La nuova casa di Giulietta (otto sale con il balcone)

La nuova casa di Giulietta (otto sale con il balcone) Aperta a Verona dopo i restauri La nuova casa di Giulietta (otto sale con il balcone) La storia dei due giovani amanti è il suggestivo richiamo per un itinerario turistico-sentimentale - Il mito e il piccolo commercio di "souvenirs" - Scrivono da tutto il mondo : "Cara Giulietta..." (Nostro servizio particolare) Verona, 12 giugno. Sono finiti i lavori di restauro ine asa Caputeti e dopo due anni l'abitazione di Giulietta è riaperta ai visitatori. Un doveroso omaggio di Verona al mito che contribuisce a rendere famosa nel mondo la città, e come ha sottolineato il sindaco nella cerimonia inaugurale, un incremento al turismo e uno stimolo al restauro di altre opere. L'edificio medioevale è in via Cappello, a pochi metri da piazza delle Erbe. Poco più lontano, in corso Portoni Borsari, c'è la casa dei Montecchi. In un paio di minuti, attraversando la piazza affollata dai coloriti banchi di frutta, Romeo poteva raggiungere la fanciulla eludendo la stretta sorveglianza dei familiari ostili. L'esistenza delle due famiglie e delle loro residenze in Vero na è storicamente certa, la vicenda dei due giovani amanti e della loro tragica fine è invece affidata alle autorevoli garanzìe poetiche di Matteo Bandello, Luigi da Porto e, soprattutto, William Shakespeare. Per i veronesi autentici la fonte più cara è Berto Barbarani che ha consegnato alla città il suo poema in dialetto: «... Voria - portarve soto a una finestra granda - tuta saor de vecia poesia - a colonete che se racomanda - a quei che passa, che no i volta Ivia - sensa guardarla... Da là drento Giulieta discorea - co Romeo, col so dio, col so signor...». Attraverso un arco severo si accede a un quadrato cortile. E' là il celebrato balcone dal quale Giulietta ascoltava le appassionate parole di Romeo, e quella fu anche la strada per gli incontri segreti, all'insaputa dei genitori. Casa Caputeti restaurata presenta oggi un grande ingresso a piano terra, otto sale dislocate su cinque piani, al secondo c'è un gran salone nel quale i visitatori ameranno rievocare la famosa scena del ballo. La casa è arricchita da tavole dipinte, affreschi, cassapanche e oggetti antichi. La scenografia conquisterà soprattutto il turista e il ri- cercatore di itinerari senti- mentali. Sono sempre più nutrite le schiere di visitatori italiani e stranieri che accorrono sui luoghi che parlano di Giulietta e Romeo. Oltre alla casa dei Caputeti, una mèta d'obbligo è la presunta tomba di Giulietta, racchiusa in un antico convento presso le rive dell'Adige. Da decenni vi si recano migliaia di coppie, innamorati delusi, zitelle sospirose. Nemmeno l'irridente voce popolare secondo cui si tratterebbe dì un abbeveratoio per i buoi ha rallentato il pellegrinaggio all'ultima dimora terrena di Giulietta. I visitatori gettano nell'avello di pietra biglietti, confessioni e suppliche. Anni fa il custode cominciò a rispondere a queste invocazioni, si sparse la voce che Giulietta dava aiuto e consiglio. Una «presse du coeur» attraverso i secoli, da 500 a mille lettere l'anno. Fu inventato un «Segretario di Giulietta» (un professore, noto studioso di cose veronesi): passava le sue giornate a rispondere ai messaggi che giungevano da ogni paese del mondo. «Cara Giulietta — scrive una giovane donna di Atlanta — mio marito da due anni è nel Vietnam, e io mi sono innamorata del suo più caro amico. Sento però che dovrei aspettare fino al ritorno di mio marito. Che devo fare? ». L'eroina scespiriana viene perfino beatificata: «Santa Giulietta, protettrice degli innamorati, aiutami» invoca una ragazza italiana. Né mancano gli irriducibili romantici. «Devi essere parecchio irritata per le lettere che vengono sempre inviate al tuo indirizzo di fanciulla, come se i mittenti non sapessero che sei da tempo sposata con Romeo Montecchi... Tra l'altro, che cosa è successo di quella Rosalina della quale tuo marito era innamorato prima di incontrarti? Il tempo è marcio qui a Wolverhampton. Com'è dove sei tu? Arrivederci per ora, tuo affezionato George». Un po' d'affari anche intorno a questo «affare di cuori». C'è un piccolo commercio di souvenirs e un mercante scrive dalla Svizzera: «Spettabili Juliet and Romeo, Verona. Egregi signori, ho letto che loro fanno amuleti con pietre. Sono da 38 anni in questo mestiere e posso fornirvi pietre di tutti i colori a prezzi ridottissimi. I "granati" proteggono gli amanti contro tutti i pericoli. Così dicono gli esperti. Però anche gli smeraldi sono a buon mercato, soprattutto se non si pretende che siano di prima qualità. Attendo da V.S. notizie in merito. Sono convinto che potremo combinare. Distinti saluti». Roberto Franchini

Persone citate: Berto Barbarani, Matteo Bandello, Montecchi, Roberto Franchini, Romeo Montecchi, William Shakespeare

Luoghi citati: Atlanta, Porto, Svizzera, Verona, Vietnam