Difesa delle biblioteche e del Centro alfieriano

Difesa delle biblioteche e del Centro alfieriano Una sovrintendente che se ne va Difesa delle biblioteche e del Centro alfieriano Altro sovrintendente che va in pensione in anticipo, grazie alla legge sulla dirigenza statale del 12 dicembre 1972, con trattamento economico d'eccezione per chi entro il giugno di quest'anno chiede di andarsene. E' la prof. Marina Bersano Begey, sovrintendente alle Biblioteche del Piemonte dal 1952 e ispettore dallo scorso anno, cioè con grado e qualifica che le avrebbero permesso di restare in servizio fino al 1978. Ha preferito approfittare della legge, non solo per i vantaggi che ne derivano, ma anche per avere più tempo da dedicare agli studi. Da quarantanni la Bersano Begey è nelle biblioteche. Incominciò nel 1933 alla Nazionale e ci rimase fino a quando la chiamarono nel 1948 a dirigere la Reale. Prima di tutto, dovette riorganizzarla. I locali di piazza Castello, vuoti di libri, erano stati appena disinfestati: nell'ultimo periodo della guerra, i repubblichini avevano usato il bellissimo salone come dormitorio. Il materiale di maggior valore era stato trasportato a Superga, il resto nel castello di Agliè: 150 mila volumi, 4 mila manoscritti, 1100 disegni tra i quali l'autoritratto e altri rarissimi di Leonardo (messi in salvo durante la guerra al Quirinale, che sperava di tenerseli), di Raffaello, del Piazzetta, di Rembrandt e di van Goyen. Quando tutto fu in ordine e ben catalogato, la direttrice allestì due mostre di disegni, nel 1950 le collezioni italiane e l'anno seguente le straniere. La Biblioteca Reale si arricchì ancora di opere notevoli. Marina Bersano Begey ne parla come di creatura prediletta. Dice di aver avuto fortuna negli acquisti: il presidente Einaudi fece assegnare dallo Stato 50 milioni per la biblioteca militare dei duchi di Genova. 17 mila volumi a stampa e 700 manoscritti. Dalla marchesa Visconti Venosta, la biblioteca Pallavicino Mossi con parecchi incunaboli e manoscritti di pregio; dalla marchesa Scarampi Villanova, l'archivio di storia medievale del Monferrato; dai marchesi Roero di Cortanze, la bibliotechina in dialetto piemontese dai volumi rilegati con il caratteristico ex-libris raffigurante Gianduia. Nel 1961 organizzò la Mostra del libro piemontese, per le celebrazioni centenarie dell'Unità d'Italia, e nello stesso periodo incominciò la pubblicazione delle « Cinquecen¬ timds— tine piemontesi » di basilare importanza. Compilò la prima parte da sola e la seconda in collaborazione con Giuseppe Dondi: « Furono ricerche e scoperte interessanti — rammenta; — si era sempre sostenuto che il Piemonte era rimasto indietro in quel secolo travagliato da guerre, invece trovai moltissimo materiale. Per esempio, un Esopo stampato a Trino Vercellese di cui c'è un solo esemplare a Leningrado. E poi le "placchette" di Mondovi, con le canzoni popolari, le xilografie comprendenti il famoso Bestiario, di cui esistono tre copie uniche al mondo, e che costituiscono il primo nucleo assoluto del libro popolare ». In pensione, ma non a riposo. Dall' ottobre scorso è commissario straordinario governativo al Centro studi alfieriani e annesso museo nella casa astigiana del poeta. Fondato da Carlo Calcaterra nel 1938 per promuovere l'edizione nazionale delle opere di Vittorio Alfieri curata da specialisti (sta per uscire il XIII volume, l'Oitavia) e la rappresentazione del suo teatro, il Centro fu presieduto egregiamente da illustri studiosi, ultimi Lorenzo Gigli e Giovanni Getto. In seguito il Consiglio venne sciolto dal ministero, che decise l'invio di un commissario per un riordinamento generale. Sul piano scientifico è tutto a posto, ma occorre una revisione amministrativa. Il commissario ha nominato una commissione tecnici di cocenti universitari, che si occuperà di problemi relativi alle pubblicazioni. Bisognerà anche fare un inventario di tutto il materiale. Un compito interessante sarà la sistemazione di un nucleo di manoscritti provenienti da Montpellier, dove se li era portati il pittore Pabre che li ricevette dall'amica contessa d'Albany dopo la morte di Alfieri. E' un insieme di operazioni delicate e responsabili. Marina Bersano Begey ci si dedica con rinnovata energia e dinamismo, ora che lo Stato si concede il lusso di rinunziare ai suoi funzionari più validi. Bona Alterocca « Dialogo transatlantico » — Oggi alle 17, nella sala dei « Duecento » dell'Unione Industriale, via Fanti 17, il Consigliere presidenziale per gli affari economici internazionali Deane R. Hinton, dal suo ufficio alla Casa Bianca, parteciperà via telefono al dibattito sul tema « Rapporti economici e commerciali fra gli Stati Uniti e la Comunità Europea: problemi e prospettive ». Rosolia e gravidanza — Oggi alle 17,30 presso la Galleria d'arte moderna si svolgerà una tavola rotonda su « Rosolia e gravidanza ». Vi parteciperanno i professori Terzi, Di Nola, Giuliani e De Mattia. Il dibattito sarà aperto al pubblico.

Luoghi citati: Agliè, Cortanze, Genova, Leningrado, Piemonte, Stati Uniti, Trino