Rientrati i tre dello "Skylab dopo il più lungo volo orbitale

Rientrati i tre dello "Skylab dopo il più lungo volo orbitale Per ventotto giorni a bordo del laboratorio spaziale Rientrati i tre dello "Skylab dopo il più lungo volo orbitale A bordo d'una navicella "Apollo" hanno lasciato l'astronave-madre e sono scesi nel Pacifico all'ora prevista, seguiti visualmente dalla portaerei "Ticonderoga" - Conrad, Kerwin e Weitz in perfette condizioni di salute - Fra poche settimane un secondo equipaggio raggiungerà lo "Skylab" per proseguire le ricerche Honolulu, 22 giugno. Un perfetto ammaraggio nel Pacifico esattamente all'ora fissata, in vista del la portaerei « Ticonderoga », ha concluso felicemente la più lunga missione spaziale umana della storia, il volo di 28 giorni in orbita terrestre degli astronauti Conrad, Weitz e Kerwin, sulla prima stazione orbitale americana. La missione, che si era iniziata sotto infausti auspici, non poteva concludersi in modo più brillante. Mentre la navicella « Apollo » si avvicinava velocemente alla superficie del mare, il comandante Charles Conrad comunicava che a bordo tutti erano in ottime condizioni di forma e tutto era « o. k. ». Nonostante le difficoltà della partenza da Capo Kennedy, che aveva provocato gravi guasti i quali sembravano dover compromettere la missione, la perizia e in certi casi anche l'audacia degli astronauti, aiutati dai tecnici di Houston, hanno permesso di concludere felicemente una missione di alto valore scientifico. Lo scienziato capo della missione dott. Robert Parker ha riassunto i risultati degli esperimenti affermando: « Gli astronauti hanno fatto straordinariamente bene e, considerato il tipo di missione, siamo eccezionalmente lieti ». Nonostante i problemi della fase iniziale, fra cui la scarsità di energia elettrica e due giorni perduti per riparazioni nello spazio, Conrad, Kerwin e Weitz, ha detto il dottor Robert Parker, hanno completato l'81 per cento degli esperimenti di astronomia solare, 1*88 per cento degli studi sulle risorse della terra, il 90 per cento dei tests medici e dall'80 al 100 per cento degli esperimenti secondari. Tra l'altro gli astronauti hanno superato il primato di permanenza nello spazio per una singola missione di 23 giorni 18 ore e 22 minuti stabilito dall'equipaggio dello Soyuz nel giugno del '71, volo dei tre cosmonauti sovietici che si concluse tragicamente. Uno degli esperimenti di maggior valore scientifico è stato il rilevamento fotografico di una grandiosa esplosione solare. Con gli otto telescopi di bordo è stata registrata su pellicola l'immagine più chiara che mai si sia avuta del possente «sparo» di energia, luce e radiazioni conseguente al fenomeno. L'eruzione solare è avvenuta all'improvviso mentre Weitz si trovava allo strumentc che controlla le batterie degli otto telescopi e gli scienziati di Houston hanno definito le fotografie eccezionalmente importanti e centinaia di volte migliori di quante ne siano state scattate finora. E' rtata la prima volta che un'eruzione solare è stata fotografata al di fuori dell'atmosfera terrestre. L'ammaraggio della navicella Apollo in vista della Ticonderoga (ma il radar di bordo l'aveva già localizzata quando era ancora a 300 chilometri di distanza) ha concluso 76 minuti di ansiosa attesa dei tecnici di Houston e dell'equipaggio della portaerei perché in questo periodo c'è stato il silenzio radio, ossia la navicella non ha potuto, nella fase di rientro nell'atmosfera, mantenere i contatti radio con le stazioni a terra. Quando il contatto è stato ristabilito tutti coloro che seguivano la conclusione della missione hanno appreso che alle 15,11 (ora italiana) gli astronauti avevano acceso i retrorazzi, La navicella Apollo è stata poi agganciata dai possenti elicotteri e trasportata sulla tolda della Ticonderoga con i tre astronauti ancora chiusi all'interno. Si è preferito procedere in questo modo anziché prelevare singolarmente gli astronauti dal mare come nelle precedenti missioni perche i medici non eiano certi delle reazioni del fisico degli astronauti alla gravità terrestre dopo tanti giorni in stato di imponderabilità. VApollo si era staccato dallo Skylab alle 10,55 (ora italiana) con dieci minuti di ritardo per alcune operazioni impreviste. In un primo momento la missione di controllo a terra aveva chiesto agli astronauti di rinviare lo sgancio per poter stabilizzare i giroscopi, uccessivamente si voleva cercare di riparare un sistema di refrigerazione difettoso dello Skylab. Poi il centro di controllo aveva deciso che non c'era null'altro da fare, e aveva dato il via per la manovra di sgancio. Pochi secondi dopo che Houston aveva dato il go-ahead (procedete) il comandante Conrad ha letto: «Siamo liberi». (Associated Press - Reuter) mmdrass Oceano Pacifico. Sommozzatori raggiungono l'Apollo dopo essere scesi da un canotto (Telefoto Upi - Ap)

Persone citate: Charles Conrad, Houston, Robert Parker, Weitz

Luoghi citati: Honolulu, Houston