Boxano: "La libertà non mi basta ora voglio l'assoluzione piena" di Paolo Lingua

Boxano: "La libertà non mi basta ora voglio l'assoluzione piena" Scarcerato a Genova per "insufficienza di prove 99 Boxano: "La libertà non mi basta ora voglio l'assoluzione piena" Ha presentato appello : "Voglio che ogni ombra di dubbio sia allontanata da me" - La madre della ragazzina uccisa ha avuto una crisi di disperazione: "S'è riaperta una grande ferita", ha detto il padre (Dal nostro corrispondente) Genova, 16 giugno. Lorenzo Bozano, questa mattina, poco dopo le 10, è andato a Palazzo Ducale. Vuole l'assoluzione con formula piena. « Sono venuto per la richiesta d'appello, — ha detto — e perché ho un appuntamento ». Bozano non ha manifestato alcuna emozione. Bozano s'è messo a passeggiare lungo l'atrio di Palazzo Ducale, sino a ieri gremito di folla che lo insultava o lo applaudiva. Questa mattina nessuno l'ha notato. Il volto coperto da un vistoso paio d'occhiali affumicati, un completo marrone impeccabile, camicia bianca e cravatta, Lorenzo Bozano sembrava il giovane di studio di qualche ufficio legale. Ha continuato a parlare con tono disteso: « Certo, è logico che in una grande città come questa ci siano degli innocentisti e dei colpevolisti. Mi sforzo di capire che cosa possono pensare gli altri, ma adesso, mi sembra giusto, devo pensare a me stesso. Ho deciso di presentare l'appello: per prima cosa voglio che ogni ombra di dubbio sia allontanata da me. Voglio l'assoluzione con formula piena e ho fiducia d'ottenerla. Non ho mai dubitato, e non lo dico adesso dopo la sentenza, della giusti- zia genovese: sapevo che il presidente Napoletano è un magistrato non influenzabile, anche se conduce il processo con un'ironia aggressiva che, in certi momenti, può apparire eccessiva ». Qualcuno ha ricordato al « biondino » i due anni e quindici giorni che la corte d'assise gli ha inflitti per « atti di libidine violenti » ai danni di Paola Toso. Bozano si stringe nelle spalle, sospirando: « Appello anche per questo punto: gli indizi a mio carico, diciamoci la verità, non erano certo maggiori riguardo all'aggressione alla Toso che per il rapimento. Comunque anche in questo caso specifico voglio l'assoltizione con formula piena. La insufficienza di prove mi ha dato una grande gioia ieri, perché ho visto d'un tratto la libertà a portata di mano. Ieri e stanotte ho pensato soltanto alla libertà: adesso la libertà non mi basta più. Soprattutto non mi basterà domani e in avvenire. Sono ancora intontito, so che risentirò per settimane e per mesi dell'effetto "boomerang" della mia avventura ». Qualcuno gli ha chiesto che cosa pensa della giustizia italiana. « Sono stato due anni in carcere — risponde, sempre attento a controllare le sue espressioni — ma adesso non voglio esprimere giudizi che potrebbero portarci troppo in là... ». E' vero che s'è riavvicinato a suo padre? E' un argomento che il « biondino » vorrebbe evitare: « Mio padre m'è venuto a trovare ieri. Era commosso. In questi giorni ha sofferto molto per le critiche che i miei difensori, in particolare il professor Sotgiu, gli hanno rivolto a proposito della mia educazione. Ha capito, però, che anche questo è stato necessario, data la situazione. Comunque, è in corso un riavvicinamento tra me e lui. Ne sono felice ». Che farà, adesso? « Non lo so, andrò in vacanza, lontano da Genova, per una decina di giorni. Poi esaminerò le offerte. Cercherò di lavorare, di reinserirmi nella vita normale: spero che questo sia possibile ». Alla richiesta d'appello presentata dal p. m. Marvulli, contro l'assoluzione di Bozano, s'è aggiunta quella delia procura generale della Repubblica. La parte civile, a causa dell'appello del p. m., dovrà, per legge, essere presente anche al processo di secondo grado, che sarà celebrato presso la corte d'assise d'appello di Genova en¬ tro un anno, al massimo un anno e mezzo; probabilmente, entro martedì, anche i legali dei Sutter si assoceranno al p. m. e alla procura generale. L'avv. Gamalero e l'aw. Murtula si tengono in contatto telefonico con Arturo Sutter, che attualmente è in Belgio con la moglie. L'industriale ha voluto sottrarre la moglie, che un mese fa ha dato alla luce un bimbo, alla tensione dell'ambiente genovese nei giorni della sentenza. Sembra che la signora Sutter, alla notizia dell'assoluzione di Bozano, abbia avuto una crisi di disperazione. L'industriale avrebbe detto all'avv. Murtula, parlando delle condizioni della moglie: « Si è riaperta una grande ferita». Paolo Lingua

Luoghi citati: Belgio, Genova