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Mezza Europa fa la corte a Re Wenger IL TECNICO DELL'ARSENAL Mezza Europa fa la corte a Re Wenger LONDRA Se è vero che, grazie alla legge-Bosman, il calcio europeo sta diventando più omogeneo, Arsene Wenger è uno dei profeti di questo mutamento. Il suo Arsenal, dominatore del calcio inglese, è infatti un cocktail di identità calcistiche, come ammette lo stesso Wenger: «Per essere un bravo allenatore bisogna studiare cosa funziona negli altri paesi. Noi cerchiamo di avere lo spirito di squadra e la grinta britannica, l'organizzazione di gioco francese, la fantasia latina, la sagacia tattica italiana, l'approccio scientifico tedesco. Anche se alla fine sono i giocatori a fare la differenza». Il 53enne tecnico francese, in questo momento, è il più ricercato d'Europa. Dopo una mediocre carriera da calciatore, Wenger si è messo in mostra al Monaco nei primi Anni 90. E' seguita una breve esperienza giapponese prima di arrivare all'Arsenal nel 1996-97. Con i Gunners ha centrato per due volte l'accoppiata Premiership-FA Cup, ma più dei successi sul campo è ammirato per il modo in cui ha cambiato la mentalità dell'Arsenal. Wenger cura ogni minimo dettaglio: «E' ossessionato d^lle cose più piccole, come la temperatura degli ambienti - spiega Tony Adams, ex capitano dei Gunners -. Per non parlare dell'alimentazione. Ci ha convinti tutti a mangiare broccoli e verdure». Wenger ha avuto anche il grande merito di valorizzare elementi come Henry, Vieira, Ljungberg e Pires, giocatori di talento che hanno raggiunto la consacrazione definitiva a Highbury. Il suo Arsenal rispecchia il carattere del tecnico (nato in Alsazia, ma di origine tedesca, parla correttamente sei lingue): eclettico, intelligente, pragmatico. Difesa solida a quattro, diga invalicabile franco-brasiliana (con Vieira e Gilberto Silva) e quattro giocatori prettamente offensivi: i due estenù di centrocampo, Ljungberg e Pires, il grande Henry e Bergkamp per donare ulteriore fantasia. [g. m.] Arsene Wenger Arsene Wenger