Migliaia di hippies attendati per un festival che non si farà

Migliaia di hippies attendati per un festival che non si farà All'Alpe del Viceré, sui monti di Como Migliaia di hippies attendati per un festival che non si farà La Giunta del comune di Albavilla, socialcomunista, ha rifiutato il permesso per motivi di sicurezza: nella zona non c'è acqua - Arrivate famiglie con bambini (Dal nostro corrispondente) Como, 13 giugno. Il « Free folk pop festival 1973 », organizzato dalla rivista « Re nudo » all'Alpe del Viceré (Como), per venerdì, sabato e domenica non potrà svolgersi, almeno ufficialmente. L'appuntamento « per tutti i giovani che amano la musica underground» rischia di fallire. Il raduno secondo gli organizzatori avrebbe richiamato almeno 25 mila giovani; ma è stato bloccato da una decisione della giunta comunale di Albavilla (socialcomunista) nel cui territorio il festival si sarebbe dovuto svolgere. Sarebbero stati tre giorni consecutivi di musica, rappresentazioni teatrali, proiezioni di film. Oggi pomeriggio l'Alpe del Viceré, una località isolata ricca di verde a S00 metri di altitudine, era già gremita di giovani, che evidentemente non avevano saputo del divieto. Ce ne sono gitasi un migliaio, ma il numero è destinato ad aumentare. Molti di essi hanno montato le loro tende, alcuni sono giunti dall'estero. Si vedono intere famigliole, anche con bambini piccoli. Al 3" festival pop avrebbero dovuto essere presenti ventiquattro complessi italiani (Battiato, Nuova Idea, Area, Stormy, Six, Mario Barbaja e altri) e gruppi teatrali di avanguardia, tra cui il collettivo teatrale « La Comune » che avrebbe dovuto presentare uno dei più riusciti spettacoli di Dario Fo, « Il mistero buffo ». Tra i cantanti, Lucio Dalla, Donatella Baldi, Alberto Camerini, Mario Barbaja, Mario Di Leo, Ivan Della Mea, Claudio Rocchi, Simon Luca, la Nuova Idea. Inoltre dovevano essere proiettati documentari sul movimento femminista, sul Vietnam, su «Re nudo». Spiega il sindaco di Albavilla, Giovanni Pontiggia: «In effetti abbiamo ricevuto il 4 giugno scorso la domanda per il 3" Festival pop all'Alpe del Viceré. Ho subito convocato la giunta, che ha deciso di non concedere il permesso per l'occupazione dell'area comunale. Questo perché la zona è difficilmente raggiungibile e perché manca di servizi logistici, in particolare non c'è acqua ». La decisione della giunta è stata subito comunicata agli organizzatori. Gli stessi hanno ripresentato la domanda qualche giorno dopo, facendo presente che avrebbero preso parte al festival numerosi complessi di fama nazionale. Per la secon¬ da volta, 18 giugno, la giunta s'è riunita e ha confermato il divieto. « Personalmente — continua il sindaco di Albavilla — ero favorevole ad una manifestazione contenuta, ma non a un'invasione di 25 mila giovani ». Il questore di Como, dott. Mario Nardone, su richiesta degli organizzatori, aveva concesso il nulla osta, purché ci fosse un parere favorevole del Comune di Albavilla. Il gestore del ristorante Alpe Valle Bova, Pietro Corti, dice: « L'ambiente qui non è adatto. L'acqua è scarsa. Mancano i servizi logistici. Mi meraviglio che gli organizzatori abbiano potuto pensare di convogliare all'Alpe del Viceré tante persone ». E gli hippies? Continuano ad arrivare. Uno dì essi ci ha detto: « Sono venuto per il festival da Oslo in autostop. Non intendo andarmene prima di domenica. Come del resto tutti gli altri ragazzi che sono qui. Anche se non ci daranno il permesso, suoneremo ugualmente in mezzo ai boschi. In fondo questo meeting serve per stare assieme e per parlare fra noi di pace. Chi ha vietato la manifestazione non ci ha capito ». Adolfo Caldarini