New York: caldo e poca elettricità di Ennio Caretto

New York: caldo e poca elettricità Un'eccezionale ondata di afa New York: caldo e poca elettricità Il termometro ha toccato nei giorni scorsi punte record, scarseggia l'acqua potabile, brevi interruzioni nell'erogazione dell'energia elettrica - Si guarda con preoccupazione all'estate (Dal nostro corrispondente) New York, 15 giugno. Da tre giorni, un'ondata di caldo, di afa, c di umidità senza precedenti tormenta New York. Il termometro è salito a 34 gradi centigradi, un primato per questo periodo dell'anno; scarseggia l'acqua, e v'è il pericolo che l'erogazione venga sospesa alcune ore al giorno; l'eccessivo consumo di energia elettrica (quasi 8 milioni di kilowatt tra le 11 e mezzogiorno di ieri) provoca interruzioni di corrente, blocca ascensori e trasporti pubblici, paralizza le industrie. Fortunatamente, la situazione dovrebbe migliorare nelle prossime ore. Una serie di acquazzoni notturni ha rinfrescato l'aria, definita ieri dalle autorità sanitarie «nociva». Il bagno di sudore della megalopoli, l'oscuramento e la rabbia dei cittadini sono incominciati lunedì mattina. Al risveglio, il termometro segnava già 26 gradi, l'umidità impregnava vestiti e polmoni. L'ente dell'elettricità, che in America è locale e privato, lanciava subito l'allarme: i newyorchesi avrebbero dovuto tenere al minimo i condizionatori d'aria, spegnere le luci, evitare l'impiego di elettrodomestici, e, nelle fabbriche e negli uffici, rimandare i lavori più pesanti. L'appello era ascoltato solo in parte. Nel pomeriggio, la società riduceva l'erogazione dell'8 per cento, mentre enti confratelli da altre Provincie prcstavan tutto l'aiuto possibile. Ma non bastava. In numerosi rioni di New York, veniva a mancare l'energia elettrica per cinque o sei ore. Ascensori si fermavano bruscamente, carichi di folla che soffocava; passeggeri della metropolitana erano costretti a risalire all'aperto lungo le gallerie e le scale; nella foresta di cemento e di asfalto di Manhattan, nell'inferno di Harlem e dei ghetti di Brooklyn, palazzi e case si traformavano in forni bollenti. La gente, di notte, andava a dormire sui balconi o accanto alle finestre, ma senza trovare sollievo. Una sola volta New York era stata in condizioni peggiori: durante il grande vuil pioDispin (DditohapasaCodepedelatetaalalcoleglaglalatoafdlararoAoscuramento di otto anni fa, allorché l'assenza completa di elettricità l'aveva trasformata in una città di fantasmi. Va aggiunto, a complicare le cose, il comportamento incivile di molti giovani e vecchi newyorchesi, che nelle strade hanno illegalmente manomesso le tubature antincendi, a cui i pompieri attaccano gli idranti. Il New York Times ha calcolato che siano andati perduti in questo modo due miliardi di litri d'acqua al giorno. In molte case, non s'è più potuto bere né rinfrescarsi. La gente, irata, guardava dalle finestre torrenti correre lungo i marciapiedi, ragazzacci dirigere massicci getti sulle macchine di passaggio, e non poteva intervenire. La polizia ha rinunciato in partenza a dar la caccia ai colpevoli: erano aperte più di 1000 tubature. Un appello del sindaco Lindsay al senso di responsabilità dei singoli ha dato scarsi frutti Ma tra la maggior sorveglianza delle autorità, i provvedimenti di emergenza della società elet trica con la Edison, e gli aiuti dall'esterno, ieri si registrava già qualche progresso. L'erogazione d'elettricità veniva ridotta del 5 per cento, gli oscuramenti, più limitati, avvenivano solo a tarda sera. Continuavano a lamentarsi gli imprenditori, che subivano gravi danni finanziari, e le massaie, le cui scorte di cibo si deterioravano. I pochi che avevano modo di prendersi una vacanza correvano sulle spiagge. I giornali accusavano il Comune d'essere impreparato «anche ad affrontare l'estate, oltre che l'in verno». Abbiamo detto che i tempora li hanno migliorato le prospetti ve. Già oggi pomeriggio, infatti si incomincia a respirare. Anche il traffico è meno nevrotico: l'altro ieri e ieri, radiatore fumante, molte macchine ferme nei punti più disparati lo intralciavano. Ma a lunga scadenza newyorchesi hanno di che preoccuparsi. In questo paese scarseggia il petrolio, e senza petrolio New York muore: niente condizionatori d'aria, ad esempio. Sarà una brutta estate, se caldo afa e umidità manterranno quanto promesso. L'ironia j (nMmlcnmslsrctcdlsdptgalntrrsppCcuslstvsvshv vuole che fino a pochi giorni fa, il tempo fosse pessimo: freddo, pioggia, vento, quasi da inverno. Dice la polizia che il freddo spaventa i ladri, il caldo li mette in movimento. Ennio Caretto

Luoghi citati: America, Manhattan, New York