Merckx reagisce a modo suo

Merckx reagisce a modo suo Il fuoriclasse belga solo ad Andalo nella terz'ultima tappa del Giro Merckx reagisce a modo suo Soltanto Gimondi e Battaglin gli hanno resistito piazzandosi alle sue spalle a 25" - Una selezione severissima: De Vlaeminck crolla sulle rampe del Fai della Paganella assieme a Gòsta Pettersson - Dignitosa difesa di Zilioli - Oggi il tappone dolomitico: quattro passi da scalare e arrivo ad Auronzo (Dal nostro inviato speciale) Andalo, 7 giugno. Merckx è stanco, perché il potere logora; Merckx è arrabbiato, perché la sua squadra lo contesta. Quando saltano fuori spiritose invenzioni di questo tipo — com'è avvenuto ieri l'altro a Forte dei Marmi — Eddy in genere reagisce nel modo più coerente con la sua personalità di campione; se ne va e vince. Sul traguardo di Andalo, al termine della terz'ultima tappa del Giro d'Italia — la penultima sulle montagne — il fuoriclasse belga ha stracciato ancora una volta tutti gli avversari, conquistando la sua quinta vittoria parziale. I « fratelli siamesi » Gimondi e Battaglin, che gli avevano resistito fino ad otto chilometri dall'arrivo, cioè sino ad un chilometro dalla vetta di Fai della Paganella, hanno dovuto infine arrendersi al ritmo insostenibile della scatenata Maglia rosa. Eddy ha guadagnato cento metri, un distacco breve in apparenza che i due italiani hanno tuttavia tentato invano di colmare. Merckx è passato solo sotto lo striscione del Gran premio della montagna, con 25 secondi sui due inseguitori. Negli ultimi otto chilometri verso Andalo mentre la salita, interrotta da frequenti falsopiani, si faceva più dolce. Felice e Gianni si sono rassegnati, hanno lasciato che il « mostro » andasse solo verso la vittoria, accontentandosi, nel loro duello diretto per il secondo posto in classifica, di un match pari che equivale, in pratica, ad un grosso successo per il « vecchio » Gimondi, il quale ha completato la giornata positiva affermandosi nella volata per il secondo posto, davanti al giovane rivale, a 46" dalla Maglia rosa. Tre spagnoli Tre spagnoli, Lazcano a 2'14", Galdos a 3'14", Fuente a 3'30", seguono nell'ordine d'arrivo di questa VeronaAndalo che ha provocato una selezione severissima. Al settimo posto Zilioli, autore di una dignitosissima difesa, a 3'41", tutti gli altri disseminati con vari distacchi alle spalle del dominatore della corsa: Motta a 6', Francesco Moser (accolto dalla sua gente con un calore incredibile) a 6'30\ Panizza, crollato nel finale dopo un portentoso re¬ cupero con Zilioli nella discesa di Trento, è finito a quasi nove minuti; Roger De Vlaeminck, che era sempre rimasto nella scia di Merckx, è letteralmente saltato in aria sulle prime rampe del Fai della Paganella, scivolando a ben 13'25" dal vincitore, mentre il ritardo di Gòsta Pettersson ha sfiorato il quarto d'ora. A prescindere dalla schiacciante conferma della superiorità di Merckx, l'indicazione più importante della tappa di oggi viene appunto dalla tenacissima resistenza di Gimondi che ha respinto con disinvoltura ogni tentativo di Battaglin di sorprenderlo e si è concesso il lusso di battere il giovane rivale per il secondo posto. Lo stesso Merckx è rimasto ammirato della caparbia prova del «vecchio leone »: « Gimondi — ha detto Eddy, prima di sottrarsi al violentissimo temporale scatenatosi subito dopo l'arrivo — è andato fortissimo. E' un vero peccato che Felice abbia deciso di non andare al Tour, perché nelle sue condizioni attuali, egli sarebbe in grado di vincerlo». Sulle montagne del Trentino, che hanno accolto i cor- ridori con un'alternarsi di schiarite e di pioggia più o meno violenta, il tema tattico della corsa è stato fornito come sempre dagli spagnoli. Fuente ed i suoi compagni della Kas si sono impegnati, come al solito, in furibonde offensive, senza la minima unità d'azione, col risultato di svolgere il maggior lavoro nella fase più difficile della giornata — l'ascensione, su strada sterrata, al monte Bandone — e di trovarsi poi svuotati di ogni energia quando, nel finale, Merckx ha assunto decisamente il comando delle operazioni. Nastro di fango