Cruiser esplode e scaglia cinque persone in acqua

Cruiser esplode e scaglia cinque persone in acqua L'incidente ad Angera sul Lago Maggiore Cruiser esplode e scaglia cinque persone in acqua Tutti sono rimasti feriti: tre gravi - Lo scoppio per mancata ventilazione del vano motore - E' stata aperta un'inchiesta (Dal nostro corrispondente) Stresa, 10 giugno, (a. c.) Cinque persone sono rimaste ferite, questo pomeriggio, nell'esplosione e nell'incendio che ha distrutto un motoscafo entrobordo, lungo otto metri, costruito nei cantieri San Marco, di proprietà del commerciante Rodolfo Bossi, 51 anni, residente a Garenzano, in provincia di Milano. Il natante, denominato « Rosa dei Venti », giunto in mattinata nello specchio d'acqua antistante il porticciolo di Ranco, era stato ormeggiato al sole. Tutte le persone che erano a bordo erano scese a terra per la colazione. Nel pomeriggio erano risaliti tutti, e il pilota, Alessandro Limonta, 36 anni, abitante a Saronno, riaccendeva il motore per ripartire. Si verificava l'esplosione che scaraventava tutti in acqua. Data la vicinanza della riva e la presenza sul posto di motoscafi privati e di due pilotine dei carabinieri di Stresa che erano in servizio di assistenza ai partecipanti a una regata velica in pieno svolgimento, i soccorsi erano rapidissimi e tutti i naufraghi, che apparivano ustionati, soprattutto agli arti, e in stato di choc, erano portati a terra e quindi ricoverati all'ospedale di Angera. Alessandro Limonta, che ha riportato anche ferite alla gamba sinistra e choc traumatico, è stato giudicato guaribile in 20 giorni salvo complicazioni, Rosa Belli, in Bossi, moglie del proprietario, 51 anni, la figlia Roberta, di 10 anni, Leonardo Cribiù, 30 anni, da Saronno e Augusto Grassi, 49 anni, pure di Saronno, dovrebbero cavarsela in una diecina di giorni. Il Grassi e la bambina sono stati dimessi stasera. Secondo Rodolfo Bossi, che in quel momento non era sull'imbarcazione, l'esplosione sarebbe stata provocata dallo scoppio dei gas di carburante che avevano saturato la sentina e che sono stati innescati da una scintilla scaturita al momento dell'accensione del motore. La carcassa del grosso entrobordo è stata trainata nel porticciolo di Ranco da una pilotina dei carabinieri. E' stata aperta un'inchiesta. Morra e la diciassettenne Amalia Petrolia, con ustioni alle braccia, al petto e al volto. Meno preoccupante è lo stato del proprietario del motoscafo, Giovanni Caiazzo di 53 anni, che se la caverà con una degenza di una ventina di giorni. Sul mezzo nautico si era¬ no imbarcati per raggiungere Ischia, l'avv. Giovanni Caiazzo con i figli e i loro amici Amalia Petrolia e Luigi Morra. Sembra che prima di avviare il motore, il professionista napoletano non abbia aperto o fatto ventilare il vano motore ed i residui incombusti di carburante.

Persone citate: Alessandro Limonta, Amalia Petrolia, Giovanni Caiazzo, Leonardo Cribiù, Luigi Morra, Rodolfo Bossi, Rosa Belli

Luoghi citati: Angera, Ischia, Milano, Ranco, Saronno, Stresa