Spia voleva rubare un Phantom di Tito Sansa

Spia voleva rubare un Phantom Rivelazioni d'un giornale della domenica in Germania Spia voleva rubare un Phantom Avrebbe dovuto portarlo in Urss dietro compenso di 210 milioni (Dal nostro corrispondente) Bonn, 6 maggio. Il servizio segreto sovietico avrebbe offerto una ricompensa di 1 milione di marchi (circa 210 milioni di lire) a un gruppo di agenti tedeschi per entrare in possesso di uno dei modernissimi aerei da combattimento «Phantom» in dotazione alla aviazione tedesca e alla Nato. La notizia, riferita con un titolo su tutta la prima pagina del domenicale Bild am Sonntag è stata parzialmente confermata dalla Procura federale di Karlsruhe, la quale ha ammesso che un'istruttoria è in corso a Berlino a carico di due cittadini tedeschi, rifiutandosi peraltro di fornire particolari. Il 13 dicembre, quando il commerciante Lutz Bredschneider, di 36 anni (considerato il capo del gruppo), prese contatto con piloti e specialisti del 52" stormo di ricogni¬ zione aerea a Leck, nello Schleswig-Holstein, la polizia criminale ritenne opportuno di intervenire. Arrestò il Bredschneider mentre si trovava a tavola nella mensa della guarnigione insieme con un coetaneo, pure lui commerciante. I due, che erano arrivati in aereo da Berlino, furono trovati in possesso di un modernissimo fucile mitragliatore e di una mini-bomba a mano (ancora in fase sperimentale) che si erano fatti consegnare da un soldato, ricompensando l'aviere con circa 200 mila lire. Il soldato, cedute le due armi, aveva cubito informato i propri superiori. Sicuri del loro uomo, gli agenti del servizio segreto sovietico gli proposero nell'estate scorsa il «grande colpo», che avrebbe fatto la sua fortuna, permettendogli di ritirarsi in pensione. Bredschneider fu invitato a Berlino Est, all'albergo «Johannishof», nelle vicinanze della stazione della Friedrichstrasse. Qui lo attendeva una sorpresa. L'uomo venuto ad accoglierlo era nientemeno che il professor Klaus Fuchs. La spia tedesca e il suo accompagnatore, ha rivelato Bredschneider, furono presentati a Klaus Fuchs con le parole: «I signori sono pieni di debiti e disposti a qualsiasi azione», pronunciate da un certo Mitrofanov, uno dei capi dello spionaggio sovietico a Berlino Est. Fuchs sembrò rassicurato e diede loro il «grande incarico»: procurare piani del sistema elettronico del «Phantom», impossessarsi di una delle apparecchiature di ricerca a raggi infrarossi dell'aereo, possibilmente portare nell'Est europeo un intero «Phantom». In tal caso la ricompensa sarebbe stata di 210 milioni di lire. Tito Sansa

Persone citate: Fuchs, Holstein, Klaus Fuchs, Mitrofanov, Phantom, Sonntag

Luoghi citati: Berlino, Berlino Est, Bonn, Germania, Urss