La Stampa - Consultazione Archivio

Con il fluoro nell'acqua quasi debellata la carie Convegno medico internazionale a Trieste Con il fluoro nell'acqua quasi debellata la carie Lo affermano gli specialisti di tutto il mondo - Esperimenti compiuti in Svizzera e in Germania con la fluorizzazione dell'acqua potabile Trieste, 3 giugno. La fluorizzazione dell'acqua potabile per combattere la carie dentaria è una misura considerata ottimale. Lo hanno confermato gli stomatologi italiani e stranieri che hanno concluso oggi a Trieste i lavori del quattordicesimo congresso nazionale della società italiana di odontostomatologia e chirurgia maxillofacciale. Anche la stessa organizzazione mondiale della sanità e tutti quegli studiosi che nel settore hanno condotto studi e ricerche sono concordi nel ripetere che dall'acqua che beviamo può venire la prima difesa contro la carie. La fluorizzazione degli acquedotti viene giudicata come il tipo di fluoroprofilassi più valido per un sistema di prevenzione sociale. Per quanto riguarda gli aspetti ecologici riguardanti la immissione di fluoruri nelle acque potabili, i vari studiosi intervenuti nel dibattito sono giunti alla conclusione che non si può parlare di inquinamento, perché si verrebbero a ripetere con la fluorizzazione le condizioni già esistenti in natura. Sull'argomento hanno parlato delle loro esperienze i professori svizzeri Gutherz; Maeglin e Staeheli, di Basilea, e il tedesco prof. Kuenzel di Lipsia. I tre studiosi svizzeri in particolare, hanno rivelato che già dal maggio scorso è cominciata a Basilea la fluorizzazione degli acquedotti ed hanno poi illustrato gli impianti necessari all'introduzione del fluoro nell'acqua. Il prof. Kuenzel, da parte sua, ha illustrato i risultati ottenuti a Karl Marxstadt una città di 300 mila abitanti, con un solo acquedotto e un unico impianto, dove la fluorizzazione delle acque potabili è cominciata nel 1959. I risultati hanno dimostrato lo scorso anno una diminuzione della carie, rispetto al 1959, dell'ottanta per cento per i bambini da otto a dieci anni e del sessanta per cento per ragazzi da dieci a dodici anni. A giudizio del prof. Kuenzel la fluorizzazione delle acque dovrebbe venire estesa in tutta la Germania. Con la riduzione della carie — è stato rilevato — i medici dentisti potranno maggiormente dedicarsi ai problemi ortodontici. Su questo argomento ha parlato il professor Hoffer, direttore della Clinica odontoiatrica e stomatologica dell'Università di Milano, il quale ha sottolineato l'importanza sostitutiva del saccarosio nell'alimentazione, con una riduzione della carie sperimentale del sessantotto per cento. I lavori del congresso sono stati dedicati anche alla problematica degli impianti metallici a contenzione di protesi parziali e totali. In particolare, lo svizzero professor Sandhaus ha illustrato il metodo da lui ideato di protesi chirurgica, mediante l'impianto a viti di cristallo, che ha integrato con la proiezione di un filmato. Altri studiosi hanno illustrato il sistema di impianto a lame metalliche, ideato dall'americano Linkow. Rivoluzionario, anche se praticamente limitato alla mandibola, è stato ritenuto dagli stessi medici il metodo perfezionato dal triestino pro¬ fpnes«faqpizftteslssmiTh fessor Arnaldo Tauri, implantologo di notorietà internazionale, della «falsa radice esterna per gancio sotto-cresta», i cosiddetti impianti a «T», suscettibile, superata la fase sperimentale, di notevoli applicazioni. «Tali impianti — secondo quanto ha riferito lo stesso professor Tauri — trovano immediato sostegno e ritenzione nel tessuto osseo preformato e non solo nella parte spugnosa, ma anche e contemporaneamente, nelle dure e compatte corticali dell'osso stesso ». Interesse ha destato anche l'intervento del professor Giuseppe Sossi, primario odontostomatologo e di chirurgia maxillo-facciale nell'ospedale infantile «Burlo Garofolo» di Trieste. Tra l'altro l'oratore ha parlato degli ottimi risultati ottenuti dalla sua équipe in un caso di cheilopalatoschisi (labbro leporino e gola lupina) dove, oltre all'intervento di chirurgia maxillofacciale, è stata eseguita anche la bonifica del cavo orale con successivo trattamento ortodontico e protesico. (Ansa)