Tragica notte a Madrid per trenta scoppi di gas

Tragica notte a Madrid per trenta scoppi di gas Terrore, danni, la capitale spagnola sconvolta Tragica notte a Madrid per trenta scoppi di gas Nessun morto, ma una trentina di feriti - Le esplosioni si sono susseguite per l'intera notte, in una via è stata aperta una voragine di 20 metri; un milione di persone si riversano terrorizzate nelle strade - Miracoloso salvamento dei ricoverati d'un ospedale avvolto dalle fiamme - Inutilizzabili per un guasto 100.000 apparecchi telefonici (Nostro servizio particolare) Madrid, 26 giugno. Mezzanotte di fuoco per Madrid, trenta esplosioni dovute ad una colossale perdita di gas che ha invaso il sottosuolo di uno dei migliori quartieri della capitale, hanno provocato il ferimento di trenta persone di cui due gravi, l'incendio di vari edifici e lo sprofondamento del fondo stradale. Per varie ore almeno un milione di persone, quasi un terzo della popolazione, non ha potuto chiudere occhio e si è riversata nelle strade spazzate da raffiche intermittenti di piogga per assistere allo spettacolo dei tombini delle fognature che saltavano uno dopo l'altro lanciando lunghe fiammate verso il cielo, mentre le sirene di dozzine di autoambulanze, di carri attrezzi dei vigili del fuoco, contrassegnati da luci rotanti gialle e azzurre, paralizzavano il traffico. Le prime tre esplosioni sono state le più gravi; la prima ha aperto una voragine di venti metri di lunghezza per sei di larghezza nella via Joaquim Costa ed è stata tanto violenta da essere udita ad oltre dieci chilometri di distanza, tre edifici sono stati avvolti dalle fiamme fra cui la clinica San Francesco di Assisi i cui ricoverati, circa duecento, sono stati tratti in salvo dai vigili del fuoco Scene di terrore avvenivano intanto in una galleria della metropolitana che squadre di operai stavano scavando per aprire una nuova linea. «Ci stavamo lavando perché il nostro turno di mezzanotte era finito — ha raccontato uno di essi — quando la galleria è stata improvvisamente inondata dall'acqua sbucata dio sa da dove. Ci siamo salvati a stento. Qualcuno di noi ha dovuto persino nuotare. E' stato un momento di terrore che non dimenticheremo mai». Un automobilista, Juan Gomez, stava dirigendosi con la famiglia verso casa quando ha sentito la macchina «decollare» letteralmente e sollevarsi di alcuni metri con un frastuono impressionante per poi ricadere sulle quattro ruote. Un testimone oculare ha potuto seguire la scena dal terrazzo della sua casa, al tredicesimo piano. Si tratta del produttore cinematografico italiano Edoardo De Santis, che con sua moglie, l'attrice spagnola Maria Cuadra, stava rientrando da Toledo dove la bella artista sta girando la riduzione cinematografica di «Processo a Gesù» di Diego Fabbri. Dal loro appartamento al luogo in cui si è verificata la prima esplosione, ci saranno circa trecento metri. In casa, in quel momento erano solamente i loro figli, Natascia, di dodici anni e Nicola di otto i quali naturalmente sono rimasti terrorizzati. «Sai quanto ci vuole per salire tredici piani in ascensore — ci ha raccontato Maria Cuadra — a noi due sembrava che non si arrivasse mai. Avevamo fatto di corsa le ultime centinaia di metri dopo avere abbandonato la macchina. Ricordo di aver pensato al titolo di un romanzo "Ascensore per il patibolo" ecco — ho pensato — doveva essere così. Poi abbiamo aperto la porta e trovato i nostri figli spauriti ma sani e salvi». Edoardo De Santis, precipitatosi sulla terrazza ha visto tutta la scena: «Pali della luce divelti, alberi stroncati, lunghe crepe nell'asfalto, ho pensato a Managua e al terremoto, a un bombardamento, uno spettacolo orribile ed incredibile allo stesso tempo. I carri attrezzi dei vigili del fuoco hanno continuato fino alle quattro del mattino ad accorrere per spegnere le fiamme che sembravano rispuntare dappertutto. Grossi buchi si sono prodotti anche nelle facciate delle case i cut vetri erano tutti in frantumi. Mi sono chiesto chi fosse responsabile di tutto questo». Per il momento di sicuro, non lo sa nessuno, il sindaco interinale di Madrid, Jesus Suevos, ha detto che secondo le prime risultanze tecniche, la rottura di una tubatura dell'acqua potabile ha provocato un cedimento del terreno che, a sua volta, ha provocato la rottura di un grosso tubo del gas, del diametro di sessanta centimetri. Il gas, uscendo a tutta pressione ha ben presto invaso il sottosuolo, le fognature e i tubi metallici delle condotte telefoniche e della luce. Ad un certo punto, quando la pressione era al massimo, qualcosa o qualcuno, forse un ignaro passante che ha gettato un mozzicone acceso in un tombino di scarico, ha provocato la serie di esplosioni, i cui danni si fanno ascendere a diversi miliardi di lire e che hanno paralizzato oltre centomila apparecchi telefonici. Marco Ranieri i r i a i è o a Madrid. Una strada della capitale spagnola devastata dallo scoppio del gas (Ansa-Upi)

Persone citate: Diego Fabbri, Edoardo De Santis, Gesù, Jesus Suevos, Juan Gomez, Marco Ranieri, Maria Cuadra

Luoghi citati: Assisi, Madrid, Managua, Toledo