«Troppi 1 monumenti a Borgaro» di Nadia Bergamini

«Troppi 1 monumenti a Borgaro» IL SINDACO VALLONE: SI TRATTA DI OPERE D'ARTE CHE ABBELLISCONO LA CITTA «Troppi 1 monumenti a Borgaro» Forza Italia contesta le spese destinate a fontane e giochi d'acqua Nadia Bergamini BORGARO Monumenti, fontane, giochi d'acqua. L'amministrazione di Borgaro non riesce proprio a fare a meno di questi abbellimenti sul suo territorio. Dopo la statua della podista, la complicata fontana di via Italia e il monumentale orologio ad acqua sulla piazza del municipio, da un paio di mesi è spuntato, sulla nuova rotonda, nei pressi del cimitero, uno strano, quanto originale manufatto metallico con la scritta «In volo». Una specificazione indispensabile, secondo molti, per far comprendere cosa realmente rappresenti. Si tratta di un uccello in procinto, appunto, di prendere il volo e, come ha spiegato il sindaco Giuseppe Vallone, «rappresenta la vita che si libra alta nel cielo e vicino al cimitero è un monito alla riflessione». Punti di vista, naturalmente, dal momento che molti boigaresi avrebbero preferito, vista la vicinanza con il cimitero, una bella aiuola con tanti fiorì. Ma, si sa, i gusti sono gusti e il giudizio quasi sempre soggettivo. Se il parere estetico può essere diverso a seconda delle persone che guardano l'opera d'arte, sicuramente è oggettiva la valutazione sulla spesa sostenuta dal comune in questa circostanza. Una riflessione di tipo prettamente economico la fa la Casa delle Libertà, contestando vivacemente i costi, 18 mila euro per il manufatto e ben 11 mila euro per il basamento in cemento. «Una cifra a dir poco improponibile - sostiene Marco Fontana ài Forza Italia - per un'opera che non ha certo incontrato i gusti della cittadinanza che, forse, avrebbe optato per qualcosa di decisamente più semplice». Semplice per l'amministrazione borgarese, ormai è chiaro, è sinonimo di anonimo e dell'anonimato non sa che farsene. Le opere precedentemente realizzate e vivacemente contestate in passato, lo dimostrano. «Il vostro tarlo - è la replica di Vallone - è rendere piatto questo comune. Ricordate, però, che molte opere artistiche non comprese all'inizio si sono poi rivelate veri capolavori, quando, magari, chi li aveva creati era ormai morto. Un esempio lampante è Ligabue incompreso in vita e celebrato dai posteri». E prosegue: «Voghamo evitare la creazione di un territorio piatto e tutto uguale. Noi cerchiamo, invece, di inserire elementi che caratterizzino la città». Un obiettivo, non c'è dubbio, finora pienamente centrato. Non c'è stato, infatti, monumento o manufatto, comparso sul territorio borgarese, che non abbia finora portato il paese agli onori delle cronache, per l'originalità proposta, seppure opinabile; le proteste e polemiche che ne sono scaturite. Mentre per altri comuni della zona a volte è perfino difficile reperire le risorse per rattoppare il tetto della scuola da cui filtra acqua, a Boigaro, a dimostrazione di una certa solidità delle casse comunali, non si esita a spèndere per manufatti non necessari, ma come sostiene il sindaco «utili alla qualificazione del territorio». Venti milioni di vecchie lire nel 96 per la statua della podista, parerchie decine per la fontana, cento nel 99 per l'orologio ad acqua ed ora quasi sessanta per il nuovo monumento, basamento compreso.

Persone citate: Giuseppe Vallone, Ligabue, Marco Fontana

Luoghi citati: Borgaro