Trezeguet: «Juve, tornerò grande Ora pagami per quello che valgo» di Fabio Vergnano

Trezeguet: «Juve, tornerò grande Ora pagami per quello che valgo» ARSENAL E BARCELLONA FANNO LA CORTE AL BOMBER FRANCESE CHE CHIEDE IL RINNOVO DEL CONTRATTO Trezeguet: «Juve, tornerò grande Ora pagami per quello che valgo» Fabio Vergnano inviato ad ABUDHABI Metà anno da incorniciare, metà da buttare. Sentimenti contrastanti nell'animo di David Trezeguet che prova a ritrovare il sorriso dopo un 2002 splendido nella prima parte (scudetto e titolo di capocannoniere), orribile nella seconda, segnata dall'infortunio al tendine rotuleo. La sua faticosa risalita prende lo slancio negli Emirati Arabi, in una tournée che serve alla Juventus per incassare e al centravanti per ritrovare la sua identità di goleador temporaneamente in disuso. David è un problema per Lippi che ancora non sa quando potrà averlo al meglio della condizione, ma ormai lo è soprattutto per Moggi. In ballo c'è il contratto da migliorare e da prolungare. L'argomento è delicato. E se in proposito Roberto Bettega ammette che «non c'è rosa senza spine», vuol dire che non sarà facUe trovare l'accordo. Innanzitutto la salute: a che punto è il recupero? «Ho solo bisogno di giocare. La guarigione è completa, l'ha confermato l'ecografia che ho fatto lunedì. Ora devo migliorare l'aspetto atletico e tecnico. Mi manca ancora tanto per essere quello di prima, sei mesi di stop sono un'eternità». Quando potrà giocare anche tre partite alla settimana? «Non lo so. Già una volta ho affrettato i tempi e il ginocchio è gonfiato dopo la partita con il Como. Mi sono spaventato. Del Piero ci ha messo quasi tre anni, non voglio correre altri rischi». La Juve non può fare a meno di lei. Perchè l'attacco non funziona? «L'inizio è stato buono, poi è arrivato un periodo negativo conciso con le difficoltà di Di Vaio che ancora non si è adattato al nostro gioco. Adesso spero di portare il mio contributo». Il suo contratto scade nel 2005. E' vero che il rinnovo è vicino? «Purtroppo no. Per ora non se ne parla. In questo momento penso di più al resto, tuttavia la società sa quello che voglio. Vedremo gli sviluppi». Lei ha un inpaggio di un milione e 350 mila euro all'anno. Non si accontenta? «Ho lo stipendio più basso fra tutti gli attaccanti europei che vanno per la maggiore. Se pensa- no a un ridimensionamento come si dice per tutti, accetto altre proposte. Quando sono arrivato a Juve mi ha detto: dimostra quello che vali poi vediamo. Credo di aver fatto qualcosa, ora la palla passa alla società. Se non mi daranno quel che credo di meritare, andarsene mi pare la soluzione più logica». Lei è alla Juve da tre anni. Non ha mai avuto aumenti di merito? «Guadagno come allora, quando per Ancelotti ero la riserva di Inzaghi». Ci sono spiragli di trattativa? «Finora non abbiamo trovato nessuna soluzione. Io intanto darò il massimo in campo, poi vedremo. Mi pare che per ora siano molto impegnati con i contratti di Del Piero e Davids». Chi l'assiste in questa trattativa? «Nessuno. Con Caliendo non c'è più un rapporto di collaborazio¬ ne, faccio tutto da solo. E non è facile trattare con Moggi. Tuttavia penso che la Juve possa essere più in difficoltà a parlare direttamente con me che non con intermediari». E' vero che passerà sotto l'ala protettiva della Gea? «Non ho alcun rapporto con loro. Abbiamo parlato di una possibile collaborazione, ma sono in contatto anche con altri procuratori». Le offerte non mancano. L'Arsenal farebbe pazzie per lei, ed è di ieri l'interessamento del Barcellona, Van Gaal la vuole già come regalo per la Befana. Resisterà a tante richieste allettanti? «Non dipende da me, ma dalla Juve». Wenger, tecnico dell'Arsenal, si è sbilanciato molto, dice che lei è indispensabile. «Deve chiamare Moggi. Poi in un secondo tempo posso intervenire io. Ma finché non arriva un segnale dalla società non posso né capire, né decidere. Con Wenger parlo sempre molto, so bene quanto mi stimi. E gli amici francesi che giocano a Londra mi hanno decantato l'ambiente dei Gunners». Ha ceduto alla Juve anche i diritti d'immagine? «No, mi gestisco da solo anche per quel che riguarda gli sponsor. Ho solo un accordo con l'Adidas che scade con gli Europei del 2004». «Guadagno come quando ero solo la riserva di Inzaghi Le offerte dall'estero? Per ora non dipende da me» «ln campo darò sempre tutto Ho avuto paura per il ginocchio adesso devo giocare: Del Piero ha recuperato dopo tre anni» David Trezeguet si dice pronto a rialzarsi: alla Juve promette i gol, ma chiede un nuovo, più ricco contratto

Luoghi citati: Barcellona, Emirati Arabi, Londra