Classici e dialettali alla Mostra del libro

Classici e dialettali alla Mostra del libro Esposti ai Mercati traianei Classici e dialettali alla Mostra del libro La rassegna inaugurata dal Presidente della Repubblica (Dalla redazione romana) Roma, 19 giugno. Con la partecipazione del Capo dello Stato, alla presenza di una folta rappresentanza di editori italiani, funzionari ministeriali e capitolini, esponenti di fondazioni culturali, si è inaugurata oggi la Mostra nazionale del libro e una Mostra del libro su Roma. La manifestazione ha avuto carattere particolarmente solenne: la rassegna principale, posta sotto il patrocinio della presidenza del Consiglio dei ministri e del comune di Roma, è stata organizzata dal prof. Guido Artom per l'Associazione italiana editori, alla quale aderiscono oltre trecento editori, rappresentanti il 90 per cento del settore; la rassegna dedicata al libro su Roma è stata promossa dal Comune e dalla Camera di commercio. Migliaia di volumi — una ricca panoramica di quanto si pubblica oggi in Italia — sono stati collocati nei mercati traianei, sotto le antiche strutture murarie, entro le piccole botteghe del grandioso complesso commerciale che si aprono lungo la cosiddetta « via biberatica ». Là dove nei primi secoli dopo Cristo si vendevano spezie, cereali e ortaggi, hanno trovato posto gli stands di una serie di istituzioni collegate con l'attività libraria: l'ufficio del libro e della proprietà intellettuale della presidenza del Consiglio, la commissione italiana per l'Unesco, l'Ente nazionale biblioteche popolari e scolastiche, la Società italiana autori ed editori. In una sezione a parte, dedicata a Trilussa, è stato installato anche uno schermo per la proiezione di un documentario sulla vita del poeta romano, oltre a lettere autografe, manoscritti, una sezione fotografica. A testimoniare che una mostra del libro su Roma non è fatto provinciale e aristocratico, fanno bella mostra di sé le pubblicazioni sull'argomento che vengono dalla Francia, Germania, Belgio, Ungheria, Romania. Il dott. Gianfranco Vallardi, dell'Associazione editori, ha sottolineato l'importanza della mostra. « E' la manifestazione — ha detto — con cui si vara in Italia un programma di iniziative per la diffusione del libro. L'anno internazionale del libro, proclamato dall'Unesco per il '72, ci ha visti praticamente assenti dagli interventi e dalle proposte avanzate negli altri paesi. La celebrazione, com'è noto, è stata prolungata in Italia a tutto il '73. Incominciamo adesso, con la massima buona volontà ».

Persone citate: Gianfranco Vallardi, Guido Artom