Concorrenza totale nel mercato del gas

Concorrenza totale nel mercato del gas COL NUOVO ANNO TUTTI I CLIENTI LIBERI DI SCEGLIERE Concorrenza totale nel mercato del gas ROMA ; Da ieri tutti le sedici milioni di famiglie italiane sono libere di scegliere il proprio fornitore di gas in base a prezzi e servizi offerti. È scattata infatti la completa liberalizzazione del mercato del gas che permette la concorrenza tra le aziende distributrici e la possibilità per il consumatore di cambiare operatore, come già avviene per i servizi di telefonia. I consumi residenziale coprono un terzo del mercato totale e valgono circa 15 miliardi di euro l'anno. Non stupisce quindi il gran numero di aziende - oltre 600 - che hanno richiesto al ministero delle attività produttive l'autorizzazione a vendere direttamente alle famiglie. A fine dicembre erano ancora appena 130 le società di distribuzione che avevano ottenuto il via libera definitivo mentre 255 possono operare fino a giugno, in attesa di presentare tutta la documentazione necessaria, principalmente la separazione societaria e contabile tra attività di distribuzione e vendita. Il mercato «ricco» risulta però principalmente quello dei grandi e medi Consumatori, con consumi annui superiori ai 200 mila metri cubi, già liberalizzato da un anno, secondo una tempistica indicata dal decreto Letta che recepisce la direttiva comunitaria per la creazione di un unico mercato europeo dell' energia. In prima fila a contendersi la clientela residenziale e industriale sono tutti i principali gruppi energetici nazionali e intemazionali: accanto a Italgas (gruppo Eni) che già serve 5,6 milioni di clienti domestici, troviamo infatti Enel con la neonata Enelgas, Energia (gruppo Gir), Edison oltre alle municipalizzate Aem Milano, Acea di Roma, Amga di Genova e i consorzi di imprese distributrici raggruppati intomo a Blugas, Plurigas e Hera e Vesta. Non mancano comunque i colossi stranieri, a cominciare da Gaz de France, Electrabel, British Petroleum, World Energy, Egl e Electra. Per guidare la transizione verso la completa liberalizzazione,. l'Authority dell'energia Ha Stabilito regole precise per gli operatori e, nei giorni scorsi, ha anche indicato un prezzo massimo per il gas fornito, in modo da evitare abusi da parte delle aziende distributrici verso la clientela ancora «inesperta». Adesso, quindi, ogni cliente - ad eccezione dei siciliani per i quali la completa liberalizzazione scatterà solo nel 2010 - potrà valutare levarle offerte e scegliere quella più conveniente, avendo la possibilità di cambiare fornitore ogni qual volta gli vengano presentate condizioni migliori. Basterà infatti inviare una disdetta del contratto di fornitura trenta giorni prima della scadenza. Perla clientela industriale e commerciale, con maggiori consumi, il ter- mine per disdire il contratto sono tre mesi. L'allacciamento vale per tutte le aziende di distribuzione che pagano un pedaggio alla società proprietaria delle condutture. In caso di contestazione o di difficoltà a cambiare fornitore, la clientela può rivolgersi all'Authority, così come alle associazioni dei consumatori, per avere tutti i chiarimenti necessari, [r. e. s.J

Persone citate: Electra, Hera, Vesta

Luoghi citati: Genova, Italgas, Milano, Roma