A Venezia il Parma crolla nella ripresa

A Venezia il Parma crolla nella ripresa A Venezia il Parma crolla nella ripresa Tre a uno - Parlanti ha sbloccato il risultato al 58' - Incompleti gli emiliani, ma i neroverdi hanno disputato una grande partita (Dal nostro corrispondente) Venezia, 6 maggio. (g. r.) Al Parma, dopo la sconfitta (3 a 1 al Sant'EIena) restavano magre consolazioni. Quella, di dolersi dell'assenza di tre pedine base della sua formazione: Donzelli, Regali e Volpi, e di riconoscere d'aver picchiato il capo contro 1 lagunari in una giornata di grazia straordinaria per tutta la formazione neroverde. Una giornata come se ne sono viste poche in questo campionato. Al di là di queste considerazioni, gli uomini di Giorgio Sereni non avevano altri motivi di consolazione per la bruciante sconfitta che i lagunaari sono riusciti ad imporre loro. Avevano, semmai, qualche motivo di rammaricarsi e recitare a voce piena un collettivo «mea culpa». La partita, è stata piacevolissima, nonostante certe asprezze indubbiamente causate dalla concentrazione e dalla determinazione delle due squadre. E' proprio sul terreno dell'asprezza che il Venezia ha gettato le fondamenta della sua affermazione. Il Parma, infatti, è partito alla carica con un gioco fin troppo maschio e spinoso. Una ammirevole saldezza di nervi dei neroverdi ha vanificato il tentativo autoritario degli ospiti. Alla lucidità ed alla calma i veneziani, poi, hanno sommato l'acume tattico che è valso loro ad annullare la foga avversarla. La chiave della vittoria dei neroverdi va ricercata, probabilmente, nella malizia con cui l'allenatore veneziano ha preteso dai due uomini più brillanti della sua squadra un gioco forse arrischiato ma che ha prodotto I suoi frutti. Parlanti, ufficialmente terzino, Impegnato costantemente nel ruolo di ala su entrambi i Iati del terreno e Trcvisanello, ala, a leggere il numero che portava sulla schiena, costantemente impegnato nella fascia centrale del campo a fare con caparbietà da tampone alle iniziative degli avversari e con sagacia da stantuffo per 11 gioco dei suoi compagni. Il buon piazzamento tattico dei lagunari ha consentito al Venezia un predominio territoriale che gli avversari avrebbero potuto probabilmente annullare con un briciolo di fortuna in più. Al 12' ad esemplo, c'è voluta una rovesciata-capolavoro di Parlanti per togliere il portiere neroverde dal guai In seguito ad una velocissima manovra dei parmigiani Sega e Rizzati. Al 25', poi, è stato il portiere lagunare a neutralizzare, con un plastico volo, una gran cornata di Basili, su suggerimento di Morra, a conclusione di alcuni pregevoli, veloci scambi con Sega. In difesa, intanto, 11 Parma aveva il suo bel da fare. Bertoni ha resistito fin che ha potuto alle puntate veneziane. Al 58', 11 portiere emiliano, ha dovuto arrendersi ad un tiro di Parlanti. Un cedimento senza colpa eccessiva se si pensa che 11 portiere parmigiano, nel giro di pochi minuti aveva dovuto rimediare due volte (al 53' tiro di Flaborea, al 55' botta secca di Parlanti) agli errori dei compagni della retroguardia. Dopo il gol la reazione dei crociati è stata rabbiosa. La difesa veneziana, è vero, ha ballato un poco ma non è accaduto niente. Anzi, lo sbilanciamento in avanti del gioco ha favorito 1 neroverdi i quali con Modonese ali'87' e Flaborea al 90' sono riusciti ad infilare di nuovo gli avversari. A tempo scaduto (92') Sega ha segnato su rigore 11 gol della bandiera per la capolista. VENEZIA: Seda; Parlanti, Ardizzon; Bassanesc, Ronchi, Flaborea; Trevisanello (dal 71' Ridolfo, Badari, Serato, Scarpa, Modonese. 12. Furlanetto. PARMA: Bertoni; Cappellotto, Capra; Daolio, Benedetto, Col/alo: Sega, Morra (dal 56' Furlan), Basili, Colonnelli, Rizzati. 12. Grisendl. Arbitro: Lenardon. Marcatori: al 58, Parlanti; 87' Modonese; al 90' Flaborea e al 92' Sega su rigore.

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