Sorprese d'inizio anno con i «tesori» di famiglia

Sorprese d'inizio anno con i «tesori» di famiglia SAPER SPENDERE Sorprese d'inizio anno con i «tesori» di famiglia Simonetta SORPRESE d'inizio anno per alcuni lettori e speriamo che sia di buon augurio anche per altri. Tra le tante lettere che riceviamo con le indispensabili fotografie di oggetti (l'indirizzo è Saper spendere. La Stampa, via Marenco 32, 10126 Torino, tei. 011 -6568226, soltanto lunedì e venerdì, ore 10,30-14,30), molte riguardano statuine in ceramica con firme ormai storiche. Tra queste quella di Alida Gianetto che scrive; «Le invio le foto di una statuetta in ceramica firmata Lanci: raffigura una fanciulla con un mazzo di fiori in mano, indosso ha un abito (o un costume?) rosso arancio e marrone con uno scialle sul capo che le copre interamente i capelli tranne una frangetta. Mi piacerebbe conoscerne il valore». L'architetto Massimo Meli spiega: «Questa statuina in ceramica è stata prodotta dalla famosa manifattura Lenci di Torino negli Anni Trenta e rappresenta una bambina che indossa il costume regionale sardo. Per il resto è come la lettrice l'ha descritta. Il suo valore si aggira intorno ai 1300 euro». •Una lettrice della quale non siamo riusciti a capire la firma ha inviato le foto di due oggetti ai quali tiene molto: una statuina che raffigura una dama seduta e un cavaliere che suona il mandolino, firmata Lenci, Torino, L.B., «regalo di nozze nel 1953» e un vaso giapponese. Secondo l'esperto «la statuina con damina e cavaliere che suona il mandolino è stata prodotta dalla Lenci intomo agli Anni Cinquanta e si tratta di imo degli ultimi modelli della famosa casa torinese. Il suo valore si aggira intomo agli 800 euro». Diversa la stima per il vaso in porcellana che è effettivamente stato eseguito in Giappone verso la fine del XIX secolo e prende il nome di Satzuma dalla località di provenienza. «Ma purtroppo - spiega l'architetto Meli - si tratta di una produzione in serie e il suo valore non supera i 400 euro». * Luciano di Ciriè possiede quello che definisce un arazzo a piccolo punto, datato 1767, una ceramica Lenci del '29 con sigla Porta e numero 40 e un dipinto che raffigura il ritratto di un giovane da lui fatto restaurare; desidera «formazioni e eventuali stime». La risposta del professor Ferdinando Viglieno Cossalino forse in parte delude il nostro lettore: «Non è un arazzo spiega l'esperto, ma un manufatto ricamato a piccolo punto su un canovaccio e raffigura Mosè salvato dalle acque. E' eseguito con molta abilità e raffinatezza e soprattutto è molto curato nelle teste delle figure, ove il punto è molto più piccolo. Anche la cornice è molto elaborata. E' stato realizzato negli ultimi anni dell'Ottocento e copiato da un arazzo del Settecento (ecco il perché della data). Ma purtroppo non vi è molto mercato per questo genere e il suo valore può raggiungere al massimo 1500 euro». Ma ecco la bella sorpresa con la statuina: «La bellissima ceramica prodotta dalla Lenci è di Beppe Porcheddu (Torino 1898-Roma 1947) e raffigura «Gli sposi», lei con cappellino e mazzo di fiori in mano lo sguardo in alto verso di lui, lui con cappello in mano e occhi chini verso di lei, entrambi in piedi sotto una specie di portale. Se in perfette condizioni di conservazione, come pare dalla foto, vale circa 3 mila euro». In quanto al dipinto del lettore: «La tela che raniogura il ritratto di un giovane è propabile sia uno studio o una copia di un allievo dell'Accademia dell'inizio del Novecento. Valore circa 800 euro». * Francoda Aosta invia la foto di un dipinto «Madonna con Bambino e Angelo» per conoscerne periodo e scuola. Dice il professor Vigheno Cossalino; «Mi sembra di scuola italiano-francese. Ho il sospetto che il dipinto sia stato manomesso in passato, perciò dovrei verificare dal vivo per un parere più preciso. Comunque, risale al XVIII secolo ed è un po' rusticotto, mentre la cornice dorata e intagliata è molto bella e pare proprio originale. Posso dire che il quadro con la sua cornice potrebbe valere intomo ai duemila euro». simonetta.conti@lastampa.it

Persone citate: Alida Gianetto, Beppe Porcheddu, Ferdinando Viglieno Cossalino, Lenci, Massimo Meli

Luoghi citati: Aosta, Ciriè, Giappone, Roma, Torino