Un giovane muore bruciato nell'utilitaria che s'incendia dopo uno scontro frontale

Un giovane muore bruciato nell'utilitaria che s'incendia dopo uno scontro frontale Sabato a mezzanotte sulla strada tra Bollengo e Ivrea Un giovane muore bruciato nell'utilitaria che s'incendia dopo uno scontro frontale Rincasava alla guida della sua 500 - L'incidente con una 128 in un tratto rettilineo: forse uno dei guidatori è rimasto abbagliato - Tre persone ferite Un morto e tre feriti gravi in un drammatico incidente avvenuto l'altra notte sulla statale tra Ivrea e Bollengo. Una 128 e una 500 si sono scontrate frontalmente in un tratto quasi rettilineo presso il ristorante «La Fontana», l'utilitaria ha preso fuoco. La guidava Giampaolo Biamine, 25 anni, primo di tre fratelli, figlio di un carrozziere di Bollengo e operaio alla Olivetti. Il giovane è rimasto imprigionato tra le lamiere, quando i vigili del fuoco sono riusciti a spegnere le fiamme e ad estrarlo dai rottami, presentava vaste ustioni e molte ferite. E' morto durante il trasporto all'ospedale. L'incidente è avvenuto verso mezzanotte. Il Biamino era diretto verso casa; nell'altro senso di marcia arrivava la 128 condotta da Mario Notargiacomo, 34 anni, Ivrea, via Garda; con lui c'erano la moglie Miriam Piccinini, 30 anni e il figlio Massimo di 2. Lo scontro sarebbe stato provocato dall'abbagliamento di uno dei due piloti. La 500, dopo essersi ribaltata più volte si è fermata con la parte anteriore piantata sull'asfalto e il motore in alto. Improvvisamente ha preso fuoco. Nell'altra auto i tre passeggeri erano incastrati tra le lamiere. Alcuni automobilisti hanno prestato i primi soccorsi, mentre sul posto accorrevano carabinieri e pompieri. Purtroppo per il Biamino non c'era più nulla da fare. Gli altri tre sono stati ricoverati in ospedale. Tutti hanno riportato fratture abbastanza gravi — Alla periferia di Bra, in via Trento e Trieste, all'altezza della caserma degli alpini, una donna, che era in compagnia dei due figli, è stata travolta alle spalle da una utilitaria: si trova ora ricoverata alle Molinette in gravi condizioni. Si chiama Antonietta Roggero in Mollo, ha 50 anni ed abita a Bra in via Europa 3. La Roggero, con i figli Marilena, 28 anni, e Mauro, 5 anni, era diretta verso casa camminando sul lato destro della strada. Sul gruppo, all'uscita di una curva, è piombata una 500 guidata da Mario Matera, 20 anni, abitante a Bra in via Silvio Pellico 33. La donna è stata scagliata a parecchi metri di distanza ed ha riportato gravi lesioni al capo e frattura alle gambe e alla spalla. Illesi i figli. s

Luoghi citati: Bollengo, Bra, Ivrea, Trieste