«Il 2003 che vogliamo na lavoro e non guerre»

«Il 2003 che vogliamo na lavoro e non guerre» PROSEGUE IL SONDAGGIO SUGLI UMORI E LE PROSPETTIVE DEGLI ASTIGIANI «Il 2003 che vogliamo na lavoro e non guerre» Prosegue l'inchiesta della Stampa sugli umori degli astigiani rispetto all'anno che sta terminando e speranze e timori per quello che sta per iniziare. . Ricky Avataneo, scrittore e cantautore. 1) Per ine è stato un anno positivo. È uscito il mio primo ed «Lemming», patrocinato dagli «Yoyo Mundi» e il mio terzo romanzo «Una discarica, o forse il mare» edito da Eig di Acqui Terme. 2) In Italia il restringersi, sempre di più, del diritto di esercitare la critica. 3) Mi aspetto di portare a termine ciò che nel mio lavoro ho costruito nell'anno passato. Il risultato dipende soprattutto dame. 4) Temo per lo scoppio della guerra Usa-Iraq. Per la gente di quei luoghi, ma anche perché coinvolgerebbe il mondo intero, che di guerre ne ha abbastanza. . Giovanni Bosco, assicuratore canellese, coordinatore delle «Terre del moscato». 1) la costituzione dell'associazione «Comuni del moscato». Sarà uno degli strumenti principali per il rilancio del settore 2) la nostra gente non ha ancora capito bene che appoggiando il mondo del moscato si preserva l'economia principe del Basso Piemonte 3) una «guerra» di bollicine, invece dei venti di guerra che spazzano il mondo, con l'Asti e il Moscato docg come «armi» a favore dell'enologia di qualità 4) la rassegnazione. . Piero Passi, titolare del «Gener Neuv» 1) Molte soddisfazioni nel 2002. La più recente è aver avuto a pranzo nel mio ristorante, nel giorno del suo 101" compleanno, il professor Carlo Currado e sua moghe 2) Le cose brutte successe nel mondo, troppe 3) Che tenga la salute e continuare a lavorare 4) La disoccupazione e la cassa integrazione per molti lavoratori. » Carlo Genia, pensionato, appassionato di musica 1) La riapertura del teatro Alfieri 2) L'ansia per un anno in cui si sono estese le guerre nel mondo 3) Non abitando in centro, vorrei che ripristinassero la rete dei bus urbani com'era nel 1998 4) Vista la situazione del territorio in sfacelo, temo che aumentino i disastri ecologici. • Marco Giovine, pasticciere canellese, titolare della pasticceria Giovine 8- Giovine, membro della «Nazionale» italiana di pasticceria. 1) i successi professionali conquistati insieme a mio padre Renato, mia madre Olivia e mio fratello Simone con cui lavoro tutti i giorni 2) la crisi economica del nostro Paese 3) entrare nel nostro nuovo laboratorio di regione Dota 4) le nubi minacciose della guerra, per chi la deve subire direttamente e per chi, come noi, dovrebbe assistere a quegli orrori con un terribile senso d'impotenza. . Giovanni Gorìa, avvocato e gastronomo. 1) I pranzi di studio e di amicizia con gli amici dell'Accademia italiana della Cucina. Da ogni incontro conviviale esce sempre qualcosa di positivo e ottimismo verso la vita. 2) La sofferenza che ogni giorno si aggiunge a quella del giorno precedente a causa delle guerre. Penso a palestinesi e israeliani. 3) Che la gente, dai grandi personaggi all'uomo della strada, impari a rinunciare a qualche sua pretesa per vivere in pace con il prossimo. 4) La spaventosa, insensata guerra di religione che si sta delineando tra il mondo cristia¬ no e quello musulmano. Rischiamo di cadere nella barbarie del passato. « Cesare «Cecé» Ivaldi, regista compagnia teatrale «Aristide Nosenzo» 1 ) La vittoria del centrosinistra al Comune di Asti. 2) I fatti luttuosi legati alle calamità naturali. 3) Che i paesi poveri vengano aiutati con opere in loco e non inviando denaro che, immancabilmente, viene «convertito» in armi. 4) Temo l'inevitabilità delle guerre quando sono «pilotate» da interessi economici, estranei sempre e comunque ai popoli, ma convenienti ai potenti. . Paolo Micco, presidente Moncalvese di hockey prato 1) La mia squadra mi ha regalato tanti momenti indimenticabili. Penso al settore giovanile, da dove sono arrivati i titoli italiani nella categoria Allievi ma soprattutto quello Juniores, traguardo che inseguivamo da anni 2) Purtroppo a fronte di tanta volontà e amore per questo sport che giocatori e dirigenti hanno, nel 2002 mi sono accorto dell'aspetto economico ristretto per questa specialità, anche da parte delle organizzazioni che dovrebbero aiutare l'attività sportiva 3) Sarebbe facile dire grandi successi, ma siamo uno sport di nicchia. Vorrei che i nostri giovani continuassero a rimanere legati a questa realtà 4) Purtroppo se guardo al futuro dell'hockey vedo abbastanza nero. • Lorella Pallaro, impiegata Cna 1) L'affetto che ho ricevuto da tutte le persone che mi vogliono bene 2) Forse dico una cosa scontata: l'estendersi della guerra nel mondo 3) Con questi chiari di luna: lavoro per tutti e pace 4) Il contrario di ciò che ho detto prima. * Sergio Perazzo, impiegato, assessore Lavori pubblici Nizza I) Un altro anno passato godendo della gioia di veder crescere mio figlio Alexander 2) Le decisioni e soprattutto i comportamenti del Governo 3) Spero in un anno di buona salute, per me e i miei familiari 4) Temo che il Governo continui in questo modo. * Renata Ratei, segretario comunale Nizza 1) Il clima disteso e sereno, una volta tanto, dell'ultimo Consiglio comunale di Nizza, l'antivigilia di Natale 2) Penso con preoccupazione alla situazione intemazionale che si è creata quest'anno; il duello Bush-Saddam 3) La speranza è che non ci sia la guerra 4) Il timore è che accada, col rischio di travolgere tutti. » Palma Stanga, dirigente scolastica a Canelli. 1) le vacanze di quest'estate sulla Costa Azzurra 2) le troppe incertezze nel mondo della scuola 3) la nuova sede in piazza della Repubblica a Canelli della direzione didattica dove lavoro e delle elementari di via Giuliani 4) certamente le guerre. » Nazareno Zanchettin, concessionario di moto 1) Una delle soddisfazioni deriva dal fatto che la Pro loco di Sessant, di cui sono tra i fondatori, abbia vinto il Festival delle Sagre proprio l'anno in cui è nata 2) La cattiva gestione della politica a livello nazionale 3) Un chiarimento tra le parti, affinché smettano i litigi tra i poli e si agisca nell'interesse del paese 4) L'estendersi delle guerre, anche quelle cosiddette «dimenticate», ma che causano milioni di morti. Testi raccolti da Armando Brignolo, Enrica Cerrato, Carlo Francesco Conti, Filippo Larganà, Laura Nosenzo. 14. continua) Lorella Pallaro (a sin.) e Palma Stanga Piero Passi e Cesare «Cecè» Ivaldi

Luoghi citati: Acqui Terme, Canelli, Comune Di Asti, Italia, Nizza, Piemonte