E' assolta la turista Era in "hot pants,,

E' assolta la turista Era in "hot pants,, Al tribunale di Messina E' assolta la turista Era in "hot pants,, La giovane danese era stata fermata da un pretore di Palermo, in una via del centro (Dal nostro corrispondente) Messina, 3 giugno. (a. ci Non è reato passeggiare in « hot pants » in una strada centrale di una città meridionale, in estate. Lo ha stabilito la prima sezione penale del tribunale di Messina, presieduta dal dott. Antonino Salvatore, nel processo che si è svolto stamane contro una turista danese di 29 anni, Lise Wittrock, studentessa in medicina all'università di Copenaghen, denunciata il 16 agosto del 1971 dal consigliere pretore del tribunale di Palermo dott. Vincenzo Salmeri per violazione dell'art. 726 del codice penale (atti contrari alla pubblica decenza). La ragazza venne vista dal magistrato mentre passeggiava fra via Ruggero Settimo e piazza Politeama a Paler¬ mo, in compagnia di altre due studentesse, anch'esse straniere, ospiti del pensionato universitario. Lise Wittrock indossava una tutina rosa che le lasciava scoperte le gambe, suscitando, come precisò il dott. Salmeri nella denuncia, « scandalo e curiosità nei passanti » dato che gli « hot pants » coprivano « soltanto metà dei glutei ». La curiosità dei passanti era accresciuta, sempre secondo la denuncia « dal volume degli attributi femminili della ragazza ». E' da precisare, però, che la Wittrock è alta 1,85. Il dott. Salmeri, dopo avere atteso invano il passaggio di un'auto della polizia o dei carabinieri, chiese a due vigili urbani, Giovanni Enea e Luigi Iadicola, se avessero notato la ragazza. « Sì, purtroppo », fu la laconica risposta. Dopo essersi presentato ai due vigili, il dott. Salmeri fece accompagnare la ragazza, che non conosceva una parola d'italiano ed era sprovvista al momento di documenti d'identità, in un commissariato di polizia dove sporse denuncia contro di lei. Il procedimento penale, essendo stato proposto da un magistrato palermitano, venne assegnato dalla Corte di Cassazione, ai sensi dell'art. 60 del codice di procedura penale, al tribunale di Messina. Qualche giorno dopo il dottor Salmeri ricevette una cartolina, spedita da Salvatore Navarra, di 34 anni, di Gela, raffigurante una ragazza in due pezzi, nella quale il mittente aveva aggiunto poche righe esplicative: « Nulla di male il costume della danese. Ne vediamo dappertutto in Sicilia! Cosa avrebbe fatto per i manifesti naturisti di Roma? Faremo una colletta per acquistarle una cappa e un cero per la prossima processione dì santa Rosalia ». Il dott. Salmeri avviò un procedimento contro il Navarra e questo è stato unificato a quello in corso contro la Wittrock. Chi spedì la cartolina è stato prosciolto dall'accusa: ha esercitato soltanto il diritto di critica. La turista danese non ha assistito all'udienza, impegnata per gli esami universitari. Il pubblico ministero, dottor Mario La Rocca, ha chiesto l'assoluzione della ragazza perché il fatto non costituisce reato. Brevi le arringhe dei difensori, gli avvocati Salvatore Gallina Montana e Antonio Marrone. « La concezione della pubblica decenza — ha detto l'avv. Marrone — è mutevole nel tempo e la giustizia deve adeguarsi ad esso. E' decente oggi ciò che non è volgare e non violi ì canoni dell'estetica. Un bel paio di gambe possono apparire deformate nella mente ambigua dei falsi moralisti, ma è il criterio estetico che deve decidere della morale e non il contrario ». La danese Lise Wittrock con gli hot-pants « incriminati »

Luoghi citati: Copenaghen, Gela, Messina, Roma, Sicilia