A Parigi ospite di Pompidou il ministro degli Esteri cinese di Loris Mannucci

A Parigi ospite di Pompidou il ministro degli Esteri cinese Dopo l'incontro con Heath a Londra A Parigi ospite di Pompidou il ministro degli Esteri cinese Serie di colloqui con il Capo dello Stato, il premier e i ministri degli Esteri e delle Finanze - Si prepara la visita del Presidente a Pechino (Dal nostro corrispondente) Parigi, 10 giugno. Proveniente da Londra dove si è incontrato col premier Edward Heath e altri dirigenti britannici, il ministro cinese degli Affari Esteri, Ci Pengfei, accompagnato dalla moglie, è arrivato nel tardo pomeriggio a Parigi per una visita ufficiale che durerà sino a mercoledì. E' la prima volta, da quando sono state riprese le relazioni diplomatiche tra la Francia e la Cina Popolare, che un ministro degli Esteri di Pechino viene a Parigi, dove sarà ricevuto dal presidente della Repubblica, George Pompidou, a conclusione di una serie di colloqui con il primo ministro e con quelli degli Esteri e delle Finanze. A Parigi si ritiene che la Cina Popolare desideri avere le migliori relazioni possibili con i paesi dell'Europa Occidentale, I principali problemi internazionali e le relazioni bilaterali verranno esaminati nei colloqui franco-cinesi dei prossimi giorni, e ciò permetterà di preparare il viaggio che il presidente Pompidou ha deciso di fare nella Cina Popolare, Nessuna divergenza particolare esiste fra Parigi e Pechino, si sottolinea qui. La Francia cercherà di intensificare gli scambi culturali e commerciali con la Cina, di cui è il quarto fornitore (dopo il Giappone, Canada e Germania Federale), col 5 per cento soltanto delle sue importazioni. Le vendite francesi hanno registrato un calo del 50 per cento circa La Francia proporrà armi alla Cina e tente'rà soprattutto di far trasformare in ordinazione definitiva la decisione di massima adottata a suo tempo da Pechino per l'acquisto di tre aerei supersonici « Concorde »: due al costruttore francese e uno al costruttore britannico. Loris Mannucci

Persone citate: Edward Heath, George Pompidou, Pompidou