Quando a Garniga, a tredici chilometri dalla vetta del Bondone, Lazcano e Fuente hanno incominciato a scattare a turno, solo Merckx, Gimondi, Battaglin, De Vlaeminck e l'altro iberico Aja sono riusciti a resistere, mentre alle loro spalle il gruppo si è progressivamente sfaldato. La strada, uno stretto nastro fangoso in una cornice di abeti, si inerpicava in ripidi tornanti e la coppia spagnola di testa — due « cicale » che pigiavano sui pedali senza troppe complicazioni tattiche — aumentava il suo vantaggio. In vetta Fuente Lazcano avevano 52" sulla pattuglia dì Merckx, più di tre minuti su un altro drappello con Panizza e Zilioli. Nella discesa su Trento una discesa da brivido che i due spagnoli hanno affrontato con molta prudenza, Merckx e gli immediati inseguitori prendendo qualche misurato rischio, Zilioli e Panizza invece rischiando il tutto per tutto, i tre gruppetti di testa si sono progressivamenti riuniti. La tregua però è durata poco: quando da Lavis si è incominciato a salire verso Fai della Paganella, l'avanguardia formata da undici corridori si è nuovamente sfaldata: ha ceduto per primo De Vlaeminck, poi anche Panizza ed altri quattro e sono rimasti al comando, con Merckx, Fuente, Laz¬ cano, Galdos, Gimondi e Battaglin, uno dopo l'altro mentre ricominciava per l'ennesima volta a piovere hanno ceduto anche i tre spagnoli. Battaglin e Gimondi, come si è già detto, sono stati gli ultimi ad arrendersi alla prepotente progressione di Merck in salita, lasciandolo andare indisturbato verso il suo quinto trionfo. Il fuoriclasse belga, se aveva pochi problemi prima per la difesa del suo primato, oggi con un margine di 7'42" su Gimondi, ne ha meno ancora. Ma il giro gli offre domani un'altra occasione per placare la sua insaziabile sete di dominio. E' inutile dire infatti che la maglia rosa non ha più interesse ad attaccare, che gli conviene risparmiare le forze in una prudente tattica difensiva, tanto Eddy non è mai stufo di vincere: se può lo farà anche domani, nel tremendo tappone dolomitico che chiude la serie delle montagne del Giro. Da Andalo, con partenza alle 8,30 sì va ad Auronzo, in 208 chilometri, valicando ben quattro montagne, per un dislivello complessivo di 4172 metri, montagne che diventeranno veramente terribili se continueranno le attuali condizioni meteorologiche. Si incomincia con il Valles (m 2033) a 105 chilometri dalla partenza, si scende fino ad Alleghe per risalire poi alla quota 1475 del Passo Santa Lucia; nuova impennata verso il basso, per inerpicarsi poi, su strada sterrata, fino ai 2236 del Passo Gian, la «Cima Coppi» del Giro; da qui nuova discesa su Cortina, l'ultima arrampicata al Passo Tre Croci (m 1814) ed i 24 chilometri della picchiata finale su Auronzo. Inutile fare pronostici, che dipendono solo dagli umori del « re » Merckx. Per quanto riguarda direttamente gli italiani, Gimondi galvanizzato dall'ottima prova di oggi, si dice sicuro che anche sulle Dolomiti, i 2'38" di vantaggio attuali gli basteranno per difendersi da Battaglin. Gianni Pignata Osvlinp t\'n*rl\m l- Merckx (Molteni) 173 km in 5 traine a arrivo ore ,7,39» alln media di cnilo. metri 32,662; 2. Gimondi a 46"; 3. Battaglin, stesso distacco; 4. Lazcano a 214": 5. Galdos a 3*14"; 6. Fuente a 3'30"; 7. Zilioli a 3'4l"; 8. Aja a 4'4"; 9. Pesarrodona s.d.; 10. Schiavon a 5'30"; 11. Conti s.d.; 12. De Schoenmaker a 5'42"; 13. Fabbri a 6'03"; 14. Motta a 6'04"; 15. Ritter a 6'07"; 19. F. Moser a 6'30"; 23. Panizza a 8'39"; 26. Bitossi a 9*19"; 33. De Vlaeminck a 13'25". Classifica I. Merckx 94 ore 26*57"; 2. Gimondi a 7* e 42"; 3. Battaglin a 10'20"; 4. Pesarrodona a 15'51"; 5. Lazcano a 16'07"; 6. Panizza a 19*45"; 7. Bitossi a 2V22"; 8. Motta a 22*19"; 9. Ritter a 25'55"; 10. De Vlaeminck e Galdos a 26'35"; 12. Poggiali a 27*32"; 13. Fuente a 28'44"; 14. Pettersson a 29*49"; 15. Zilioli a 37'08"; 16. Kuiper a 38'50"; 17. F. Moser a 40'14"; 18. Swerts a 44'45"; 19. Bruyere a 46*51"; 20. Cavalcanti a 51'; 21. Zubeso a 54'18". Andalo. Merckx all'attacco, lo seguono i suoi rivali: da sin. Fuente, De Vlacminck, Battagliti, Gimondi c Lazcano (Tel.)