Due studenti e una ragazza uccisi in uno scontro di notte a Mondovì

Due studenti e una ragazza uccisi in uno scontro di notte a Mondovì Una tragica catena di incidenti automobilistici Due studenti e una ragazza uccisi in uno scontro di notte a Mondovì La loro vettura è finita contro un camion - Tornavano da una sala da ballo - Avevano 18, 20 e 21 anni - Abitavano a Serra di Pamparato - Un'utilitaria con due coniugi di Montaldo non rispetta lo "stop" e finisce contro un'automobile: il marito è morto, la moglie è gravissima (Nostro servizio particolareJ Mondovì, 20 maggio. (n. m.) Due gravi incidenti stradali sono avvenuti, nello spazio di dodici ore, sulle strade di Mondovì: sono morte quattro persone e una quinta è in fin di vita. Verso l'una di questa notte, sulla statale Cuneo-Mondovì, a sei chilometri da quest'ultima città, tre giovani di Pamparato, tutti sui vent'anni, reduci da un ballo, si sono schiantati con la loro auto contro un camion; sono deceduti sul colpo. Nel primo pomeriggio di oggi, due anziani coniugi di Mondovì, che viaggiavano su una «500» pilotata dal marito, si sono immessi sulla statale Torino-Savona senza rispettare lo stop; l'utilitaria è stata travolta da un'altra auto diretta verso Mondovì. L'uomo è morto sul colpo, la moglie è stata trasferita con prognosi riservata alle «Molinette» di Torino. Le tre vittime dello scontro I di stanotte sono lo studente Salvatore Ferrua, di 18 anni, alunno dell'istituto per periti industriali di Mondovì, figlio del titolare dell'albergo «Braccio di ferro» di Serra Pamparato; la cugina Rita Colombo, di 20 anni, nativa di Montaldo Mondovì e cameriera presso lo stesso locale; lo studente universitario Edoardo Tilli, di 21 anni, nativo di Savona e residente a Serra Pamparato (il padre, un impresario di Savona, è proprietario del condominio «Il rododendro» di Serra Pamparato). A bordo dell'auto era un quarto giovane, il macellaio Diego Nasi, di 26 anni, anch'egli di Serra Pamparato, che ha riportato ferite guaribili in un mese. I 4 giovani avevano trascorso la serata in un dancing di Beinette e verso l'una erano sulla via del ritorno. Salvatore Ferrua pilotava la «Volkswagen» del padre, aveva sostenuto da poche settimane l'esame per la-patente di guida ed era perciò in possesso solamente del «foglio rosa». Lo scontro è avvenuto cinquecento metri oltre la stazione ferroviaria su un rettilineo in breve discesa. La vettura si è scontrata con un camion pilotato da Simone Boasso, di 35 anni, da Caramagna Piemonte, che era diretto a Cuneo, e che aveva al suo fianco il meccanico Marco Prato, di 43 anni, da Beinette. La «Volkswagen» ha urtato contro il parafango dell'autocarro e strisciando sulla fiancata ha letteralmente divelto le due ruote posteriori di sinistra, prima di tinire sfasciata nella cunetta laterale. Il Boasso e il Prato sono rimasti illesi. Il Nasi è stato trasportato all'ospedale di Mondovì dove i medici gii hanno riscontrato un trauma cranico e una frattura mandibolare. L'altro incidente è accaduto verso le sedici a due chilometri da Mondovì, all'altezza del raccordo con la statale Cuneo-Mondovì. La «500» pilotata dal cameriere Chiaffredo Re, di 68 anni, nativo di Cuneo e residente a Mondovì in via Rosa Govone, che aveva al suo fianco la moglie Lorenzina Giusta, di 69 anni, è sbucata sulla statale, proveniente dal raccordo, senza rispettare lo stop. Prima di lui aveva effettuato la conversione a sinistra un altro veicolo e il Re lo ha seguito, convinto di avere via libera. Invece dalla direzione di Torino stava sopraggiungendo una «Fulvia coupé», pilotata da Giuseppe Quaglia, di 46 anni, da Carrù, che ha travolto l'utilitaria trascinandola per una ventina di metri. Il Re è stato estratto cadavere dai rottami dell'utilitaria, mentre la moglie è stata dapprima trasportata all'ospedale di Mondovì, dove i sanitari le hanno riscontrato la frattura del bacino, dell'avambraccio sinistro e fratture costali con enfisema polmonare, e poi fatta proseguire alla clinica neurologica delle Molinette. Sempre a Mondovì è stata ricoverata la moglie del Quaglia per un trauma cranico e la frattura di un piede; il marito è stato dimesso dopo una medicazione per contusioni al torace.