Il programma

Il programma Il programma (Segue dalla l" pagina) programmato e di riforme, anche attraverso il confronto aperto con le grandi forze sociali, individui e selezioni rigorosamente (ha ripetuto più volte) le compatibilità e le scelte verso essenziali consumi sociali (case, ospedali, scuole, trasporti, riforma sanitaria, ecc.) ». L'esperienza dei precedenti centro-sinistra « deve mettere in guardia dall'errore di porre sul tappeto un elenco di riforme poi irrealizzabili e di dare ad esse un valore quasi mitico. Le riforme devono essere possibili, devono tendere a razionalizzare il sistema, perché solo a queste condizioni creano veramente sviluppo ». Perciò, con i « piedi in terra », occorre programmare le riforme fattibili oggi e impegnarci per il futuro su quelle fattibili domani. Per questa legislatura ha indicato, « se sarà possibile », le riforme sanitaria, della scuola, del la casa. Dopo aver ribadito l'impegno europeo dell'Italia, l l i o Rumor ha definito l'indirizzo politico del governo che si propone « impegno contro insorgenze fasciste », al quale s'accompagna la lotta contro ogni violenza e violazione della legalità. Il quadro politico deve garantire « saldezza, chiara autonomia e forte solidarietà della maggioranza» e nuovi metodi d'azione governativa. « La gente può anche capire che trovare un punto d'incontro sia faticoso, ma non può certo capire — ed è giusto — che gli accordi durino lo spazio d'un mattino. « Noi siamo convinti che l'azione dei partiti — ha rilevato con chiaro appello e monito — ha bisogno per sua natura di uno spazio di autonomia rispetto al governo; ma non è possibile che essi si muovano a forbice rispetto all'azione e alle scelte che la maggioranza, di cui fanno parte, pone in essere ». Si è pei riferito ad eventuali contributi di voti fuori della maggioranza (implicitamente a quelli comunisti): modifiche e voti, ha detto, sono « possibili purché il governo e la maggioranza nella loro autonoma responsabilità accolgano gli emendamenti in considerazione del loro contenuto positivo e constatino che i voti si aggiungono a quelli della coalizione ». Cioè, non devono essere voti determinanti e sostitutivi. Il discorso di Rumor, seguito con grande attenzione e accolto da caldi consensi, è un appello all'impegno solidale della de e degli altri partiti sul programma che sarà concordato e si richiama insistentemente alla « rigorosità » delle spese e delle scelte realizzabili, secondo la pressante richiesta che da anni fa La Malfa. Nel dibattito durato cinque ore, sono intervenuti fra gli altri, Gonella, Donat-Cattin, Piccoli, Moro, Colombo, Gui, Bodrato, Gaspari, Natali, tutti sottolineando l'ur¬ gPea genza di dare un governo al Paese (in particolare Moro). Dopo la replica di Rumor e un breve intervento di Fanfani, è stato approvato all'unanimità un documento che esprime a Rumor « il più vivo e solidale augurio di pieno successo nell'espletamento dell'incarico conferitogli e, ascoltata la sua relazione, ne approva dopo ampio esame le linee politiche e programmatiche, dando mandato fiduciario al segretario politico e alla delegazione da lui presieduta per le trattative conseguenti ». La disponibilità della maggioranza del psi ad entrare nel centro-sinistra organico è confermata dal demartiniano Vittorelli sul Lavoro di domani, a condizione che la struttura del governo, il suo programma immediato, il suo impegno per le future riforme e un gentlemen's agreement di tutti i partecipanti garantiscano da « ostacoli pretestuosi » e l'adempimento dei compiti che il psi attribuisce alla coalizione. « La persona del presidente designato — conclude Vittorelli — è già una garanzia per il psi. Dalle forze politiche che parteciperanno al governo dipende ora la creazione, in tempi brevi, delle altre condizioni ». (E' nota, la simpatia reciproca che lega, da anni, Rumor e De Martino). 1. f.

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