Un locomotore in manovra ha scagliato il carrello sui binari del Roma-Salerno di Francesco Santini

Un locomotore in manovra ha scagliato il carrello sui binari del Roma-Salerno Due inchieste sulla sciagura ferroviaria nella capitale Un locomotore in manovra ha scagliato il carrello sui binari del Roma-Salerno Questa l'ipotesi più attendibile - La macchina avrebbe urtato un mini-convoglio di carrelli che si è messo in moto lungo la linea in pendenza - Uno di essi si è poi rovesciato sulle rotaie dove stava sopraggiungendo il direttissimo a forte velocità - E' stato interrogato il macchinista - Sono state identificate tutte le cinque vittime a o é (Nostro servizio particolare) Roma, 8 giugno. Alla luce del giorno il direttissimo Roma-Salerno ha un aspetto spettrale; il vento del mattino batte le tre vetture squarciate e solleva senza sosta dalle carrozze di seconda dei fogli di carta. Un carabiniere è di guardia al convoglio da dodici ore ed aspetta che qualcuno si ricordi di dargli il cambio; più avanti tre squadre di operai lavorano attorno a un binario. La commissione d'inchiesta nominata dal ministro dei Trasporti è sul posto, nel tentativo di accertare le cause del sinistro che è costato la vita a cinque viaggiatori: l'ultimo, l'insegnante Cristina Grugni, 31 anni, è morta questa notte al Centro di rianimazione dell'ospedale di San Giovanni. Per salvarla i sanitari della guardia chirurgica hanno tentato l'impossibile. Sembrano migliorare, invece, le condizioni dei cinquanta feriti. Per uno soltanto, Antonio Barbieri, 31 anni, si nutrono preoccupazioni. Il direttissimo 2701 era partito ieri mattina alle 10,55 da Milano e alle 19,49, con quattro minuti di ritardo, aveva lasciato la stazione Termini diretto a Napoli e a Salerno. Aveva a bordo circa quattrocento passeggeri e quando ha superato la stazione Casilina, nel tratto di strada ferrata che porta a Torricola, toccava i 120 chilometri orari di velocità. Sul binario morto che corre parallelo alla sede stradale percorsa dal grande traffico per il Sud era in sosta un mini convoglio di carrelli usati per il trasporto di materiali ferroviari. Ieri erano carichi di pietrisco. Improvvisamente, forse per l'urto di un locomotore in manovra guidato dal ferroviere Stefano Rossi, il convoglio si è mosso. Sul binario in pendenza i carrelli hanno acquistato velocità ed uno di questi, abbattuto il respingente di sinistra, si è posto di traverso tra le rotaie, superando la sagoma di sicurezza del quarto binario sul quale transitava il direttissimo per Salerno. L'impatto è stato violento e il carrello ha agito come un enorme apriscatole sulla terza e la quarta vettura tranciando le lamiere, sventrando i vagoni. Al primo urto la carrozza postale che seguiva la locomotrice è uscita dai binari, scavando la massicciata, facendo saltare ad una ad una le traversine. Il macchinista Diego Benedetto ha azionato la rapida, bloccando quaranta metri più avanti le 14 vetture del convoglio. I soccorsi sono stati immediati: venticinque macchine dei vigili del fuoco si sono mosse in pochi secondi dalla caserma di via Genova, numerose autoambulanze della Croce Rossa giunte sul posto hanno iniziato a fare la spola tra il luogo dell'incidente e gli ospedali di San Giovanni e di Sant'Eugenio. Per l'insegnante di Prato, Mafalda De Rosa, 46 anni, non c'era più nulla da fare ed un giovane sacerdote ha benedetto la salma. Gli altri quattro sono invece morti in ospedale. Tutti sono stati identificati. Due, Vincenzo Pastore, 25 anni, di Napoli, e Cristina Grugni, 31 anni di Sezze, sono insegnanti come la De Rosa e cirvsrvoatènd compivano quotidianamente il tragitto per raggiungere le rispettive scuole; la quarta vittima è l'agente di pubblica sicurezza Antonio Amante del reparto celere di Napoli: aveva avuto un permesso di 24 ore per visitare i genitori che abitano a Roma e stava rientrando in caserma. Il quinto è un impiegato di Fondi, Bruno Paparello, 28 anni, spirato durante la notte nell'ospedale S. Giovanni. Sulla sciagura di Torricola sono due le inchieste: la prima è quella dei tecnici delle ferrovie che si presenta molto complessa; la seconda è quella del sostituto procuratore della Repubblica Callovini che è stato tra i primi a raggiungere il direttissimo. Il magistrato ha interrogato a lungo il macchinista Stefano Rossi che era addetto alla manovra del merci ma fino a stasera non ha adottato nei confronti del ferroviere alcun provvedimento di carattere giudiziario. Per riattivare la linea bloccata dalle vetture del Roma-Salerno, il dirigente del compartimento ferroviario di Roma attende il nulla osta del magistrato. Nella notte, subito dopo il disastro, alcuni convogli in transito sulla Roma-Formia - Napoli sono stati deviati sulla linea Roma-Cassino per alleggerire il traffico sull'unico binario agibile nei pressi di Torricola. Francesco Santini