Nulla dì risolto a Parigi per l'Indocina Kissinger riparte per gli Usa, riferirà di Loris Mannucci
Nulla dì risolto a Parigi per l'Indocina Kissinger riparte per gli Usa, riferirà Tutto pareva pronto per l'annuncio dell'imminente intesa, poi... Nulla dì risolto a Parigi per l'Indocina Kissinger riparte per gli Usa, riferirà Il documento da firmare era già pronto, avrete e stabilito come interpretare l'accordo del gennaio scorso - Si parla di netto rifiuto di accettare le nuove tesi da parte di Saigon - Colloquio del consigliere di Nixon con il segretario della Nato, Luns - Martedì, nuovo incontro Kissinger-Le Due Tho (Dal nostro corrispondente) Parigi, 9 giugno. L'accordo fra Washington e Hanoi circa l'interpretazione dei testi firmati a Parigi nel gennaio scorso per il ritorno della pace in Indocina è tornato in alto mare. Nuove difficoltà hanno costretto le due parti a rimandare l'annunciata firma di un comunicato comune e a prolungare le trattative. L'opposizione viene imputata a Saigon, che non avrebbe autorizzato i suoi rappresentanti a Parigi a firmare il documento in questione, ma tale tesi non ha conferma ufficiale. Da alcuni giorni, era evidente che le trattative si urtavano in qualche ostacolo, malgrado ì sorrisi degli uni e degli altri e le strette di mano in apparenza cordiali tra l'americano Henry Kissinger e il nordvietnamita Le Due Tho. Stamani, tuttavia, pareva che l'accordo fosse imminente ed è stato persino annunciato per le 11 la sua firma solenne al Centro delle conferenze internazionali dove fu firmato l'accordo sul Vietnam alla fine del gennaio scorso. Henry Kissinger doveva tenere poi una conferenzastampa prima di riprendere l'aereo per Washington. Tutto era quindi pronto al Centro delle conferenze internazionali, dov'era stato predisposto persino un gran tappeto rosso dal portone d'ingresso alla sala dove si doveva svolgere la cerimonia. La polizia aveva preso importanti misure di sicurezza e la radio-televisione aveva già mandato sul posto i suoi operatori. Il documento da firmare, secondo indiscrezioni di origine americana, era praticamente già redatto e consisteva in un comunicato in cui sarebbe spiegata la portata che le due parti intendono dare agli accordi del gennaio scorso, precisando certi metodi di applicazione. Non si escludeva che il rappresentante del governo di Saigon e quello del governo rivoluzionario provvisorio (Vietcong), che discutono anch'essi a Parigi, fra loro, circa l'applicazione degli accordi, potessero unire la loro firma a quella di Henry Kissinger e di Le Due Tho. Verso la fine della mattinata, però, è stato annunciato che la prevista cerimonia al Centro delle conferenze internazionali era stata rimandata al pomeriggio e che Kissinger e Le Due Tho avevano deciso d'incontrarsi di nuovo, accompagnati dalle rispettive delegazioni. Così si è svolto il nono colloquio, dal 17 maggio in poi, ed esso è durato dalle 12 alle 16,20 ma malgrado le ultime discussioni durate più di quattro ore l'accordo non è stato raggiunto. Uscendo dalla villa di Gifsur-Yvette dove si è svolto l'incontro odierno, Kissinger ha rifiutato di fare la minima dichiarazione e soltanto il nordvietnamita Nguyen Co Thach, viceministro degli Esteri di Hanoi, ha informato i giornalisti che un nuovo incontro è stato fissato per lunedì pomeriggio tra lui e il sottosegretario americano William Sullivan, cioè al livello degli esperti. Ha però rifiutato di fornire precisazioni sulle trattative. Poi l'ambasciata americana ha fatto sapere che Henry Kissinger sarebbe partito stasera per Washington. E' chiaro che egli vuol riferire personalmente al presidente Nixon. Poi ritornerà a Parigi dove martedì avrà un nuovo incontro con Le Due Tho. In mattinata, facendo seguito all'incontro di ieri con il ministro francese degli Esteri Michel Jobert, Kissinger ha avuto un colloquio con l'olandese Joseph Luns, segretario generale della Nato. Benché non sia stata fornita nessuna precisazione si pensa sia stato discusso della « Nuova carta atlantica » proposta da Washington e sulle relazioni tra l'Europa e gli Stati Uniti, argomenti che erano sul tappeto al vertice di Reykjavic fra Nixon e Pompidou, sono stati esaminati di nuovo ieri fra Kissinger e Michel Jobert, e saranno all'ordine del giorno del Consiglio atlantico che si riunirà la settimana prossima a Copenaghen. Si sottolinea negli ambienti americani di Parigi che Henry Kissinger incontrerà entro due settimane anche il ministro tedesco Egon Bahr e che alcuni alti funzionari britannici andranno poi a trovarlo a Washington, sempre per discutere sul problema delle relazioni tra l'Euro pa e gli Stati Uniti. Il 27 giugno, infine, Kissinger rice¬ verà a Washington il francese Michel Jobert, col quale avrà successivamente altri incontri, probabilmente a Parigi. Loris Mannucci Parigi. I negoziatori di Gif-sur-Yvette. Al centro Le Due Tho e Kissinger (Upi)
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