Cede la strada, il pullman esce Feriti 50 pensionati di Cuneo

Cede la strada, il pullman esce Feriti 50 pensionati di Cuneo L'incidente sulla statale fra Borgomanero e Romagnano Cede la strada, il pullman esce Feriti 50 pensionati di Cuneo Tornavano da un'escursione al Lago Maggiore - Uno dei gitanti è moribondo, gli altri guariranno rapidamente - L'abilità dell'autista ha evitato che le conseguenze fossero più gravi (Dal nostro corrispondente) Romagnano Sesia, 3 giugno. (I. d. b.) Una cinquantina di pensionati cuneesi sono rimasti feriti, uno è moribondo, in un grave incidente stradale avvenuto la notte scorsa alla periferia di Romagnano. Il gruppo tornava con un pullman da un'escursione sul Lago Maggiore quando per l'improvviso cedimento del ciglio della strada il pesante automezzo ha sbandato sulla destra. Dopo aver percorso qualche metro in bilico ed aver abbattuto cinque paracarri la corriera è precipitata in una scarpata profonda una decina di metri. Si deve all'abilità dell'auti- | sta se il bilancio dei feriti | non è stato più grave. Il conI ducente, Emilio Gunetto, 39 I anni, residente a Possano, è riuscito ad evitare alcuni grossi alberi è il pullman si è poi ribaltato in un pendio erboso. Racconta Alfredo Serra: «Ci siamo accorti che stavamo uscendo di strada. Alcuni passeggeri si sono lasciati prendere dal panico e hanno cominciato a gridare. Infine lo schianto e la capriola fra l'erba e il fango. Per qualche minuto c'è stato un silenzio quasi tombale, nessuno si muoveva, poi i feriti hanno cominciato a lamentarsi e ad invocare soccorso. Ho sfondato con un calcio il fi- nestrino e sono uscito. Pioveva a dirotto». Sul posto sono immediatamente arrivati i carabinieri di Romagnano Sesia, i vigili del fuoco e alcune autombulanze. Le operazioni di soccorso si sono rivelate particolarmente laboriose, a tratti drammatiche: il brigadiere Antonio Murgia, comandante la pattuglia dei militi, è rimasto ferito alla gamba e alla spalla sinistra per aver battuto contro la fiancata del pullman mentre aiutava un passeggero ad uscire da un finestrino. Dei cinquanta feriti molti, dopo essere stati medicati dal medico condotto del paese, Gaudenzio Sganzetta, hanno preferito continuare il viaggio fino a Cuneo su altri mezzi. Gli altri, invece, sono stati ricoverati negli ospedali di Gattinara e Borgomanero. Maria Teresa Dalmasso, 52 anni, di Boves, corso Bisalta 110, è la più grave. Ha riportato una pericolosa frattura alla base cranica, la prognosi è riservata e i medici disperano di poterla salvare. Agnese Politane Prassede Bolla, Giacinto Parola, Maurizio Rinaldi, Paola Romero, Felicina Caroglio, Alfredo Serra, tutti di Cuneo, Pinuccia Giubergia, Vincenza Isaia, Maria Agnese Ansaldi e Maddalena Cavallo, di Boves, hanno riportato fratture alle costole e trauma cranico. Guariranno in una ventina di giorni salvo complicazioni. Il viaggio era stato organizzato dalla sezione femminile della Società operaia di Cuneo, un sodalizio che conta oltre cento anni di vita. La maggioranza dei partecipanti alla gita erano donne, residenti nel capoluogo e a Boves.