Condannati i due ex marescialli accusati di attività spionistica per la Jugoslavia

Condannati i due ex marescialli accusati di attività spionistica per la Jugoslavia La sentenza emessa dal tribunale militare di Verona Condannati i due ex marescialli accusati di attività spionistica per la Jugoslavia Nove anni allo Stokelg e sei a Smoglian - Il processo si è svolto a porte chiuse (Dal nostro corrispondente) Verona, 13 giugno. Due marescialli in congedo dell'esercito, accusati di aver svolto attività spionistica militare a favore di Stato estero (Jugoslavia), sono stati oggi condannati dal tribunale militare di Verona: 9 anni di reclusione a Rodolfo Stokely, di Gorizia, e sei anni a Umberto Smuglian, di Belluno. Nella requisitoria di ieri, il p.m. aveva chiesto una condanna rispettivamente a 18 e 14 anni. I giudici hanno ritenuto colpevoli gli imputati (erano stati messi agli arresti nel marzo dell'anno scorso), di «rivelazione e concorso in rivelazione di notizie a carattere riservato a scopo di spionaggio aggravato e continuato», mentre li ha assolti dall'accusa di «procacciamento e concorso in procacciamento di notizie riservate a scopo di spionaggio aggravato e continuato». Lo Stokely era difeso dagli avvocati Vincenzi di Verona e Maniacco di Gorizia, lo Smuglian dagli avvocati Pietroboni di Belluno e professor Francesco Cavalla di Verona. I due marescialli, conosciu¬ ti nell'ambiente militare come «i gemelli» e i «fratelli Kessler», prestavano servizio nella brigata alpina Cadore nel periodo in cui hanno svolto attività spionistica, vale a dire dal 1964 al febbraio 1972 lo Stokely, e dal '70 al '72 lo Smuglian. Sono stati scoperti grazie ad un sergente, al quale lo Stokely si era rivolto perché continuasse, dato che lui stava andando in pensione, la sua attività. Entrambi hanno 61 anni, e stavano cercando i loro «successori». Fin dal giorno dell'arresto Rodolfo Stokely, dopo le iniziali reticenze, ha sempre ammesso le sue responsabilità, mentre lo Smuglian ha affermato di aver rivelato agli agenti del servizio segreto della vicina repubblica socialista, solamente notizie riportate su riviste, libri e pubblicazioni in vendita, o manifesti antimilitaristi distribuiti da gruppi di estremisti di sinistra. Quindi, si sarebbe semplicemente preso gioco dello spionaggio jugoslavo. Durante la seconda guerra mondiale l'ex maresciallo Stokely combatté nelle file partigiane di Tito, e, per farsi riconoscere la pensione, effettuava con frequenza (non eccessiva, però, a quanto risulta), viaggi oltre frontiera; successivamente si accordò con lo Smuglian, e precisamente nel '70, quando pure in quell'occasione ebbe bisogno di un sostituto essendosi ammalato. Rimane però il fatto che lo Smuglian ha sempre negato di aver fornito effettivamente notizie riservate. Data la delicatezze degli ar gomenti, il processo si è svol to a porte chiuse, f. r. | Verona. Rodolfo Stokely (a sin.) e Umberto Smoglian |

Persone citate: Francesco Cavalla, Kessler, Rodolfo Stokely, Umberto Smoglian, Umberto Smuglian, Vincenzi