugoslavia, Mantova, Torino