Un cliente del Number One narra "le notti della droga,, di Guido Guidi

Un cliente del Number One narra "le notti della droga,, Il processo del night club a Roma Un cliente del Number One narra "le notti della droga,, Daniele Senatore, amico di Bino Cicogna, frequentava abitualmente il locale notturno - "Lì tutti continuavano a parlare di stupefacenti" (Nostro servìzio particolare) I Roma, 8 giugno. Per i giudici del tribunale I l'interrogativo continua a ri- j manere sempre lo stesso: sono autentiche le voci per cui il Number One sarebbe stato realmente al centro di un va-1 sto traffico di cocaina o sono \ soltanto chiacchiere messe in gno ad arte per piccole o grandi vendette personali? Da i oltre un mese si gira intorno j al problema senza trovare una via d'uscita: i testimoni dicono e non dicono, quando dicon qualcosa sembrano inattendibili quando addirittura non smentiscono quello che avevano già detto. Un esempio quasi clamoroso, oggi: Daniele Senatore, uomo d'affari, produttore cinematografico al quale si deve la organizzazione del film di Elio Petri: «Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto». Daniele Senatore era un cliente abituale del Number One ed in istruttoria fu tanto loquace che Bruno Ruggeri, Dante Micozzi ed in un certo senso anche il suo amico, Beppe Ercole sono finiti in carcere. Lo scorso anno fu sempre molto esplicito: il traffico di droga al Number One era molto evidente, esso preoccupava tutti i frequentatori del night. Oggi, ha mostrato molta più prudenza nelle sue affermazioni tanto che il pubblico ministero si è trovato costretto a chiedere che il tribunale lo ammonisse a «dire tutta la verità». Nella sostanza ha confermato quanto aveva già detto, ma ha cercato di smussare tutte le asprezze delle sue dichiarazioni precedenti senza mai assumersi una responsabilità diretta. «Io — questa la sua versione — non ho mai visto direttamente fare del traffico. Posso dire soltanto che nel night si respirava una strana atmosfera che si distendeva non appena arrivavano Ruggeri e Micozzi. Posso anche dire che al Number One tutti parlavano di droga: ma non posso assicurare che queste voci fossero attendibili. Io, comunque, ho sentito Pier Luigi Torri dire che bisognava aspettare l'arrivo di chi avrebbe portato la droga e che nessuno se ne sarebbe andato via sino a quando non fosse arrivata la droga. Posso anche aggiungere che non appena Ruggeri e Micozzi entravano nel locale tutto rientrava nella normalità». Quello che Daniele Senatore sa con certezza — almeno ì così sostiene — è un episodio di cui è stato protagonista Bino Cicogna, suo vecchio amico, ridotto per colpa della cocaina in «uno stato di assoluta confusione mentale». «Bino Cicogna — questa la versione di Senatore che trova però conferma con quanto ha detto Elsa Martinelli in struttoria — organizzò un party nella sua villa sulla Appia Antica per assistere all'incontro Griffith-Bcnvenuti in elevisione. Gabrielle Boccardo intui che qualcosa non andava e mi chiese di accompaonarla subito a casa». «Elsa Martinelli — ha aggiunto Senatore — il giorno dopo mi disse che era poi arrivato un tale presentato da Cicogna come il "robbiere" e che sul tavolo fu sistemato un vasetto con una polverina bianca. D'altro canto Bino mi ha sempre detto che a fornirgli la droga erano in tre: Micozzi, Ruggeri e Beppe Ercole. Non solo: ma secondo Bino quella fornitagli da Ercole era buona, quella di Micozzi era pessima». «Sei un verme — ha reagito Beppe Ercole — sono in carcere da 15 mesi per colpa tua e non capisco che t'ho fatto. Siamo stati sempre amici... ti ho aiutato... abbiamo mangiato insieme...». Senatore all'aggressione non ha battuto ciglio. Anzi ha continuato: «Beppe Ercole mi ha detto che se qualcuno aveva bisogno di droga glielo poteva fornire...». Ercole: «Ma che stai dicendo? E' perché una volta abbiamo litigato...». Senatore: «Non abbiamo mai avuto a che dire. Io non ho niente con Ercole e non penso di averlo accusato. Il tribunale mi ha fatto delle domande ed io ho risposto. Posso anche dire, se serve a qualcosa, che io non ho visto mai Ercole né prendere né vendere droga». Il processo riprenderà martedì prossimo. Guido Guidi

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