Yves St-Martin perde la frusta ma vince

Yves St-Martin perde la frusta ma vince Appassionante svolgimento del Gran Premio Città di Torino a Vinovo Yves St-Martin perde la frusta ma vince Ha portato Credit Man al trionfo "spingendolo" a braccia - Un altro francese secondo - Scommessi quarantatre milioni Credit Man ha vinto il Gran Premio Città di Torino davanti a My Friend Paul; al terzo posto il primo degli italiani, Medole, che ha preceduto Azzeccagarbuglio, Alife ed i tre altri cavalli in gara. E' stata senza dubbio la più bella corsa di galoppo mai disputata all'ippodromo di Vinovo. Hanno vinto i due cavalli arrivati dalla Francia, né l'uno né l'altro però francesi. Credit Man, il vincitore, è nato infatti in Irlanda, My Friend Paul è americano; e statunitensi sono entrambi 1 proprietari, Larry M. Gelb e Nelson B. Hunt, due personalità nel campo dei petroli. La vittoria di Credit Man è me¬ rito del cavallo, ma soprattutto di quel grande fantino internazionale che è il francese Yves Saint Martin: il quale ha veramente compiuto un capolavoro di tattica ed ha mostrato nel finale le sue eccezionali doti. Pyers invece, in sella a My Friand Paul, ha denunziato tutti i suoi anni, si è lasciato trascinare In una tattica allo scoperto e in dirittura d'arrivo ha chiesto troppo presto lo scatto decisivo al suo cavallo. Insomma l'impressione è che My Friend Paul sia migliore di Credit Man, ma che il risultato sia stato deciso dalla differenza di classe fra i due fantini. My Friend Paul ha debellato Alife a 400 metri dal traguardo, ma si è trovato in difficoltà al termine della salita che c'è a metà dirittura. In quel momento si è presentato Credit Man: per evitare il contatto con My Friend Paul che sbandava in fuori, Yves Saint Martin ha dovuto eseguire una brusca manovra e gli è sfuggita di mano la frusta. E' rimasto imperterrito ed ha cominciato a spingere a braccia il suo cavallo, a 200 metri dal palo era in linea con My Friend Paul, poi lo ha superato. My Friend Paul ha avuto una rabbiosa reazione, ma Yves Saint Martin, perfettamente composto in sella, ha con¬ tinuato a sostenere a braccia il suo cavallo e sul palo mezza lunghezza divideva i due cavalli. Terzo e quarto Medole ed Azzeccagarbuglio, cioè 1 due Italiani che si erano tenuti alla retroguardia nella prima parte del percorso, mentre My Friend Paul aveva speso le sue migliori energie fin dall'inizio, portandosi dopo 400 metri a ridosso dei primi, forzando i tempi sulla curva, passando in testa troppo presto. Quinto Alife, protagonista con lo svizzero Ulan fin dalla partenza; nelle posizioni di coda anche Hoche, che ha corso molto al di sotto dell'attesa, anche lui però invischiato in una tattica in avanti fin dall'inizio, tattica che solo un cavallo come My Friend Paul poteva sostenere lottando poi ancora per il successo. Giornata caldissima, pista in condizioni perfette; pubblico non numeroso forse come avrebbe richiesto una corsa di così alto valore internazionale: ma il « ponte » aveva vuotato la città. Il movimento delle scommesse, comunque è stato ancora elevato, cioè intorno ai 43 milioni di lire. Elvio Rossi Ordine d'arrivo del Gran Premio Città di Torino (L. 10 milioni ed una coppa d'argento, m 1800): 1. Credit Man (Y. Saint Martin), di Larry M. Gelb; 2. My Friend Paul (W. Pyers); 3. Medole (V. Panici); 4. Azzeccagarbuglio (G. Dettori). Otto partenti, distacchi: incollatura, mezza lunghezza-mezzo tempo rsr'4/5. Totalizzatore: vinc. 55, piazz. 2214-50; acc. 38. Le altre corse vinte da Miet, Fracrà, Terry, Kyoto, Mister Henry, Veratrum, Tantanaco's.