Francese, tedesco o anglosassone? di R. I.

Francese, tedesco o anglosassone? I sistemi Francese, tedesco o anglosassone? ROMA Da metà gennaio si apre in Parlamento un «cantiere delle riforme» che ruoterà intomo alla forma di governo, come ai tempi della Commissione Bicamerale presieduta da Massimo D'Alema nel 1997, fallita per mancanza di un accordo. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha dato il via al dibattito in due occasioni, prima il 6 dicembre scorso e poi durante la conferenza stampa di fine anno, il 30. «Il 2003 sarà l'anno delle riforme», ha detto il premier: ora i partiti si preparano a presentare le loro proposte in modo organico, ed alcune (magari a titolo personale o di alcuni gruppi) sono giacenti al Senato o alla Camera. I modelli cui fanno riferimento i politici italiani sono trequattro, e sono già in vigore in altri paesi: il presidenzialismo Usa (con la variante del premierato), il semi-presidenzialismo francese e il cancellierato alla tedesca. SISTEMA AMERICANO. Negli Stati Uniti il presidente viene eletto dal popolo attraverso il sistema dei «grandi elettori» Stato per Stato e il candidato viene scelto con elezioni primarie. Il presidente si identifica così con il potere esecutivo, e i suoi collaboratori non sono chiamati ministri, ma segretari. Non deve rendere conto delle sue scelte al potere legislativo del Congresso (con Camera dei Rappresentanti e Senato). Può essere rieletto una sola volta e dura in carica 4 anni. Presidente e congresso sono tra loro indipendenti: Bush non può sciogliere le camere né essere costretto alle dimissioni, salvo il caso di impeachment. PREMIERATO. Viene eletto capo del governo il candidato della coalizione che ottiene la maggioranza di seggi in Parlamento. Può sciogliere le Camere, funzione che in Italia oggi è invece riservata al Presidente della Repubblica. Ma questo potere non può essere esercitato se è già stata presentata una mozione di sfiducia. Secondo il «modello Westminster» nel Regno Unito, diventa automaticamente capo del governo il leader della coalizione vincente, senza voto esplicito per il premier: ha una maggioranza sicura. SEMIPRESIDENZIALISMO E il sistema nato in Francia nel 1958 su progetto di De Gaulle. Prevede l'elezione diretta del presidente della Repubblica con il doppio turno a ballottaggio. Rimane in carica 5 anni, nomina il premier (capo del govemo) sulla base della maggioranza che ha in Parlamento. Si può verificare la «coabitazione», cioè un premier di area politica diversa dal presidente (successe a Mitterrand e Chirac). Oggi Raffarin è di centrodestra come il capo dell'Eliseo. CANCELLIERATO. E' il sistema adottato in Germania. Il Capo del governo non viene eletto dal popolo, ma scelto dal Presidente della Repubblica che lo propone alla Camera federale (il Bundestag) che vota la fiducia a maggioranza. I 656 deputati sono eletti con uno sbarramento del 5 per cento. Esiste la «sfiducia costruttiva»: il Parlamento non può mandare a casa il capo del governo se non c'è una maggioranza pronta a votare il suo successore. [r. i.]

Persone citate: Bush, Chirac, De Gaulle, Massimo D'alema, Mitterrand, Silvio Berlusconi

Luoghi citati: Francia, Germania, Italia, Regno Unito, Roma, Stati Uniti