Morte istantanea per la vittima di Susa

Morte istantanea per la vittima di Susa L'OMICIDA SOSTIENE LA SUA TESI: HO SENTITO DEI RUMORI E PENSAVO FOSSE UN LADRO Morte istantanea per la vittima di Susa L'autopsia: i pallini hanno reciso le vene che portano all'aorta SUSA La rosa di pallettoni sparata dalla doppietta Bemardelli calibro 12 da Franco Marchetti contro il suo padrone di casa Elio Matarazzo che era entrato in casa forzando una porta è stata fatale. L'autopsia effettuata sulla salma della vittima dai due medici legali dell'Asl 1 avrebbe infatti rilevato che i pallini hanno reciso, nella parte superiore del cuore, la maggior parte delle vene che portano all'aorta. Una ferita lacerante che in poco tempo avrebbe portato ad una emorragia interna mortale. Cadrebbe quindi l'ipotesi di una eventuale accusa di omissione di soccorso. Intanto, l'ex commerciante di mobili, arrestato per omicidio volontario dai carabinieri del nucleo operativo coordinati dal tenente Andrea Fabi, continua a sostenere la sua tesi sul dramma accaduto nella notte di lunedì scorso nella villetta di via Colle delle Finestre, 11, a Susa: «Ho sentito dei rumori di .auto, poi altri rumori in casa, poi ancora qualcuno che stava cercando di entrare nel mio alloggio sfondando la porta interna, ho sparato pensando che fosse un ladro». A Susa però i continui litigi fra Franco Marchetti e Elio Matarazzo erano conosciuti da molti. Da tempo anche i carabinieri della Compagnia di Susa erano a conoscenza delle liti fra padrone di casa ed inquilino del piano terra ed esisteva anche un apposito fascicolo che li riguardava. I motivi erano futili (auto mal parcheggiate, corrente elettrica che spesso saltava) ma la causa principale era la proprietà della casa che l'ex moglie del Marchetti aveva venduto alla vittima Elio Matarazzo. Franco Marchetti però riteneva illegale questa vendita e non intendeva lasciare l'alloggio. Alla fine del novembre scorso aveva anche scrit to ad Elio Matarazzo affermando che non era legale l'atto notarile di vendita e che aveva in corso una causa a riguardo con l'ex moglie. Franco Marchetti aveva anche fatto mettere a verbale dai carabinieri di Susa che Elio Matarazzo lo accusava spesso ingiustamente di fargli mancare la corrente elettrica e che inoltre una sera avrebbe inveito contro di lui e poi anche minacciato di morte. Ora l'ex moglie Liliana Bellando sembra avesse avviato le pratiche per acquistare nuovamente questo alloggio conteso ma ieri ha voluto mettere a verbale dai carabinieri che «non era a conoscenza delle liti fra l'ex marito e la vittima». Ora i militari stanno cercando di capire cosa possa aver scatenato in quella notte l'ira dell'operaio dell'Aem che, poco dopo il suo rientro a casa con un'amica, ha sfondato la porta dell'alloggio del Marche"? ed è stato ucciso da una fucilata alla schiena. «QuellJ~ notte siamo arrivati a casa di Elio che erano circa le ore 1.30. L'auto del Marchetti, un'Alfa 75 bianca, mi ricordo che era parcheggiata nel cortile. Siamo entrati in casa ma poco dopo siano nuovamente usciti. Elio, però, quando l'ho lasciato davanti al cancello era molto tranquillo» avrebbe raccontato ai carabinieri M.S., 27 anni di Sant'Ambrogio, l'amica della vittima. Pochi minuti dopo si è consumata la tragedia. [f. mor.)

Luoghi citati: Marche, Susa