Ospedali a ritmo ridotto

Ospedali a ritmo ridotto DA DOMANI SCIOPERO DEI MEDICI Ospedali a ritmo ridotto L'agitazione riguarda direttori sanitari, primari, aiuti, assistenti - Durerà due giorLe altre vertenze: tessili, Castor, Michelin e dipendenti dei grandi magazzini ni Quarantotto ore di sciopero in tutti gli ospedali. All'agitazione nazionale — che comincerà domani mattina — hanno aderito i sindacati provinciali degli aiuti e assistenti ((Anaao), dei primari (Anpo), dei direttori sanitari (Anmdo) e dei medici ospedalieri (Cimo). Saranno sospesi tutti i ricoveri ordinari e le dimissioni dei degenti guariti. Chiusi gli ambulatori, le sale operatorie, i laboratori. I medici garantiranno solo i turni di pronto soccorso e gli interventi urgenti. L'assistenza nelle corsie sarà ridotta, come nelle giornate festive. Se i sanitati sì atterranno alle direttive delle associazioni sindacali, la situazione sarà difficile. Il disagio si preannuncia particolarmente grave alle Molinette, dove da una settimana sono in agitazione anche i medici delle cliniche universitarie (protestano perché non è ancora stata firmata la convenzione tra l'amministrazione del S. Giovanni e l'Università). Già da parecchi giorni l'attività del più importante ospedale cittadino è praticamente ridotta al cinquanta per cento. I medici ospedalieri chiedono: il rinnovo del contratto dì lavoro (scaduto il 31 dicembre del '72); l'l'immìssione in ruolo degli incaricati (circa il quaranta per cento del totale, a Torino, non può essere inserito nei quadri a causa del blocco dei concorsi); provvedimenti governativi per «far fronte alle disastrose condizioni finanziarie in cui versano gli ospedali». A questo proposito domani è prevista anche una dimostrazione di protesta (nazionale) degli amministratori ospedalieri. La Fioro (federazione degli istituti di cura pubblici) chiede «urgenti misure per evitare la paralisi totale ». Gli ospedali stanno naufragando in un mare di crediti. Le «occupazioni recenti del S. Croce di Moncalieri e dell'ospedale civile di Ciriè da parte dei dipendenti senza stipendio, sono un chiaro sintomo della situazione disastrosa del settore assistenziale. UNIVERSITÀ' — Sciopero domani all'Università. L'agitazione è stata proclamata dal Comitato nazionale universitario «per denunciare la responsabilità del governo e della classe politica nelle gravi disfunzioni degli atenei ». In particolare si chiede «una riforma organica che realizzi una nuova collocazione dell'Università nella società italiana». CASTOR — Oggi una delegazione dei lavoratori della Castor, della Fergat e della Osi si incontra con l'assessore al Lavoro della Regione, Visone. Tra una settimana dovrebbe cominciare il programma di ristrutturazione. La fusione tra Castor e Fergat (che darebbe vita a una nuova società, la Nicra) verrebbe attuata, secondo i sindacati, senza quelle garanzie che la Zanussì aveva sottoscritto a marzo in sede ministeriale. BOSCO e COCHIS — I 400 dipendenti da alcuni giorni scioperano per il licenziamento di due delegati sindacali. Oggi alle 14 nello stabilimento si terrà un'assemblea aperta. Sono invitati consiglieri regionali, provinciali e comunali. LEGNO — Domani sciopero di 24 ore per il contratto. Gli obiettivi fondamentali della piattaforma sono: contratto unico per operai, impiegati e intermedi; aumento salariale di 20 mila lire, inquadramento in sei livelli retributivi. TESSILI — I consigli di fabbrica, che rappresentano i 32 mila tessili della provincia, si riuniranno domani alla Camera del lavoro per esaminare la situazione della vertenza contrattuale. Mercoledì riprendono le trattative a Milano. CARTAI — Sedici ore di scioperi «articolati» sono state proclamate entro il 12 giugno. La categoria (2300 lavoratori nella provincia di Torino) attende un nuovo contratto. Oggi sindacati e imprenditori si incontrano per la ripresa della trattativa. MICHELIN — Da oltre otto mesi è aperta una vertenza «per costringere la direzione a trattare sui problemi dell'occupazione, dell'organizzazione del lavoro e sulla ristrutturazione del complesso». Le ore di sciopero sono già un centinaio. Oggi le fermate proseguono nei vari i stabilimenti di Torino, Alessandria e Cuneo. COMMERCIO — Il personale dei grandi magazzini, supermarket, negozi all'ingrosso, centri meccanografici e delle altre ditte del settore è in agitazione per il contratto. Venerdì è previsto uno sciopero di 24 ore. RAI — I lavoratori della Rai si riuniscono stamane al¬ le 9,30, nell'auditorium di via Rossini, con le rappresentanze sindacali dei poligrafici, dell'Associazione giornalisti, della Eri, della Sipra e delle segreterie Cgil, Cisl e UH. Saranno esaminati i problemi della libertà dell'informazione e della concentrazione delle «testate». Domani non usciranno ì quotidiani e saranno sospesi tutti i notiziari radiotelevisivi.

Persone citate: Castor, Cimo, Michelin

Luoghi citati: Alessandria, Ciriè, Cuneo, Milano, Moncalieri, Torino